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Autore: Ranko_    02/01/2011    10 recensioni
"Agumenti!" bisbigliò Astoria, leggermente intimorita. Purtroppo, non andò molto bene. Dalla punta della bacchetta non unscì dell'acqua, come sarebbe dovuto succedere, ma litri e litri di candida schiuma bianca, che fece scivolare la ragazza, che cadde dentro il soffice letto di schiuma, simile a neve. Si alzò in piedi, tossendo e sputando schiuma: non vedeva nulla, gli occhi tutti appannati. Sbatté contro qualcosa (o qualcuno). La tastò con le mani, e sentì la morbida lana di un maglione e percepì il liscio di una divisa scolastica. Astoria si rese conto di essersi scontrata con una persona; faticò per levarsi la schiuma dagli occhi, e quando ci riuscì, desiderò non averlo mai fatto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Astoria Greengrass, Draco Malfoy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Astoria e Draco

Non mi ricordavo bene il tuo nome

La giornata era cominciata malissimo. Era più di un ora che la giovane Astoria tentava di finire il tema di Trafigurazione. Ma proprio non le veniva nulla da scrivere. Aveva altro per la testa. Era già al terzo anno di scuola, e con la bacchetta non era particolarmente brava. Certo, era una purosangue, ma aveva il terrore di uccidere qualcuno ogni volta che prendeva in mano la sua bacchetta. Sospirò rassegnata. Lasciò il suo dormitorio, e si diresse a lunghi passi verso il bagno delle ragazze, al secondo piano. Aveva voglia di fare un po' di pratica senza mietere feriti. Poggiò la borsa in un angolo ed estressa la bacchetta. Provò quancosa che non potesse essere mortale per lei o per i rubinetti.
"Agumenti!" bisbigliò, leggermente intimorita. Purtroppo, non andò molto bene. Dalla punta della bacchetta non unscì dell'acqua, come sarebbe dovuto succedere, ma litri e litri di candida schiuma bianca, che fece scivolare la ragazza, cadendo dentro il soffice letto di schiuma, simile a neve. Si alzò in piedi, tossendo e sputando schiuma: non vedeva nulla, gli occhi tutti appannati. Sbatté contro qualcosa (o qualcuno). La tastò con le mani, e sentì la morbida lana di un maglione e percepì il liscio di una divisa scolastica. Astoria si rese conto di essersi scontrata con una persona; faticò per levarsi la schiuma dagli occhi, e quando ci riuscì, desiderò non averlo mai fatto.

Tu chi sei?” il ragazzo che si trovava davanti a lei, aveva parlato nel momento esatto in cui lo aveva fatto anche lei. Astoria era sicura di non aver mai visto un ragazzo più bello di lui: i capelli erano interamente coperti di schiuma, ma si riuscivano ad intravedere alcune ciocche bionde cadergli disordinatamente sulla fronte. Aveva le labbra sottili, incurvate in un piccolo sorriso a metà tra il divertito e l'indispettito. La pelle era perlacea, e sembrava essere liscia e lucida. Astoria sentì lo stupido impulso di accarezzarlo, per verificare se risultasse realmente così al tatto. E quando la ragazza guardò i suoi occhi, rimase come pietrificata. In quelle due grandi iridi grigie e chiare come la nebbia vide il suo riflesso: una piccola ragazzina con le trecce e i capelli biondi, interamente ricoperta di schiuma. In quel momento si rese conto di quanto potesse sembrargli ridicola. Una scossa elettrica la fece riscuotere, quando lui le tolse un po' di schiuma dalla testa e dalle guance. Astoria si scostò piano dalla presa di quel misterioso ragazzo, che era due volte più alto di lei.

Sono Astoria.”

Sono Draco.” Avevano di nuovo parlato nello stesso istante. Astoria iniziò a domandarsi se non lo facesse apposta. Lui sorrise, come se stesse pensando la stessa cosa. La ragazza arrossì, e abbassò la testa, senza riuscire a reggere il peso del suo sguardo affilato.

"Che ci fai nel bagno delle ragazze?" chiese Astoria, leggermente imbarazzata davanti alla fierezza dell'espressione di Draco. Lui non disse nulla, non subito almeno. Rimase solo a fissarla: era davvero carina, comunque.

"Ehm... Niente." si limitò a dire, dopo pochi minuti. Astoris fece un passo indietro: Draco temette che lei avesse paura di lui. Ma non era così. Astoria era intimorita, certo, ma da quello che sentiva dentro. Un miscelarsi di strane sensazioni, che la fecevano arrossire e boccheggiare davanti alla bellezza di quel ragazzo.

"Ma cosa è successo?"

"Un incantesimo riuscito.... male." si giustificò Astoria, delusa da se stessa. Draco, in quel momento, si sentiva in dovere di essere gentile ed educato verso quella ragazzina che tanto lo incuriosiva. Strano, pensò, molto strano. Non gli era mai capitata una cosa tanto ambigua. "Molto male, aggiungerei." un ghigno si dipingeva sulle sue labbra sottile. La ragazza lo sguadrò, offesa. E Draco si pentì di aver aperto bocco. Si schiarì la voce, per nascondere l'imbarazzo.

Vuoi che ti dia una mano a rimettere a posto?” le chiese il giovane, con un filo di voce, tentando di cambiare discorso, guardandosi attorno. La schiuma era ovunque. La ragazzina scosse piano la testa. Non disse nulla: i nodi che aveva nel cervello e alla gola non le permisero di parlare. Il ragazzo sorrise di nuovo, questa volta sembrava essere un tantino deluso, ma forse Astoria se lo era solo immaginato. Draco si voltò e uscì dal bagno. Astoria si sentì un'emerita idiota. Si era lasciata sfuggire un ragazzo bello e misterioso come lui. Estrasse lentamente la bacchetta, e iniziò a rassettare.

"Maledizione!" imprecò, dandosi della scema. Mentre provava a far sparire la schiuma, lanciava veloci sguardi alla porta, sperando che... Draco... Sarebbe tornato, e l'avrebbe aiutata seriamente a ripulire tutto. Non era nemmeno riuscita a vedere di che casa fosse. E se non l'avesse più rivisto? Oh... Ma perché le doveva importare qualcosa? Era solo uno sconosciuto che aveva incontrato in bagno! Niente di importante. Sospirò, mentre usciva dal bagno, bagnata e sporca. Adesso voleva solo raggiungere il suo dormitorio, e andare a dormire. Quando chiuse la porta, qualcosa (o qualcuno) le afferrò il braccio, trascinandola verso una colonna.
"Ehi, ma che...." Astoria si bloccò quando riconobbe il ragazzo che era lì, con lei. Le sue mani si congelarono e il cuore inizò  a batterle furioso nel petto. Il suo sguardò scivolò fino al suo collo: fu piacevolmente sollevata nel vedere che vi pendeva una gravatte verde-argento. Si sentì una stupida per l'ennesima volta in quegli ultimi dieci minuti. 

"Scusami." Draco sorrise "Ma non mi ricordavo bene il tuo nome." era ancora bagnato. Il mantello non lo aveva più. Astoria si chiese dove fosse solo per trovare un modo per non pensare a quegli splendidi occhi grigi. Poi socchiuse leggermente gli occhi, e ridacchiò, poggiandosi una mano sulla bocca, per sembrare più discreta.

"Mi hai aspettata fino ad adesso solo per ricordarti il mio nome?" chiese, sentendosi estremamente lusingata. Lo guardò: sembrava imbarazzato. Ed effettivamente, Draco, lo era. Era qualcosa che non aveva mai provato prima, ma che lo faceva sentire bene.

"Sì. Me lo ripeti, per favore?" domandò lui, gentilmente, dopo qualche minuto di silenzio. Astoria si perse nei suoi occhi per un periodo che le sembrò durare mesi, ma poi si decise a rispondere, con la voce tremante.

"Astoria. Astoria Greengrass." bisbigliò, continuando a guardarlo. Lui sembrava soddisfatto: si chinò su di lei, e le accarezzò una guancia con la mano pallida. La mano era fredda come il ghiaccio, ma Astoria sentì la sua pelle scottare.

"Hai un nome bellissimo." le sussurrò ad un orecchio, facendola rabbrividire per il piacere. La ragazza si limito a fissarlo, senza dire niente. Era così bello... Normalmente non si sarebbe fatta abbindolare così da un ragazzo praticamente sconosciuto, ma lui era talmente gentile ed affascinante... Nessuno l'aveva trattata così bene in vita sua. Draco le sorrise di nuovo, poi si girò e fece per andarsene e Astoria si sentì morire dentro. All'improvviso incominciò a tremare, come se avesse bisogno di sentire Draco accanto a se. Solo questo la spinse ad gridare: "Aspetta!" Draco si voltò con una lentezza che faceva impazzire entrambi, ma che era necessaria. La fissò in silenzio, aspettando che parlasse.

Astoria arrossì. "Be'.... Mi chiedevo.... Io... Ho visto i colori della tua cravatta e....." la ragazzina non riusciva a formulare una frase sensata. Si sentiva terribilmente in suggestione, a pochi passo dallo sguardo diffidente di Draco.

"Certo. Ovvio che andiamo in dormitorio insieme." quello sguardo si addolcì, e sciolse completamente Astoria, che si avvicinò a lui, sorridente. Non riusciva a credere che quel delizioso ragazzo fosse capitato proprio a lei. Insieme si incamminarono verso i sotterranei della scuola; il silenzio era inquietante, si sentiva solo il risuonare dei loro passi, e il respiro affannato di Astoria. Nessuno di loro parlò. Arrivati in sala comune, entrambi si resero conto di quante fosse tardi. 

"E' stato un piacere conoscerti, Astoria." pronunciò il suo nome con maggiore dolcezza rispetto alle altre parole. Astoria si avvicinò di più a lui, fino ad appoggiare la fronte contro la camicia ancora umida di Draco. Lui sembrò esitare, ma alzò piano le braccia, e la strinse dolcemente a se.

"Draco?"

"Mh?"

"Tu credi nell'amore a prima vista?" quelle parole risuonarono nella testa del ragazzo per migliaia di volte, come un disco rotto. La risposta? Semplice. Si, ci credeva. Sembrava una cosa idiota e banale, ma ci credeva. Ci credeva da quando l'aveva vista, cioè appena poche ore prima. Non seppe cosa rispondere, ma seppe cosa fare. Prese le guance della ragazza, di Astoria, tra le mani e la avvicinò a se. Lui era talmente vicino, che Astoria riusciva a percepire il suo respiro sulle labbra. Quel momento era perfetto per entrambi: la ragazza chiuse gli occhi, e lasciò che a guidarla fosse solo lui. Draco si sentiva stranamente nervoso ed imbarazzato: non le capitava mai, quando baciava le altre ragazze. Con lei sembrava tutto diverso. La conosceva appena, eppure gli piaceva in modo quasi sfrenato. Con grande sollievo di entrambi, le loro labbra si unirono da sole, come se si attraessero a vicenda. Entrambi furono invasi da un piacevole senso di calore, e il cuore di Draco perse un battito per l'emozione, quando Astoria strinse le sue esili braccio lungo il suo collo, avvicinandolo ancora di più a lei. Quando si staccarono, si guardarono fisso negli occhi per lunghi istanti. Tuttavia non si staccarono.

"Mi hai fatto scordare il mio nome." bisbigliò Draco, sorridendo maliziosamente. Astoria arrossì, lusingata per il dolce complimento.

"Be', se vuoi provo a fartelo ricordare..." entrambi risero di gusto, e si baciarono di nuovo. Astoria rabbrividì, e si strinse di più a lui. Rimasero lì, abbracciati, per lunghi attimi, che non bastarono a nessuno dei due quando si staccarono.

"Buonanotte, Astoria."

"Buonanotte, Draco."

Entrambi salirono nei loro dormitori, e si addormentarono pensando l'uno all'altra.

***

La mattina dopo, Draco scese dal dormitorio prestissimo. Non era riuscito a dormire nemmeno un'ora di seguito. Quello che gli era successo la sera prima gli sembrava un sogno. Un bellissimo sogno. Non si era mai sentito così felice con una ragazza in vita sua. Erano più o meno le sei, e al ragazzo venne quasi un colpo quando si accorse che una ragazza era già sveglia, seduta sul divano della sala comune, davanti al camino.
"Astoria?" azzardò. La ragazza si voltò, e quando lo vide i suoi occhi verdi si illuminarono come due fanali.

"Ciao."

"Come mai già alzata?" le chiese Draco, leggermente perplesso, mentre si sedeva accanto a lei. Astoria sorrise. Un sorriso talmente bello che fece arrossire Draco, per la prima volta in vita sua era arrossito.

"Potrei farti la stessa domanda."

"Però te l'ho fatta prima io." ribattè il ragazzo, sorridendo radioso. Un sorriso che fece accelerare i battiti del cuore della giovane Astoria.

Astoria sorrise. "Hai ragione. Vuoi sapere perché ero sveglia?"

Draco annuì. "Ti aspettavo. Mi mancavi. Non mi ricordavo bene il tuo nome." quando Astoria smise di parlare, si avventò su di lui e lo baciò. Le loro labbra sembravano fatte per stare attaccate, e per non separarsi mai. A questo punto, entrambi pensarono che quella frase (Non mi ricordavo bene il tuo nome), fosse un loro modo di dirsi che si amavano. Un modo strano, strano come si sentiva Draco in quell'istante, strana com'era la situazione in cui si erano conosciuti, strano com'era il loro essere l'una per l'altra. Il loro modo per dire "Ti amo."

Ho notato che questa coppia (Draco/Astoria) mi intenerisce particolarmente. E in più mi piace da impazzire! Draco è il mio personaggio preferito di HP, e perciò.... Be', spero che sia piaciuta. In realtà, a me non piace molto.... Comunque....

Fatemi sapere!!

Sirenablu96

  
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