ho sognato piastrelle morbide che si potevano rastrellare per costruirci sopra castelli di sabbia;
ho sognato che abbaiavamo nella notte nudi nella neve, che tutti insieme annaspavamo come gatti in calore bramosi di un compagno con cui litigare;
ho sognato il duemilaeundici che mi veniva incontro e gridava come un pazzo di giurare, di giurare;
ho sognato noi che ci nascondevamo sopra i soffitti, sotto le travi di legno marcito e insanguinato;
ho sognato una strada e una freccia blu, una luce al neon e un rumore come di unghie strofinate;
ho sognato un gatto rosso che mi implorava di baciarlo per diventare un principe e liberarlo dal suo corpo incatenato;
ho sognato di non chiedere niente e di scrivere al computer con la bocca;
ho sognato di sapermi esprimere a parole solo con la faccia;
ho sognato che i miei sguardi si incrociavano e affogati nel fumo poi si allontanavano;
ho sognato di rotolare dentro il mare e di cantare nell'acqua fino a collassare.