Nick Autore: LilyBlack
Titolo:
Un inquisitore
Pairing/Personaggi:
Dolores Umbridge
Genere:
Introspettivo
Raiting:
Verde
Avvertimenti:
Flashfic
Intro/Note:
Sono seriamente convinta di aver fatto un affronto ad una delle mie
canzoni preferite, ma l'unica persona harrypotteriana a cui sono
riuscita ad abbinare questa canzone è stata proprio lei, la
rospaccia. Qualcuno che lavora sodo, per arrivar abbastanza in alto
da riparare ai torti subiti, abbastanza in alto da vendicarsi di
tutti. L'ho immaginata coetanea, con qualche anno in meno, di
Voldemort perché deve essere davvero vecchietta; dato che
Voldemort
ha solo settanta anni durante la seconda guerra, ho pensato fosse
credibile collocare lei un sei anni dopo.
Insomma, è una storia
sul ricordo mentale di Dolores di quello che ha passato, pochi giorni
dopo il suo insediamento ad Hogwarts come Inquisitore
Supremo.
Inizialmente era una song-fict, poi ho deciso che andava
meglio così, mantenendo solo l'ultima frase per dare un
tocco
faberiano.
Spero piaccia.
Poesia/Canzone
scelta: Un giudice
Questa storia ha partecipat allo 'Spoon River' Contest indentto da PurpleMally sul forum, classificandosi SECONDA e vincendo il premio 'miglior ffction tratta da una canzone'.
Questa storia è dedicata a Sonja. Perché non potrei dedicarla a nessun altro.
Non
sono bella, non lo sono mai stata e mai lo sarò.
Sono stata una
bambina pienotta e al di sotto della statura media, un'adolescente
poco affascinante e richiesta e una giovane donna particolarmente
chiacchierata, a modo mio.
Non sono bella, ma da sempre sono al
centro dell'attenzione e sono convinta che, anche se le parole che mi
arrivano sono ben diverse da quelle che tutti sognano, l'importante
è
far parlare di sé.
Bene o male che sia, l'importante è che se ne parli. Dolores Umbridge non può essere ignorata.
Ho imparato presto a riconoscere gli sguardi, a carpire i loro segreti prima ancora che le iridi lasciassero le mie guance piene, i miei occhi piccoli e le labbra tirate perennemente in una smorfia.
Ho imparato a riconoscere la smorfia che precedeva uno dei mille insulti che mi hanno negli anni dedicato, ho imparato ad ignorarli e a prendere da ogni loro denigrazione la mia forza, senza mai mostrare ciò che provavo.
Ogni
singola parola era una spinta verso l'alto, un incentivo , un gradino
che mi avrebbe portata in alto, dove loro non potevano raggiungermi,
nonostante e gambe lunghe e i sorrisi perfetti.
Ricordo
ancora il giorno in cui quella Corvonero morì nel bagno
delle
ragazze, io ero al primo anno e in quel momento la mia vita
cambiò.
Esiste, per tutti, un momento che cambia tutto; per me fu l'attimo in
cui sentii dire che era morta di crepacuore per il dispiacere che le
infliggevano, con le prese in giro. Bastò un battito di
ciglia,
compresi che a me non sarebbe mai successo.
Nessuno avrebbe mai
avuto tanto potere su di me, da farmi morire.
Nessuno più sarebbe
stato capace di ferirmi con lingue taglienti e battutine
stupide.
Nessuno avrebbe avuto il tempo di farmi sentire
inferiore, perché io l'avrei schiacciato prima.
Nessuno mi
avrebbe più toccata e non contava il modo in cui raggiungevo
il mio
obiettivo: in guerra e in amore tutto è concesso e io ero in
guerra
contro gli altri per amore di me stessa.
La strada verso il successo è stata sofferta,
decenni di sottomissione al ministero
costellata da momenti in cui credevo di non farcela,
superata da donne più affascinanti di me
e da attimi in cui dovevo costringermi a ricordare il motivo per il quale andavo avanti.
Vendetta.
Esiste un motivo più valido?
I sacrifici mi hanno stremata rendendomi più brutta di quanto non fossi prima,
Gli occhi degli impiegati sono impietosi come quelli degli alunni.
ma sono arrivata ad ignorarlo.
La vittoria era più importante.
I miei occhi sono stati fissi per anni sul bene supremo, nient'altro aveva un peso reale, nella mia vita: Dolores Umbridge avrebbe avuto la sua rivincita contro tutto ciò che tentava di ostacolarla e tutti coloro che pensavano che non ce l'avrebbe fatta.
Avrei voluto vedere i loro sguardi nel giorno in cui ho toccato l'apice della mia gloria: Inquisitore supremo di Hogwarts.
Ora, mandarli dal boia, sarà un piacere del tutto mio.
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Totale:
44.6/45
Salve cara,
sai che non so proprio da dove cominciare con questa storia? Prima di
tutto, per quanto riguarda la grammatica, puoi notare da sola che sono
tutti errori di poco conto.
Cominciamo con lo stile: lo trovo, direi, sublime. Mi è
piaciuto molto l’inizio d’impatto. “Non
sono bella, non lo sono mai stata e mai lo sarò”.
Credo che l’inizio di questa fan fiction, così
crudo e diretto, serva a mettere le basi per il continuo e, lasciatelo
dire, è una mossa veramente intelligente. È una
fan fiction dura, senza dubbio, ma sicuramente quelle prime parole,
usate così da apripista, mettono in lettore in condizione di
capire esattamente che piega prenderà la fan fiction. Devo
ammettere che sono estremamente d’impatto, come una vera
botta nello stomaco. Poi, dopo questa botta iniziale, il lettore riesce
pian piano ad entrare nella mente del personaggio. Ed è
questa la cosa che mi è piaciuta di più. Dolores
Umbrige non è certo un personaggio semplice, quindi ti
faccio i miei complimenti innanzitutto per averla scelta. Poi, la cosa
meravigliosa, è che lei è in questa fan fiction.
È qui, fra queste parole. Ogni parola, ogni cosa segue un
ragionamento logico che è, almeno per come la vedo io,
puramente ed esclusivamente suo. Sei riuscita a dar vita alla sua,
diciamo pure, rabbia e voglia di vendetta in una maniera
impressionante. E leggendo questa fan fiction, devo ammetterlo, mi sono
ritrovata a comprenderla del tutto. Sei riuscita a farmi provare
empatia per un personaggio che, almeno fino adesso, non avevo nemmeno
mai preso in considerazione. E cosa dire, poi, dell’attinenza
alla canzone? Non c’è neanche bisogno che io
commenti, credo. “Un giudice” e Dolores Umbrige
sono, se così si può dire, una cosa sola in
questa fan fiction. Credo di aver detto tutto, e ribadisco ancora i
miei più sentiti complimenti – se vogliamo,
conditi anche con un pizzico d’invidia nei tuoi confronti e
del tuo spaventoso talento - e ti ringrazio di tutto cuore per aver
partecipato a questo contest.
Premio “Miglior storia ispirata ad una canzone: Lilyblack