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Autore: livingfiamme    02/01/2011    2 recensioni
Cosa potrebbe pensare Bill, ora che Darkness se ne è andata? La sua anima nera, esiste ancora?
[Sequel di ''My Darkness is now yours]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Come un maledetto nodo di sangue.



29 Agosto 2020

So perfettamente cosa pensi ora, chiusa nella tua bolla di meraviglia lassù.
Sei mio.
Ed hai ragione, sono tuo, come nessuno. Il mio corpo non è più mio ormai. E' tuo, tuo insieme alla mia anima, ai miei sorrisi, al mio respiro, alla mia voce. Era questo che volevi, vero? Volevi che io fossi tuo, per farmi soffrire dopo, andandotene.
Darkness, non cercare di mentirmi. Lo sai che non ci riesci mai!
Ancora adesso posso immaginare il tuo sorriso aprirsi e spaccare quelle labbra perfette. Quelle labbra che si aprivano solo per me, solo per farmi vivere, solo per dirmi quanto è bella la vita.
Oh, Darkness, te ne sei andata da tanti anni ormai, ma io continuo a sognarti, a sentirti nella notte. Percepisco le tue labbra sulla mia pelle nell'oscurità, i tuoi sussurri così bagnati d'amore, che fanno quasi male.
Vedo i tuoi capelli biondi come un'aura magica che mi spinge ad amare ancora, a desiderare ancora.
Vedi Darkness, tu non hai torto, affatto. Devo continuare ad amare, devo continuare a desiderare. E lo faccio. Continuo ad amare te, continuo a desiderare te. Come non ho mai fatto con nessuna.
So perfettamente che è sbagliato, insano, innaturale, credimi, lo so. Eppure lo faccio, insisto, voglio farmi male.
Perché il dolore, per quanto innaturale sia, mi mantiene vivo.
Sai dove sono, Darkness? Nella mia camera da letto. Quella stessa camera da letto che ha ospitato il nostro amore morente. Mia moglie dorme accanto a me, serena. Lei crede che io la ami.
Sai come si chiama, Darkness? Lei si chiama Sunlight. E' esattamente il contrario di te, almeno quanto a nome e aspetto fisico; perché per il resto, potrebbe quasi essere una copia del tuo carattere allegro e scherzoso, di te, che mi facevi sentire così bene.
Ho detto quasi, Darkness. Quasi, perché lei non è come te. Il suo sorriso non è nemmeno lontanamente paragonabile all'esplosione di felcità ch'era il tuo.
Io non la amo, Darkness. Le voglio bene e basta, come voglio bene a mio fratello.
Eppure l'ho sposata, e sono ormai cinque anni che fa parte della mia vita. L'ho conosciuta durante un tour, una delle tante fan.
Una fan che ha scavato nella mia sofferenza per te, ed ha provato ad alleggerirla col suo amore infinito. Beh, beata lei perché la persona che ama è qui accanto a lei, e probabilmente ci resterà fino alla morte.
Non la lascerò mai, Darkness, perché non voglio che soffra come ho sofferto io quel 29 Agosto di dieci anni fa.
Già, oggi sono esattamente dieci anni che te ne sei andata dalla mia vita verso un destino che non ti voleva più attendere.
Povera Sunlight, lei non sospetta nulla.
Le accarezzo i capelli sorridendo. Se sapesse, forse nemmeno in quel caso mi lascerebbe. Probabilmente sono egocentrico a pensarla così, ma so che mi ama abbastanza da non potermi lasciare.
La porta sbatte, ed Helena e Michael entrano, coi loro sorrisi di bambino che mi fanno tanto pensare al tuo, Darkness.
-Papà, papà! Ancora stai dormendo?
Sorrido. Loro mi ricordano te. Hanno tutti e due i capelli e gli occhi neri, ripresi dalla madre, ma il sorriso, quello è il tuo e il mio, perché noi due siamo una cosa sola Darkness. E lo saremo sempre.
-No, bimbi miei, sono sveglio. Però... forse è il caso di svegliare la mamma, no? Ed i miei figli saltano sul mio letto svegliando la piccola Sun.
Saltano su quel letto sporco di un amore insano, morboso, ma così vero da starci male.
Sunlight si sveglia ridendo, mi prende per mano sfiorandomi le labbra con le sue, e mi incita ad alzarmi.
-Ancora un attimo, Sun. Vi raggiungo subito.- non l'ho mai chiamata ''amore'' perché non è un appellativo che lei possa meritare.
Solo ''Sun'' e ''piccola mia''. Mai ''amore''. Io non la amo.
Mi alzo, gettando uno sguardo al cielo sereno di Berlino.
Lui non sembra intaccato dai problemi del mondo, e come tante altre cose, mi incita ad andare avanti e non soffrire più.
Ma non posso, Darkness.
Perché dieci anni fa, tu hai preso il mio cuore, l'hai prosciugato di tutte le emozioni lasciando intatto solo il mio amore per te, e poi me l'hai piantato nel petto, come un maledetto nodo di sangue.

   
 
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