Il suo dito percorre con dolcezza il volto dell'uomo mentre l'erba verde e morbida le solletica la pelle delle gambe nude. Oscar guarda quel viso rilassato, dormiente, steso in quel prato e con lo sguardo non può fare a meno di carezzare i muscoli del suo petto, il suo addome scolpito dall'esercizio militare e la perfezione di quel corpo asciutto. Il suo viaggio su quella pelle meravigliosa si interrompe quando un raggio di sole penetra tra le fronde degli alberi e colpisce il viso di Andrè colorandolo di un arancione sanguigno.

I suoi occhi di ghiaccio brillano un istante mentre un debole sorriso le disegna le labbra quando vede il viso dell'uomo corrucciarsi debolmente. Sente il respiro regolare venire turbato dall'imminente risveglio e si gode ancora per qualche attimo la sua semplice bellezza. Lo sente mugolare appena e la sua espressione si raddolcisce puntandosi però poi verso quel sole che si appresta a tramontare.

In pochi minuti l'erba si incendia assumendo i colori di quella sfera arancione che si tuffa nell'orizzonte e il lago sembra rubare un pezzo di cielo, imprigionando anche il sole e i suoi raggi. Oscar volta il suo sguardo nuovamente sulla figura stesa al suo fianco e socchiude le palpebre non appena incontra lo smeraldo vivo degli occhi di Andrè compromesso dal sangue che tinge il tramonto.

La bionda comandante sostiene quello sguardo finché un soffio di vento la fa rabbrividire, distoglie lo sguardo con fare noncurante e lo posa sulla camicia che indossa. Inspira profondamente il suo profumo e non può fare altro che sospirare sollevata, quella camicia che le sta decisamente fin troppo grande è sua, di Andrè.

Quest'ultimo la osserva con sguardo velato mentre dalle trasparenze dell'indumento che indossa riesce a riconoscere le fattezze di quel corpo splendido, morbido e lanciato del quale ha imparato a saggiarne il sapore, ad assaporarne la consistenza. Chiude gli occhi e lancia il capo indietro sorreggendosi con i gomiti puntati nella terra mentre non può che lasciarsi scappare un sorriso al ricordo di quel pomeriggio d'amore.

Un tocco lieve sul suo petto lo fa sussultare. Apre le iridi smeraldine e tira su il capo notando che la mano di Oscar è adagiata sul suo petto. Lei segue presa e determinata con lo sguardo la mano che compie lenti movimenti gustandosi il calore della sua pelle liscia tesa.

Punta entrambe le mani sui suoi pettorali e alzando lo sguardo sui suoi occhi non può fare a meno che annegare in quel verde rassicurante e innamorato. Si siede cavalcioni su di lui mantenendo il contatto fra i loro sguardi e rimane immobile seduta sul suo bacino mentre il sole, a causa dei loro corpi, manda ombre allungate e deformi sull'erba.

-Oscar...-

La chiama lui con quel tono dolce e gentile, quello sguardo malinconico che si illumina di una gioia velata. La malinconia ha sempre fatto parte del suo essere così come la sua dedizione a quell'amore reputato da tutti impossibile. Con un gesto stizzito la biondina annulla la distanza tra le loro labbra e si impossessa di quelle di Andrè con voracità e disperazione. Deve assolutamente eliminare quella malinconia, non riesce a sopportarla, deve liberarlo da qualsiasi forma di dolore, sofferenza. Con una mano annega tra quei ricci castani perfetti e stringendoli tra le dita affusolate preme con forza il suo viso contro il proprio.

Il bacio piano piano cresce nell'animo della fredda comandante, come una bolla che si gonfia e avvolge Andrè. Diventa dapprima timido e intervallato da respiri sempre più accelerati, mano a mano evolve e il bisogno impregna le labbra di entrambi affermandone la necessità trasformando così il bacio in un misto tra passione e dipendenza. Le mani dell'ex attendente percorrono febbrili il corpo della donna, mentre quelle di lei lo arpionano con violenza cercando di eliminare la distanza che separa i loro corpi.

Rotolano sull'erba troppo presi dalle proprie emozioni, decisi a concedersi nuovamente l'uno all'altro e a quel sentimento che li rende malati e bisognosi. Quel sentimento al quale Oscar ancora non sa dare un nome... ancora non vuole dare un nome.

HopelessGirl's corner:

Dopo mesi di assenza in questa sezione, sono tornata. Presto riprenderò “L'odore del tempo” opera appena iniziata e decisamente incompiuta, ma che ho tutta l'intenzione di portare a termine.

Mi scuso con tutto il cuore. Ora però... sono tornata. Fortuna o sfortuna, sta a voi decretarlo. ;)

Un bacio a tutte.