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Autore: SpecialAgent    02/01/2011    7 recensioni
Lei non c’è!
Non sono pronto. Ho mentito.
La lacrima torna a pungere sui miei occhi.
é una one-shot tiva. spero vi piaccia!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 “Tornerò Tony.”
 
Quattro lunghi anni sono passati dall’ultima volta.
Quella volta che, con una lacrima sospesa, ti ho vista sparire oltre le porte scorrevoli di quel freddo aeroporto.
La neve cadeva fitta su di noi, su di me. I capelli innevati, le guancie gelate, il naso arrossato e una lacrima sospesa. Pesante,non voleva cadere. Non voleva perdersi tra i fiocchi che cadevano. Non voleva infrangersi sull’asfalto freddo e duro. Voleva stare lì, con me.
Una lacrima che porta il tuo nome, volevo tenerla lì.
Con il peso di un macigno,amara e forte come un caffè nero ma al tempo stesso dolce e leggera come il tuo nome.
Un nome incatenato ad una lacrima che non voleva essere pianta per non essere dimenticata.
Ma mai e poi mai potrei dimenticare.
 
Per quattro anni l’ho portata con cura tra le palpebre. L’ho cullata nei pensieri. L’ho scolpita nel cuore. L’ho fatta scorrere nelle mie vene.
Per tutto il tempo mi ha parlato di te, Ziva.
Al mattino era con me davanti allo specchio assonnata.
Al lavoro era con me, al mio fianco, in azione.
La notte mi abbracciava  ed insieme sognavamo. Sognavamo di te, del tuo ritorno. Ma ora..
Così ogni giorno per quattro lunghi anni.
Il tuo ricordo chiuso in una semplice e stupida lacrima.
 
Il sole è alto e splende di una luce mai vista, il suo calore così forte e protettivo da farmi sentire al sicuro. Con un sorriso radioso e i nervi tesi come corde e la lacrima sempre al suo posto, sono di nuovo fuori dall’aeroporto.
Nonostante i raggi del sole l’edificio appare freddo e distaccato.
Brutto segno, brutta sensazione.
“Tornerà!” mi ripeto,sempre più forte.
Come un canto, come una preghiera, come se ripeterlo all’infinito la facesse tornare realmente.
Ci siamo è ora.
Sono pronto. Mi sono preparato a tutto.
Anche se lei non dovesse esserci, io sono pronto!
L’ho promesso. Anche a me stesso.
Un anziano uomo d’affari è il primo ad uscire,con la sua ventiquattrore, mi passa accanto chiamando un taxi.
È il momento di una giovane coppia. I due si tengono per mano ed si dirigono verso un uomo in auto che li aspetta.
Ora ecco un padre e il suo bambino, poco dietro una madre e la figlia,litigano.
Adesso la gente invade le porte così velocemente che fatico a distinguere le facce.
Cerco i suoi occhi, i suoi capelli. Niente.
La folla si dissolve rapidamente, grazie al cielo, ma di lei non c’è traccia.
Aspetto un minuto, due, tre. Perdo il conto..
Ziva non c’è!
Oltrepasso quelle dannate porte in preda al panico, la cerco.
C’è troppa confusione. Uomini e donne mi circondano.
Lei non c’è!
Non sono pronto. Ho mentito.
La lacrima torna a pungere sui miei occhi.
Prepotente, arrogante vuole scivolare via.
Non respiro, voglio uscire da lì!
Faticando riesco a raggiungere l’uscita.
Il sole mi scalda il viso.
C’è il sole,cazzo! C’è anche il sole!
Dove sei Ziva?
 
In preda allo sconforto mi volto di nuovo verso l’edificio.
Le porte si aprono.
Per l’ultima volta, si aprono.
Ed ora Ziva c’è!
Mi guarda sorridente.
Le corro incontro.
Il suo viso tra le mie mani.
Le mie labbra sulle sue.
Quella lacrima scivola via. Si posa sulla sua guancia.
“E questa che significa?” chiede alludendo alla lacrima.
“Non ne ho più bisogno ora..” dico ridendo, felice.
Sorride non capendo.
Afferro la sua mano ed insieme spariamo tra la gente che corre.
 
Ritrovarsi. Ed in fine amarsi.


P.s. Ringrazio ancora e sempre chi legge e chi lascia una recensione!grazie di cuore!
   
 
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