L'ingenuità di Steven
"Qualcosa
però mi disse che
la questione era ben più seria."
Me
ne andai prima che si
potesse riprendere e decidesse di legarmi al letto con le sue maledette
manette
fetish. (stramaledette manette fetish.)
Non
poteva fermarmi, non
doveva. Avevo bisogno di un fottuto break. Di schiarirmi le idee. E Axl
Rose
non era esattamente la persona adatta da avere accanto per la ricerca
della
pace interiore.
Mi
precipitai giù per gli
scalini rischiando di cadere e rompermi l'osso del collo almeno un paio
di
volte; ogni gradino era un tonfo sonoro. Perché non potevo avere passi
felpati,
dannazione?!
Steven
era apparso dalla
cucina, preoccupato per tutto quel movimento improvviso; in realtà
anche il
grido di Axl doveva aver ridestato gli altri.
Se
ripensavo al modo in
cui mi aveva chiamato mi si raggelava ancora il sangue nelle vene ed il
sudore
cominciava ad imperlarmi la fronte.
-
Dove stai andando?-
chiese Steven, sbattendo confuso le palpebre.
-
Via.- farfugliai e con
una mano lo scansai dal mio cammino.
Duff
comparve giusto per
lanciarmi un'occhiataccia; per un solo secondo mi fece sentire in colpa
per
aver trattato male Steve.
Poi
mi ricordai del mio
intento: lasciare la casa prima che qualcuno me lo potesse impedire.
-
Cosa stai facendo?-
La
voce di Slash mi
pietrificò con la mano già sul pomello della porta d'entrata.
-
Dove cazzo stai
andando?- il tono incazzoso di Slash iniziava a preoccuparmi sul serio.
- Axl
ha detto che non possiamo iniziare a mangiare se non ci sei anche tu.-
Sudori
freddi: Slash in
astinenza di cibo era peggio di Slash in astinenza di droga.
Mi
schiarii la gola
cercando di darmi un contegno, ma non riuscii a fronteggiarlo.
-
Devo andarmene. Devo.-
sottolineai nel tentativo di fargli capire che se non fossi uscito da
quella
casa sarei seriamente impazzito. Probabilmente avrei finito con il
massacrarli
tutti quanti a colpi di chitarra acustica. Poi sirene, lampeggianti
della
polizia, la fedina penale sporca, e la faccina palliduccia di Izzy
Stradlin
(io) dietro le sbarre circondato da tanti omoni muscolosi fan dei Guns
assetati
di vendetta. No, non era quello che volevo io. E nemmeno quello che
volevano
loro, credo. E poi, povera chitarra acustica.
-
Fottuto Stradlin.- la
voce irosa di Axl mi aveva raggiunto. Certo che ce ne aveva messo di
tempo per
riprendersi e portare il suo culo giù per le scale.
Il
cuore iniziò a battermi
freneticamente: le mie possibilità di fuga si stavano rimpicciolendo
sempre più
e potevo già intravedere il grande "vaffanculo" alla mia salute
mentale nel caso in cui fossero del tutto scomparse.
Dovevo
uscire subito.
-
Non prendi le chiavi,
Iz?-
Quella
frase mi fece
pietrificare. Porca puttana, che razza di idiota! Cretino, cretino,
cretino.
Deficiente. Le chiavi, cazzo, le chiavi della fottuta macchina.
Mi
girai e scoprii che
tutti stavamo fissando increduli Steven, il quale aveva parlato con
ingenuità
indicando il mazzo di chiavi sopra la tavola. Si poteva leggere in
faccia a
Duff la rassegnazione.
Io
ed Axl ci fissammo per
un istante denso di tensione; poi ci lanciammo verso il tavolo,
spintonandoci.
Fu lui il primo ad usare la forza: mi prese da dietro e mi rallentò,
mentre io
stendevo le braccia nel futile tentativo di raggiungere le chiavi.
Quindi io
risposi facendogli uno sgambetto e lui cadde a terra. Neanche il tempo
di fare
un passo e già mi aveva afferrato una gamba, strattonandola. Fu così
che
iniziammo a rotolarci sul pavimento ringhiando e litigando. Curioso
come quella
scena mi ricordasse, anche se alla lontana, i pomeriggi passati
spaparanzati
sui verdi prati di Lafayette. Solo che non ci tiravamo i capelli. E
nemmeno
cercavamo di strozzarci a vicenda.
Infine
Steven e Duff
vennero a separarci; Slash aveva in mano le chiavi, la mia unica via di
fuga.
-
E adesso come fai?!- mi
chiese Axl in tono di sfida, intrappolato fra le braccia di Steven.
Mi
lasciai sfuggire un
sospiro rassegnato e Duff mi liberò.
-
Perché te ne vuoi
andare?-
Non
risposi nemmeno.
Lanciai uno sguardo di scuse a Duff e uscii dalla cucina.
Anzi,
uscii proprio di
casa. Che potevo fare? Avrei fatto l’autostop, sarei finito chissà
dove, avrei
barboneggiato qui e lì e poi, dopo aver rimesso le idee a posto, in
qualche
modo sarei tornato a casa.
Perché
tanto non sarei
riuscito a rimanere lontano da quei quattro fottuti svitati per molto
tempo.
Alzai
lo sguardo dal
marciapiede e osservai la rumorosa Los Angeles: ce l’avrei fatta anche
senza la
fottuta macchina.
-
Jeff!-
Ancora
quel nome. Mi
voltai con il cuore in gola, con la terribile sensazione che tutto il
mio auto
convincimento stesse andando a farsi fottere.
Axl
stava a pochi metri da
me, con lo sguardo esasperato e spiazzato. Aspettai che parlasse, ma
era
talmente confuso che avrei potuto attendere la fine del mondo e lui
ancora non
avrebbe spiaccicato parola.
Questa
consapevolezza
penetrò nelle mie viscere ed una conosciuta morsa allo stomaco mi
prese.
Tornai
sui miei passi.
Cazzo, lo sapevo che dovevo scappare prima che lui potesse
raggiungermi.
-
Axl, ascoltami.-
Lui
mi guardò stralunato.
– Ascoltarti, Izzy? Bene. Perché te ne vuoi andare? Non andiamo più
bene?-
Scossi
la testa: era
questo ciò che quei quattro bastardi pensavano?
-
Non hai capito un
accidente, Axl!- esclamai con foga, ma mi trattenni dall’aggiungere
dell’altro:
non potevo di certo rispondere sinceramente a quelle domande. Fatto sta
che
quel cretino di un rosso era ancora lì a guardarmi, aspettando la
rivelazione
divina.
Mi
avvicinai, fissandolo
negli occhi.
-
Senti, Axl, ho solo
bisogno di una fottuta vacanza. Lontano da tutto questo bordello.-
Lui
mi scandagliò per un
attimo.
Poi
si mise a ridere. A
ridere. Il fottuto bastardo credeva che io stessi raccontando la storia
del
fottuto orso? Avevo seriamente bisogno di quella vacanza, per la mia
salute
mentale!
Tornò
a guardarmi con uno
sguardo assurdamente sollevato.
-
Una vacanza, Iz? Solo
una vacanza?-
Mi
venne voglia di
tirargli un cazzotto fra i denti. Ma come sempre non mossi un muscolo;
semplicemente mi voltai e continuai a camminare.
Finché
lui non afferrò per
il braccio.
-
Sì è molto divertente,
Axl.- mugugnai, cercando di sottrarmi alla sua presa di ferro.
-
Vaffanculo Izzy.- disse;
e vi posso giurare che la sua voce era così seria che avrebbe fatto
cagare
mattoni chiunque. – Vaffanculo, stronzo. Io pensavo tu te ne volessi
andare per sempre.-
Mi
voltai, e lo osservai:
era così maledettamente sincero.
-
Senti, facciamo un
accordo.- esclamò, passandosi la lingua sulle labbra. – Noi ti diamo le
chiavi
della macchina, se tu mi fai venire con te.-
Non
risposi subito, ma
tutto ciò che mi diceva la testa era: “NO! Assolutamente no! Fuori
discussione!”; ed io ero anche d’accordo, per una volta, con il mio
cervello.
Insomma,
scappare dalla
pazzia andava bene, ma scappare con
la pazzia era un suicidio bello e buono.
-
Jeff…-
Ancora
quel nome. Si
sapeva che quel nome mi mandava a puttane tutto.
-
Va bene.- sospirai
infine.
Axl
mi sorrise, e fui
felice di non avergli spaccato i denti.
Sorrisi
anche io, in
risposta, ma durò poco: avevo notato uno sbuffo di capelli ricci e neri
dietro
un cassonetto della spazzatura, e una figura longilinea che cercava di
nascondersi dietro ad un palo della luce. E potevo giurare di aver
appena visto
Steven entrare in un negozio lì vicino.
Mi schiaffai una mano sulla faccia: loro non sarebbero mai venuti. MAI.
Eppure avevo la strana sensazione che quello non fosse il mio giorno fortunato.
Buongiorno a tutti! ^^ Scusate immensamente il mio ritardo, ma in questi giorni ho avuto da fare... eheh! ^^"
Volevo ringraziare le 5 persone che hanno recensito lo scorso capitolo (vi abbraccio virtualmente!): grazie per l'accoglienza, spero vi piaccia anche questo capitolo!
AH! E volevo chiarire 2 cose:
1) come si sarà capito il narratore non è solo Axl (o almeno spero si sia capito... o.o); per ora saranno comunque lui ed Izzy i due principali, ma più avanti chissà! Magari ci scappa anche un punto di vista di Duff o Slash... Con Steven sarebbe una totale degenerazione! *O*
2) Ho deciso che in ogni capitolo metterò l'ultima frase del capitolo precedente in modo da riprendere le fila. Non so se sia una cosa intelligente, ma vabbè! ^^"
Grazie mille a tutti, e a presto fuckers <3