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Autore: Recchan    02/01/2011    3 recensioni
[Star Driver: Kagayaki no Takuto] (Reiji/HeadxSakana-chan)
Le palpebre erano pesanti, sentiva di poter dormire quasi serenamente in quel momento.
« Sakana-chan… » la vide sussurrare qualcosa prima che un breve sorriso le apparisse sulle labbra.
Indubbiamente, quello era il suo tesoro più prezioso.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Canta una canzone

 

 

Nella grande stanza buia i suoi passi risuonavano in un eco assordante. Una cosa che aveva imparato ad odiare col tempo.

Aveva imparato ad odiare quel posto, ma continuava a tornarvi come se stesse fuggendo continuamente da qualcosa.
… o come se volesse tornare da qualcuno.

Un’unica luce si accese, quasi al centro della sala, illuminando quella che sembrava essere una gabbia per uccelli di dimensioni decisamente poco consone.

All’interno di quella gabbia dorata vi era una ragazza dai capelli turchini, seduta, che gli dava le spalle.

Si stese a pancia in giù sull’unico divanetto presente puntando, poi, lo sguardo sulla schiena di quella che una volta era la Sacerdotessa del Nord(*), e ora solo una piccola cantastorie.

Si domandò perché non avesse mai tentato di scappare da quella gabbia e perché non si fosse ribellata nemmeno quando l’aveva trafitta con la sua spada.
Non soffriva forse la solitudine?

Non ambiva ad essere libera?

Non aveva quell’istinto di autoconservazione proprio di tutte le creature viventi? Se fosse stato qualcun altro avrebbe anche potuto ucciderla.

Se fosse stato qualcun altro… ma la verità era che lui non poteva.

« Sakana-chan(**)»

Il solo sussurrare il suo nome fece voltare di poco la ragazza, quel tanto che bastava a far incontrare i loro occhi.

Lei non ne aveva mai visti di più tristi. E aveva deciso di rimanere lì.

« Sakana-chan, » continuò « non riesco a dormire. Canteresti una canzone per me? »

Eccola, quella richiesta che non avrebbe potuto rifiutare neanche se avesse voluto. Del resto, come poteva se era l’unico modo per dargli sollievo?

Si voltò completamente verso l’altro accompagnata dal suono di quella catena che la teneva legata a quella gabbia.

La sua voce vibrò leggera.

 

Mau yuki wa, hoshi no kakera
Tentai ni te wo nobashite
Ikigau negai kanjiteiru ne 
Subete wa ima monochrome no naka

 

 

 

Chiuse gli occhi, ascoltando attentamente quella voce tanto amata.

In quel momento, lo sapeva benissimo, i Cybodies si sarebbero scontrati nello Zero Time, eppure non riusciva a preoccuparsene come avrebbe dovuto.

 

Sotto koboreta shiroi iki
Tsutaeta katta kotoba no katachi 
Kitto nukumori no bun dake
Sora wa honori akaruku natta

 

La voce di Sakana-chan risuonava nel vuoto della stanza.

E improvvisamente fu come se il tempo si fermasse.

“Zero Time” pensò, ma si chiedeva come potesse lui continuare a pensare quando avrebbe dovuto essere come “congelato nel tempo”.

… e si chiedeva come potesse continuare a sentire la voce della sua Sakana-chan.

 

Kanashimi ni yureta tsubasa
Kasanariau jyunpaku e
Watashi atta mirai e no yasashii yuuki

 

Gli sembrava... come se stesse dipingendo di nuovo.

Ed era davvero un bellissimo paesaggio, con quella ragazza dai capelli turchini che l’osservava, rapita dal sole che moriva.

Un bellissimo paesaggio… il pennello scivolava sulla tela guidato dalle note di quella canzone sentita e risentita, ma che aveva imparato ad amare in quel poco tempo in cui erano stati insieme.

Lui era diverso da quel Sam di cui gli raccontava sempre lei.

Non gli interessava esplorare la galassia se poteva continuare ad ascoltare quella voce gentile.

Non voleva nessun regno, nessuna fortuna.

Daremo shiranai sekai no
Yoake wo matte iru kodomo
Hikari wo tsurete tabidatsu watashi ni
Hajimaru ashita

 

La canzone svaniva piano. Lo scontro tra i Cybodies era concluso.

Le palpebre erano pesanti, sentiva di poter dormire quasi serenamente in quel momento.

« Sakana-chan… » la vide sussurrare qualcosa prima che un breve sorriso le apparisse sulle labbra.

Indubbiamente, quello era il suo tesoro più prezioso.

 

 

« Se questa è la fine della storia, allora vai.(***) »

 

 

« Ero chiusa in una gigantesca gabbia per uccelli fino a stamattina.

Mi piaceva l'uomo che mi aveva messo nella gabbia, così la gabbia non m'infastidiva.

Anche lui aveva detto che gli piacevo.

Mi chiedo perché sia andata così...

Entrambi ci piacevamo molto, ma per qualche ragione non ha funzionato.(***) »

 

 

 

La ragazza dai capelli turchini guardava il mare rapita dal sole che moriva.

La sua voce si alzava leggera nell’aria, intonando per l’ultima volta quella canzone tanto amata.

 

 

L’avventura della vita continua.

 

 

 

 

********************************************

 

(*)Ho preferito tradurre così u_u
(**) Sakana vuol dire “pesce” ed è in questo modo che la chiama Reiji/Head

(***)Ep. 8

 

La canzone è quella cantata da Sakana-chan durante i combattimenti dei Cybodies nei primi otto episodi.

Ho preso il testo da qui http://onigirioriginals.blogspot.com/2010/11/monochrome-ost-star-driver.html

 

T^T quanto li amo (L)

Boooon… la mia prima fic su Star Driver: Kagayaki no Takuto! E sembra essere anche la prima su EFP..? Non ne sono sicura, ma mi sembra così XD

Mah… ho iniziato da più o meno una settimana a seguire quest’anime che, insieme a Shiki, mi ha preso decisamente tanto *^*

Spero di non aver scritto troppe stronzate, detta come me la sento XD, e che sia piaciuta almeno un po’.

Aah, alla prossima!

   
 
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