Perché mi piange il cuore e sto per svanire.
Guardare nei tuoi occhi mi ricorda cosa è stato amare, ma ora che la tua figura si perde nel cielo notturno, ogni mio sorriso è inutile ed ogni mio gesto futile ed ingannevole.
Perché non ti raggiungerà mai, già, adesso che tutto sta per dissolversi nella notte, io cado e mi addormento per sempre.
Ad un certo punto ti giri, guardandomi con quel tuo sguardo severo. Ho sbagliato ancora?
Non uccidermi così.
Le mie lacrime infrangono il silenzio, scivolano tristi sulle mie guance biancastre.
Perché?
Perché ogni storia deve terminare in questo modo e perché ogni onda mi sospinge via da te?
Sono stato uno stupido, ho cercato invano di nascondere il mio amore per te.
Avevo trovato il mio personale modo di dissimulare la realtà e ci ero riuscito.
Con le mie stupide risa, coprivo il mio affetto per te. Gli altri ci guardavano e non vedevano altro che amicizia, eppure tu lo hai sempre saputo.
In fondo l’amore era sempre nascosto, in ogni brivido che donavi alla mia pelle, in ogni tuo lungo sguardo, che sentivo bruciare dentro di me.
Ti ho amato così tanto, che alla fine ho perso il vero me stesso.
Ho perso la via, che era stata tracciata per me, da mio padre e da mia madre, ho smarrito quel sentiero di luci, che mi avrebbe reso uomo.
Tuttavia non riesco a farmene una colpa, perché grazie a te ero felice.
Ma ora, che le nostre figure svaniscono nel cielo, mi chiedo se ne sia valsa la pena.
Ho fatto la giusta cosa, a donarti il mio corpo? A donarti la mia anima pellegrina?
Avrei solo bisogno di sentire il tuo calore tra le mie braccia, il tuo respiro sulla pelle del mio collo, le tue labbra morbide sulla mia bocca secca, le tue mani forti nei miei deboli capelli biondi.
Ma tutto quello che ho di te, è solo un truce sguardo di rassegnazione.
Ti amo. Ti amo, dannazione.
Eppure le parole sono ghiacciate e non riescono ad uscire dalla mia bocca. La mia voce è spenta, ma io ci provo lo stesso.
Ti Amo, ma perché non mi senti …
Auron, ci crederesti mai, se ti sussurrassi all’orecchio, quelle parole che non riesco a gridarti?
No. Ovvio, mi scosteresti lontano da te.
Dunque questo è un pallido addio, senza abbracci, senza baci. Un addio morente, sotto un cielo di stanche stelle, che si sono stufate di guardare questo gioco da illusi.
Tu hai strappato il mio cuore.
Tu hai strappato la mia carne.
Hai distrutto la mia vita, donandomi preoccupazioni ed imbarazzi, paure e insicurezze. La gente alla fine non ci avrebbe mai accettato. Siamo stati amanti troppo speciali, per questo mondo tutto uguale.
Addio.
Voglio trovarti ancora nel mio abisso.