Era tutto pronto. Mancavano ancora poche ore, poi poteva iniziare la festa.
Avevamo deciso di festeggiare il Natale a casa mia. Chi avevo invitato? Beh solo gli amici più stretti: Ryan, Esposito, qualche amico scrittore e Kate. Si, avevo invitato anche lei. Come potevo non farlo.
Quando le domandai “ehi, festeggiamo la sera di Natale a casa mia, vieni?” lei mi rispose con un “vedremo”. Poi nessuna altra conferma. Speravo tanto che venisse.
Ormai lavoravamo insieme da quanto? Due, tre anni?
E avevo provato molte volte a dirle quello che provavo veramente per lei. Ma per qualche motivo non ci riuscivo. Forse era l'occasione giusta?
A Natale si è tutti più buoni, no?
Ero in camera, cercando qualcosa da mettermi; volevo essere elegante..non potevo stare in tuta quando gli altri erano vestiti bene. Qualcuno bussò alla porta della mia camera.
“ehi papà, sei pronto?”
lei..Alexis. Era vestita molto bene, non sembrava più la mia “bambina”..ormai stava crescendo e al posto della bimba con la gonna rosa, stava crescendo una donna..
“si, ho quasi finito” dissi per poi sistemarmi la cravatta.
Scesi dalle scale, guardai l'ora dal mio orologio. Le sette meno venti. Sarebbero arrivati a momenti.
Avevamo passato tutto il giorno a cucinare: io, Alexis e mia madre.

Dopo circa una decina di minuti suonarono alla porta. Andai ad aprire. Mi si presentò davanti Ryan e la sua simpatica ragazza.
“ciao Castle” disse lui con un sorriso, per poi entrare.
E cosi, dopo qualche minuto anche gli altri arrivarono. Guardai l'ora..erano le sette e mezza passate.
Kate non era ancora arrivata. Era successo qualcosa? Era nel traffico?
“ma Kate aveva detto che veniva?” mi domandò mia madre.
“mi ha risposto con un 'vedremo' ..” le risposi con un sorriso..
Poi, dopo altri cinque minuti il campanello suonò. Andai subito ad aprire la porta. “ciao Castle, scusa il ritardo” disse lei con un leggero sorriso.
Rimasi per qualche secondo a guardarla, senza dire niente.
“perché mi guardi cosi?” disse un po' confusa.
“oh, niente..” le dissi per poi farla entrare in casa.
Altre volte l'avevo vista con un vestito elegante, ma quello era proprio...perfetto per lei.

E cosi erano arrivati tutti. Iniziammo a mangiare. Tutto era buono, anche il vino che aveva portato Ryan.
La serata passò tranquilla, tra risate e discussioni. Loro ormai erano diventati i miei migliori amici.
Ma c'era lei. Eravamo buoni partner, anche se io non ero un poliziotto, ormai avevamo risolto tanti di quei casi. Mi sarebbe piaciuto andare al di là dei semplici amici e partner. Oh si, un piccolo particolare che non ho detto: anche Gina era presente. Stava a due posti da me, ogni tanto i guardava con un sorriso.
Non sapevo se la amavo ancora. Insomma..eravamo stati insieme, poi ci eravamo lasciati e poi, di recente, ci eravamo riavvicinati.
Ma perché? Forse perché, quel giorno avevo visto Kate andarsene via con un uomo, abbracciata a lui..Forse era un modo per colmare quella..”perdita”, quella delusione.

Eravamo arrivati al dolce. Ormai erano le undici. Io avevo mangiato un bel po' quella sera. Ero pieno, sia di cibo sia anche di vino. Sapete, quando si è in compagnia qualche bicchiere in più si beve..poi non dovevo neanche guidare per tornare a casa
. Oltre a me, anche Ryan era un po' pieno di vino, lo sapevo perché continuava a parlare.

Avevamo tutti finito di mangiare. Eravamo seduti sui divani, con, ovviamente, bottiglie di liquori e bicchieri mezzi vuoti.
Stavamo chiacchierando del più e del meno, quando dovetti andare in bagno.. “scusatemi, torno subito” con tutto quello che avevo bevuto, tra acqua e vino dovevo pur svuotarmi no?. Mi alzai dal divano e andai in bagno, salendo le scale e andando via per alcuni secondi.
Restai in bagno per cinque minuti buoni, dopo uscì dal bagno e percorsi il corridoio, trovandomi, all'improvviso Kate.
“ehi” dissi con un sorriso
“finalmente sei uscito dal bagno”
Io sorrisi, poi alzai per qualche secondo la testa, guardando il soffitto.
“ti sei accorta cosa c'è qui sopra?” dissi facendole vedere, segnando il soffitto con la mano. Lei alzò la testa e guardò, poi mi guardò, inarcando un sopracciglio
“neanche per sogno Castle.” disse lei con un leggero sorriso
“come no? Eddai, porta fortuna!”
Sopra le nostre teste c'era un rametto di vischio, messo da mia madre. Non era l'unico per tutta la casa..ma per qualche motivo, ora eravamo sotto uno di quei rametti.
“eddai Kate, non ci vede nessuno. Rendi felice questo uomo almeno a Natale”
Lei mi guardò con un sorriso. Era un si? O un 'ci sto pensando'? Poi mi guardò in un modo..non l'aveva mai fatto. Io le sorrisi, facendo un piccolo passo verso di lei.
“Castle, sei ubriaco. Non sai quello che stai dicendo”
Alzai le spalle e le sorrisi. Io di certo non volevo spostarmi per farla passare. Se voleva passare doveva prima esaudire la mia richiesta.
Poi successe una cosa: i nostri sguardi si incrociarono e restammo a guardarci negli occhi per qualche interminabile secondo. Lei, poi, sempre guardandomi negli occhi, si alzò un po' verso di me. Guardai per qualche istante le sue labbra, per poi, tornare a guardarla negli occhi. Fu lei a iniziare, si avvicinò alle mia labbra e mi baciò. Prima non convinta, poi io iniziai a ricambiare; a quel punto il bacio si fece più interessante. Dopo qualche secondo le nostre labbra si allontanarono di qualche centimetro e ci guardammo ancora negli occhi.
“E non dire a nessuno di questo bacio.” disse lei con un sorriso
“almeno posso sapere se ce ne saranno altri?” dissi con un sorriso
“Castle, ripeto, sei ubriaco, forse domani non ricorderai niente” disse lei con un sorriso
“allora è un buon motivo per farlo anche quando sarò sobrio”
“mmh, vedremo” disse lei con un sorriso.
Soddisfatto del bacio e di quello che mi aveva detto mi spostai, facendola passare, per andare in bagno.