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Autore: Depp94    03/01/2011    1 recensioni
"Quando sono arrivato in questa città la volevo distruggere, ma stasera ho sentito di volerla proteggere. Come è potuto accadere io non sono un eroe, non faccio il bene perchè non è da me..."
[La storia riparte dall'ultima puntata,2x11]
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Elena Gilbert raggiunse in tempo la sua classe quando..
Drin.Drin.La campanella suonò esattamente alle 8 e 5 minuti!I suoi compagni erano gia seduti,ma per fortuna Alaric non l'aveva anticipata.
Elena si sedette rispondendo con un sorriso allo sguardo indagatore della sua amica Bonnie.Si girò poi verso il banco di Stefan,era vuoto.
Elena assunse un espressione confusa.Come poteva non essere a lezione?Che sia successo qualcosa?
La sua attenzione fu richiamata da un sonoro rumore:la porta era stata chiusa,Alaric era arrivato.
Il bel professore di storia venne accolto da delle risate e da fischi maliziosi.Inialmente Alaric non capì il motivo di quell'accoglienza,poi però notando il gesto di Elena che indicava la sua guancia,capì ciò che non andava.Il rossetto scuro di Jenna aveva lasciato la stampa di una piccola bocca sulla sua guancia.Leggermente imbarazzato Alaric si pulì la faccia.Alaric poi ringraziò con gli occhi Elena,la quale sorrise apertamente.
La lezione era iniziata,ma di Stefan neanche l'ombra.
Elena iniziò a mordicchiare nervosamente la penna,sentiva che qualcosa non andava,che quella non era una semplice assenza.

Drin.Drin.
Alaric:"Bene ragazzi per domani studiate il capitolo uno e due.A domani"Gli alunni si alzarono rumorosamente dai banchi,correndo come una mandria impazzita verso la porta.
Elena prese le sue ultime cose e fece per andare verso gli armadietti,quando la voce del professore la richiamò.
Alaric:"Elena per oggi,io.."Elena parlò interrompendolo:"Tranquillo,ormai ci sono abituata.E poi grazie al tuo ritardo non è stato notato il mio!"
Alaric annuì sorridendo:"Come mai Stefan è assente?"
Il volto di Elena tornò nuovamente preoccupato:"A dir la verità non lo so nemmeno io.L'ultima volta che l'ho visto è stata questa mattina stessa e stava bene.Non vorrei fosse successo qualcosa!"
Alaric:"Se sai qualcosa avvertimi mi raccomando!"
Elena fece un mezzo sorriso e poi raggiunse Bonnie,che l'aspettava al suo armadietto.Mancavano 5 minuti alla prossima lezione,e 4 ore alla fine di quella giornata scolastica.
Bonnie:"Tua zia Jenna l'ha tenuto impegnato questa notte!"Bonnie rise di gusto ripensando alla faccia di Alaric con del rossetto in guancia.Elena si unì a lei:"Bè direi proprio di si!"
:"Ragazze!"Una voce squillante risuonò per tutto il corridoio.Caroline Forbs camminava a passo svelto e sicuro verso le sue due amiche.
Bonnie:"Ehi!Come stai?"Bonnie sapeva del suo problemino con Tyler e Matt,mentre Elena aveva semplicemente capito che qualcosa non andava o che qualcosa non sarebbe dovuto andare.
Caroline:"Non me ne parlare.Non faccio altro che pensare alla faccia di Matt!"La bionda si coprì la faccia con le mani disperandosi.
Elena socchiuse gli occhi alzando le sopracciglia,c'era qualcosa che doveva sapere?
Elena:"Cosa mi sono persa?"
Caroline con ancora le mani in volto disse:"Oh praticamente il triangolo più complicato del mondo!"
Bonnie:"Oh credimi Caroline,quello di Elena in confronto al tuo è molto peggio!"Elena la guardò molto male.Non voleva che Caroline venisse a sapere nei dettagli più profondi della sua storia con i Salvatore.Fortunatamente Caroline non diede peso a quelle parole e la campanella suonò al momento giusto.Elena guardò verso le porte d'ingresso nella speranza di vedere Stefan attraversare il corridoio,ma la sua vana speranza sparì nello stesso momento in cui nacque.
Bonnie:"Andiamo Elena!"Elena si girò e seguì le sue due amiche a lezione di chimica.

Damon:"Trovato niente?"I fratelli Salvatore avevano passato più di tre ore sui libri senza nessuna risposta.
Stefan:"Niente di niente.Come sta Rose?"Damon scosse la testa.
Damon:"La ferita peggiora ogni ora!"
Stefan:"Facciamo così!Io rimango qui con lei,tu cerca Juls!"
Damon:"Sei sicuro?"Stefan annuì  e Damon non se lo fece ripetere due volte.Uscì come un fulmine dalla pensione dei Salvatore.
Tonf.Un rumore proveniente dal piano di sopra fece allarmare Stefan,che in un attimo si trovò nella camera degli ospiti.Appena entrò emise un sospiro di terrore.
Rose era inginocchiata a terra,con entrambe le mani poggiate sulla ferita dalla quale strisce blù prendevano vita fino ad arrivare ai buchi di Venere della ragazza.
In un attimo Stefan le fu accanto:"Ehi Rose,guardami,guardami!"Stefan le prese di forza il volto facendo combaciare perfettamente i suoi occhi con quelli di lei.
Stefan:"Va tutto bene ci sono io adesso!"Il respiro di Rose sembrò rallentare il suo ritmo.
Rose:"Non lo sopporto!Non riesco a sopportare il dolore!"Delle lacrime silenziose scivolarono dal volto della vampira,bagnandole le rosse labbra semiaperte.
Rose:"Fallo smettere ti prego!Uccidimi Stefan"Stefan sgranò gli occhi e provò pena per quella ragazza.La prese in braccio e la fece stendere nuovamente sul letto.
Stefan:"Io non farò altro che aiutarti,ma non ti ucciderò.Tu starai bene te lo prometto"Stefan accarezzò lentamente la guancia di Rose,sorridendole fiduciosamente.
La ragazza chiuse gli occhi e poco dopo raggiunse il mondo dei sogni.

:"Buongiorno Damon.Dove va così spedito?"
Damon Salvatore camminava a passi svelti in giro per Mystic Falls,quando la voce dello sceriffo lo richiamò all'attenti.
Damon:"Buongiorno a te Liz!"Damon non aveva tempo da dedicarle.
All'improvviso però un lampo di genio gli attraversò la mente!
Damon:"Ad essere sinceri sto cercando una persona,forse tu puoi aiutarmi!"
Liz:"Ti ascolto,dimmi pure!"
Damon:"Si tratta di una biondina di nome Juls.E' arrivata da poco ed è in cerca di Mason Lockwood!Ne sai qualcosa?"
Liz sorrise entusiasta:"Ma certo!L'ho conosciuta giusto ieri!"Damon sorrise vittorioso e con fare seducente si avvicinò alla donna:"Sai dirmi dove è andata?"
Liz:"E' tornata in California alla ricerca di Mason.Sono settimane che non si ha notizie di lui"
Damon:"Che peccato,mi era molto simpatico!"Un ghignò si dipinse sul volto sarcastico di Damon.Poi con un cenno di mano salutò Liz e ritornò alla pensione.

Elena:"Andiamo!Parti!"Elena stava letteralmente litigando con la sua macchina.Non accennava a partire.
Pochi minuti dopo la ragazza sbattè di proposito le mani contro il manubrio.Era molto preoccupata e ora ci si metteva anche quella stupida macchina.
Decise di scendere,e incamminarsi a piedi.Quando si girò vide Bonnie che la guardava attraverso il finestrino e sussultò dallo spavento.
Elena aprì lo sportello,chiudendoselo alle spalle:"Non-farlo-mai-più!"Bonnie fece cenno alla sua macchina:"Andiamo,ti accompagno io!"
Elena la segui con sguardo indagatore:"Come fai a sapere dove ho intenzione di andare?"
Bonnie:"Sono o non sono una strega?"Entrambe salirono in auto.Elena guardava l'amica come a dire"Andiamo,non dire cavolate!"
Bonnie sorrise e mise in moto la macchina:"Sono la tua migliore amica,so quando c'è qualcosa che non va.E quando è così spesso si parla o di Stefan o di Damon"La strega pronunciò quell'ultimo nome con astio,cosa che non sfuggì ad Elena.

Tum.Tum.Tum
Stefan sentì bussare alla porta di casa,così decise di lasciare per qualche minuto sola Rose per andare a vedere chi fosse.
Quando aprì la porta si sorprese anche se non molto.Elena e Bonnie erano fuori che aspettavano di entrare.Stefan fece spazio e loro varcarono la porta.
Elena:"Stefan è successo qualcosa?"
In breve Stefan raccontò la storia di Rose,sottolineando più volte l'evidente preoccupazione di Damon.Elena ascoltò la storia molto turbata,era preoccupata per quella vampira e anche per Damon.
Per Bonnie invece vederla morire avrebbe significato un vampiro in meno,ma era incuriosita dall'effetto che le aveva provocato il morso del licantropo.
Elena:"Dov'è Damon ora?"
:"Sono qui!"Damon era appena tornato.Guardò prima suo fratello,poi Bonnie ed infine Elena.Su di lei si soffermò parecchio e anche quando Stefan gli chiese cosa avesse trovato,lui rispose
senza mai abbandonare il contatto visivo con la ragazza.
Damon:"Juls è tornata in California.Ergo,vado in California!"
Damon distolse lo sguardò da Elena ed abbandonò la scena.
Stefan si alzò dal divano e lo seguì:"Non puoi andare da solo!"
Damon:"Si che posso!So badare a me stesso fratellino!"
Stefan non ascoltò minimamente quelle parole.
Stefan:"Verrò con te!"
Damon:"No Stefan tu rimarrai qui con Rose.Niente blablabla!"Damon prese le chiavi della macchina,lasciandosi alle spalle le lamentele del fratello,poi una voce lo fece fermare all'improvviso.
:"Vengo io con te!"Era stata lei a parlare.Elena aveva detto chiaro e tondo di volerlo seguire in una nuova avventura.
Stefan:"Non se ne parla!"Elena guardò Stefan:"Le devo un favore Stefan.E poi sarò con Damon,non potrà succedermi niente!"
Damon:"Per una volta do ragione a Stefan,tu rimani qui!"Nella voce di Damon si poteva sentire una punta di sofferenza sovrastata dalla preoccupazione.
Elena si avvicinò a Damon:"No,io vengo con te.Non puoi andare da solo,e siccome Stefan rimarrà qui con Rose,sarò io a venire con te!"
Damon si girò guardando prima lei poi Stefan.
Bonnie:"Elena ha ragione!Mentre lei sarà con Damon io starò qui con Stefan e Rose e cercherò qualcosa che terrà a bada il dolore"I tre guardarono sconvolti la strega.Non avrebbero mai pensato,specialmente Damon,che Bonnie avrebbe consegnato Elena nelle mani di Damon.
Elena ringraziò l'amica con gli occhi.
Stefan:"D'accordo."Disse rassegnato il ragazo:"Damon mi raccomando!"
Damon fece una picola smorfia:"Non ho detto che la porterò con me!"
Elena:"Per favore,portami con te.Glielo devo!"Gli occhi di Elena non ammettevano repliche,e Damon questo lo sapeva bene.
 :"Vi accompagnerò anche io"Alaric era lì di fronte all'ingresso di casa Salvatore.
Damon:"Chi più ne ha più ne metta"Damon uscì dalla pensione seguito da Alaric.Elena salutò prima Bonnie poi Stefan.
Elena:"Pensateci voi a Jenna!"
Stefan annuì dandole un leggero bacio in fronte:"Sta tranquilla"
Il rumoroso suono del clacson richiamò Elena,era ora di andare.

  
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