Bella's Lullaby

-Ciao Bella- mormoro sedendomi davanti a lei, sull’erba fresca.

-Ieri ti avevo detto che ti portavo la ninna nanna… l’ho registrata sul cellulare, così la puoi ascoltare-

Una lacrima mi accarezza la guancia, mentre osservo la lapide davanti a me. Guardo la foto di Bella, la mia Bella, e prendo il cellulare dalla tasca. Le lacrime continuano a scendere, ma non mi interessa.

-Ti ricordi la prima volta che te l’ho suonata?- continuo a parlare, facendo partire la melodia.

-E’ bellissima, amore!- esclama Bella abbracciandomi forte, seppellendo il viso nell’incavo del mio collo, quando le mie mani si allontanano dai tasti del pianoforte. Sorrido sentendo le lacrime bagnarmi la pelle e la stringo a me con maggiore forza, appoggiando il mento sulla sua testa.

-Ti è piaciuta?- le sussurro all’orecchio, accarezzandole dolcemente i capelli lunghi, liberi sulla sua schiena.

Annuisce con vigore, senza parlare, separandosi da me. Il cioccolato dei suoi occhi mi scalda il cuore, mentre perforano i miei con tale intensità da lasciarmi senza fiato.

-Sai come l’ho chiamata?- chiedo riferendomi alla melodia, prendendo una sua mano, piccola e delicata, di un calore gentile.

Scuote la testa asciugandosi le lacrime.

-Bella’s Lullaby-

Mi soffoca con un bacio che trasmette tutta la sua emozione, tutto l’amore che prova per me. Le sue labbra morbide esitano teneramente sulle mie, le sue mani mi accarezzano lievi il viso e le sue dita si intrecciano con le mie. Guardo Bella, la mia Bella… non ho mai amato una persona come amo lei, è tutto ciò che voglio e che abbia mai desiderato.

-Ti amo- bisbiglia appoggiando la testa sulla mia spalla. Avvolgo il suo piccolo corpo con le braccia e mi sento a casa.

Rimaniamo in silenzio per qualche minuto, persi nel nostro momento.

-Vieni, andiamo… se saltiamo la cena di stasera Alice ci ammazza- dico sorridendo, lei ridacchia divertita alzandosi e trascinandomi con lei, lontano dal pianoforte.

-Ah, e per la cronaca…- la attiro a me abbracciandola da dietro, -ti amo anch’io. Tanto-

Cerco di asciugarmi le lacrime, inutilmente, e sento le ultime note di Bella’s Lullaby aleggiare attorno a me. A noi.

Sento dei passi, ma non mi importa. Non mi interesso più a niente, ormai, da quasi un anno. Dalla morte di Bella, di mia moglie, del mio amore, della mia vita.

-Edward- mi chiama qualcuno accanto a me. Volto il capo e vedo Alice, mia sorella, guardare con tristezza Bella.

-Che ci fai qui?- domando atono, e altre lacrime scendono sul mio viso e i singhiozzi silenziosi mi fanno sussultare.

-Sono venuta a salutarla- è la sua risposta mentre si inginocchia accanto a me. Scende il silenzio.

Non so per quanto tempo restiamo lì, a contemplare quella lapide di marmo. So solo che il cielo si fa sempre più buio, e quando trovo la forza di staccare gli occhi da essa mi accorgo che è scesa la sera.

La mano di Alice si appoggia cauta sulla mia spalla, -andiamo, Ed. E’ tardi. Torniamo domani-

Annuisco e sento il mio corpo alzarsi. Mi abbasso ancora e poso un piccolo bacio sulla foto di Bella, sussurrandole un “ti amo”, come faccio sempre.

-Torno domani- le prometto, come ogni giorno.

Me ne vado, abbracciato a mia sorella, mio unico supporto.

Ma il mio cuore non c’è più.

Bella se l’è portato via, come il resto di me.

Ed io la amerò per sempre.