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Autore: SgF    03/01/2011    1 recensioni
Sembra una normalissima giornata nelle Tokyo primaverile. Eppure...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la fine
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Note: mi scuso con i lettori per il forte ritardo nel postare questo nuovo capitolo, ma tra università, linea telefonica, vacanze e chi più ne ha più ne metta, ho fatto fatica a pubblicarlo. Ringrazio Davide per avermi aiutato nella realizzazione del disegno linkato alla fine del capitolo.

"Come sarebbe a dire che Felix ha scoperto la vostra identità?" chiede sconcertata Bunny camminando all'indietro intenta a fissare Heles e Milena.
"È stato necessario. Ma Felix è un ragazzo tranquillo e introverso: dubito che vada in giro a dirlo o che possa crearci problemi" commenta Heles con il sorriso stampato in faccia.
"La prudenza non è mai troppa" replica Bunny con aria da finta saputella.
"Ah Bunny, non ti devi preoccupare. Se Heles è tranquilla allora possiamo stare tranquille visto che non lo è mai per niente" ribatte Milena dolcemente voltandosi verso la compagna.
"Non prendermi in giro!" esclama Heles ridendo.
La passeggiata delle tre ragazze le porta davanti alla sala giochi di Moran dove si fermano.
"Allora vi saluto. Grazie della chiacchierata! A presto!" saluta Bunny entrando nella sala giochi.
"A presto, testolina buffa!" risponde Heles alzando una mano in segno di saluto e proseguendo oltre.
La sala giochi è piena di ragazzi e ragazze desiderosi di passare una domenica pomeriggio senza pensare minimamente allo studio. Una ragazza passa davanti a Bunny con in mano un sacchetto stracolmo di caramelle.
"Che fame! Ho proprio voglia di qualcosa di dolce!" ammette Bunny seguendo come ipnotizzata la ragazza.
"Ehi Bunny! Da quanto tempo che non ci si vede!".
"Dove sono le caramelle?" si chiede sconsolata Bunny guardando a destra e a manca.
"Bunny! Sono qui dietro di te!".
Bunny torna al mondo reale e si gira verso colui che la stava chiamando da un po' senza che lei si accorgesse.
"Moran! Come stai?".
"Io benone, e te? Come va con la scuola? E Marzio? È da tantissimo tempo che non lo vedo".
"Ah, io sto bene e Marzio pure. Per quanto riguarda la scuola sarebbe meglio non parlarne" risponde Bunny un po' demoralizzata.
"Sei sempre la solita, Bunny!" commenta Moran ridendo e dandole una pacca sulla spalla.
"Hai visto Amy e le altre?".
"Sì, sono laggiù, vicino al videogame di Sailor! Ci vediamo!".
Moran torna dietro al bancone mentre Bunny raggiunge le amiche dimenticandosi di aver visto il sacchetto pieno di dolci.
"Bunny, come al solito sei in ritardo!" la ammonisce Rea.
"Ma voi state facendo una gara! Mi unisco anche io!" esclama Bunny noncurante di ciò che ha appena detto Rea e preparandosi a gareggiare con la sua macchina sportiva contro Marta e Morea.
"Forse non hai capito che non siamo qui per perdere tempo, Bunny!" sbotta Rea infuriata portandosi le mani ai fianchi.
"Eh dai, rilassati Rea! Dopotutto è sabato pomeriggio ed è quindi arrivato il momento di divertirsi" commenta Bunny concentratissima sulle manovre.
"Secondo me Bunny ha ragione: ogni tanto ci meritiamo una pausa" ammette Marta eseguendo una sterzata da manovale.
"Anche io sono d'accordo con Marta e Bunny. Non c'è niente di più distensivo di una gara con le amiche" conclude Morea, l'unica delle tre gareggianti che mantiene una calma sorprendente.
Rea sbuffa e si siede su una sedia poco distante.
"Veramente penso che Rea…" tenta di parlare Amy ma viene interrotta.
"HO VINTO!" urla Morea dopo aver tagliato il traguardo lasciando le due amiche a bocca aperta.
"Ma come hai fatto?" chiede sbalordita Marta.
"Basta mantenere la calma. Ma visto che voi due non ne siete capaci ho vinto io!", Morea sorride alla due compagne per poi dirigersi al bar.
"Bunny…" chiama Marta con aria furbetta, "… cosa ne dici se ci sfidiamo per il secondo posto?" propone la ragazza assumendo un'aria da posseduta.
"Non mi tiro certo indietro! Ma sappi che non ti sarà facile vincere contro di me!" accetta Bunny stringendo i pugni e caricandosi per un'altra sfida.
Amy ci rinuncia e raggiunge Rea che sorseggia una bevanda gassata.
"Guarda guarda chi si rivede!".
"Selesele! Parapara! Junjun! Besubesu! Cosa ci fate qui?" chiedono Amy e Rea stupite dalla presenza del quartetto.
"Siamo venute a divertirci un po'" risponde Parapara adocchiando i videogiochi intorno a lei.
"In realtà siamo venute perché sapevamo che Bunny e Marta avrebbero passato il loro pomeriggio qui e allora abbiamo colto l'occasione per farvi un saluto!" precisa Besubesu sorridendo.
"È stato un pensiero gentile. Cosa ne dite di andare al bar qui di fianco a prendere qualcosa da bere?" propone Amy molto dolcemente.
"Perché no? Dopotutto una bella bibita rinfrescante non può farci che bene" accettano le ragazze.
"Bunny, vuoi venire con noi o devi restare qui a perdere tempo?" chiede scocciata Rea proprio nel momento in cui l'amica perde contro Marta.
"REA! È COLPA TUA! Mi hai distratto proprio mentre stavo tagliando il traguardo!" urla infuriata Bunny con un diavolo per capello.
"Ammettilo Bunny, non sei stata in grado di battermi perché sono molto più abile di te nelle macchine" commenta Marta con aria da superiore.
"CHE COSA? Come sarebbe a dire che sei molto più abile di me?".
"Roba da pazzi!" esclama Rea lasciando le due compagne alle prese con una nuova partita e dirigendosi al bar.

"Posso portarvi qualcosa?" domanda una voce familiare.
"Ursula! Che piacere vederti! Come stai?" domanda Morea aggiuntasi al gruppetto vedendo Marta e Bunny litigare.
"Tutto bene, grazie. È da tanto tempo che non venite a prendere qualcosa qui" risponde Ursula con la faccia un po' stanca e snervata.
Dopo aver preso le ordinazioni Ursula torna al bancone.
"Poteva essere più gentile!" commenta Rea incrociando le braccia.
"Eh dai, Rea. Non sai quanto possa essere stancante servire tutta questa gente! Dovresti rilassarti e pensare meno a Bunny!" ribatte Morea cercando di far placare la rabbia dell'amica.
"Diteci un po' cosa state facendo in città, ragazze! Siete cresciute un sacco dall'ultima volta che ci siamo viste!" cambia discorso Amy notando la crescita delle ragazze.
"Siamo riuscite a sistemarci in qualche modo, vero ragazze?" risponde Junjun chiedendo conferma alle amiche.
"Spero di non essere troppo invadente se vi chiedo come siete riuscite a salvarci dal nemico qualche giorno fa" chiede spiegazioni Amy.
"È stato poco dopo che ci salutammo che avvertimmo nuovamente la presenza di colei che ci controllava: Nehellenia. Le nostre sensazioni non erano false: era veramente tornata dal suo esilio eterno. Un po' intimorite abbiamo cercato rifugio lontano dalla città perché non potevamo permetterci di affrontare quella megera una volta private dei nostri poteri. Trovammo rifugio in una casa abbandonata e restammo lì finché le tenebre non si dissolsero. Confidavamo nei vostri poteri, amiche. Una volta cessata la minaccia di Nehellenia siamo entrate a far parte del circo della città: le nostre abilità a riguardo sono impeccabili e sbalorditive" ammicca Junjun lanciando in aria un bicchiere e riprendendolo con un solo dito.
"Poco tempo dopo incombette un nuovo pericolo sulla Terra. Il buio più totale stava per abbattersi sul mondo e la luce di Galaxia cominciava a splendere sempre più. Fummo travolte in pieno dalla sua malvagità e non fummo in grado di resistere al suo potere tantomeno contrastarlo. Un barlume di speranza si avvicinò alla Terra quando Sailor Moon salvò questa pianeta dalla distruzione e tutto tornò alla normalità… o almeno così poteva sembrare" continua sconsolata Selesele facendo girare un cucchiaino sul tavolo.
"Giorno dopo giorno ci rendemmo conto che qualcosa stava nuovamente cambiando. Inizialmente pensavamo fosse una falsa sensazione, ma dopo qualche tempo ci accorgemmo che i nostri poteri stavano tornando in nostro possesso. Rimanemmo sorprese dal momento che la sfera del nostro potere era stata infranta molto tempo prima. Più il tempo passava e più riacquistavamo la nostra forza. Non possiamo certamente lamentarci di questa cosa visto che grazie al nostro intervento siamo riuscite a sventare il piano del vostro nuovo nemico" conclude Besubesu intenta a sorseggiare lentamente il suo frullato.
"Ora dobbiamo proprio andare" commenta Junjun alzandosi dal tavolo.
"Sì, dobbiamo tornare al circo per le prove dello spettacolo!" esclama Parapara esaltata.
"Perché non venite allo spettacolo di oggi pomeriggio. Sarà divertente!", Besubesu invita le ragazze tirando fuori dalla tasca dei biglietti.
"Molto volentieri, ragazze!" ribatte Amy afferrando gli inviti.
"Allora ci vediamo più tardi" conclude Selesele allontanandosi e sorridendo alle ragazze.
"Dobbiamo andare a recuperare Bunny e Marta" commenta Morea.
Le due ragazze stanno ancora giocando con i nervi a fior di pelle per la vittoria che sembra non arrivare mai. Dietro di loro un ragazzo fa da mascotte alle due.
"Felix!" chiama Amy riconoscendo il ragazzo.
"Oh, ciao Amy! Come state, ragazze?".
"Bene, grazie. Chi vince?" domanda Amy con aria sconvolta per la durata della partita.
"Per ora sono in parità perfetta" risponde con un ghigno Felix.
"Ti interessa il circo, Felix?" chiede Morea cambiando discorso notando la faccia paonazza di Rea ancora irata per prima.
"Non ci sono mai stato, però ho sempre desiderato andarci!" risponde con tono desideroso come un bambino quando gli si propone una montagna di zucchero filato.
"Tieni! È per oggi pomeriggio. Abbiamo un biglietto in più offerto da delle nostre amiche" replica Morea porgendo un biglietto al ragazzo che accetta più che volentieri.
"Grazie mille, Morea! Apprezzo il gesto" risponde sorridendo e portando il biglietto nella tasca dei pantaloni.

Il tendone del circo è popolatissimo di bambini e ragazzi in attesa dello spettacolo che si preannuncia magico.
"Il primo numero verrà svolto dall'equilibrista Parapara che cercherà di passare da una parte all'altra della fune sospesa ad occhi chiusi utilizzando un solo piede per appoggiarsi. Numero pericoloso e strabiliante!" annuncia una voce mentre Parapara si benda gli occhi già in posizione ad un'altezza da vertigini.
La ragazza comincia l'attraversata. Per i primi metri non persiste alcuna difficoltà. Giunta a un terzo della fune, saltellando un po', perde l'equilibrio per un attimo ma rimane salda alla corda.
Sul tendone si abbatte una strana aura negativa e il pubblico, poco a poco, si addormenta ad eccezione di Felix, il quartetto e le ragazze.
"Hai bisogno di una mano, cara?" domanda una voce mentre una mano compare davanti a Parapara.
Questa cade dalla fune e le tre sorelle giungono in suo soccorso.
"Ma cosa sta succedendo?" si chiede Bunny osservando la mano che galleggia a mezz'aria senza il suo padrone.
"O forse hai bisogno di una spintarella" commenta la voce alla comparsa di un'altra mano che spinge la ragazzina vestita d'azzurro per terra.
"Chi è che si diverte alle nostre spalle?" chiede Rea spazientita.
"Non c'è bisogno di scaldarsi troppo, Rea Hino", un'altra mano compare alle spalle di Rea tappandole le bocca e impedendole di proferire parola.
Le amiche tentano in tutti i modi di liberarla invano. Il quartetto si guarda intorno cosciente di un incombente pericolo.
"Non serve scrutare il nulla, piccole bambocce" commenta nuovamente la voce sempre più sgradevole.
Quattro paia di mani spuntano dal nulla impedendo la vista del quartetto delle amazzoni.
"Lasciaci andare, chiunque tu sia!" esclama Besubesu irata.
"Vi lascerò andare quando il mio compito sarà finito" ribatte la voce che prende una provenienza definita.
"Ma tu sei quell'essere spregevole che ha eliminato Aldebaran!" sbotta Bunny intimorita.
"Spregevole sarà la tua acconciatura!" ribatte Mizar sdegnato incrociando le braccia come se fosse rimasto offeso.
"Perché, cos'hanno i miei capelli? Io non ci vedo nulla di male" risponde Bunny tentando di guardarsi i capelli ossessivamente.
"Credi di essere una principessina con quei… beh, in effetti… ma cosa?".
Il quartetto si avvinghia alla cieca alle gambe della creatura che cerca di levarsele di mezzo strattonandole fortemente.
"Staccatevi, canaglie!" sbotta il mostro infastidito.
"Hai interrotto un numero davvero sensazionale e Parapara non può perdonartelo" interviene Parapara cercando di stringersi il più possibile a Mizar senza poterlo vedere.
Quest'ultimo riesce con fatica a liberarsi dalla stretta delle ragazze e richiama a sé le mani con uno schiocco di dita, dopodiché con un balzo si porta sulla fune dell'equilibrista.
"Siete delle palle al piede mica da ridere, care ragazze. E se posso permettermelo, voi quattro dovreste andare dal parrucchiere qualche volta" commenta indicando schifato il quartetto.
"Ma come ti permetti?", Junjun irata si lancia contro il nemico che prontamente si protegge con una mano comparsa dal nulla.
"Non crederai che mi sporchi le mani combattendo con una bambina come te?!".
La mano si porta al collo di Junjun che cade a terra e rimane intrappolata.
"LASCIA STARE JUNJUN!" urlano in coro le tre sorelle che si precipitano contro il nemico che risponde nuovamente cercando di soffocarle con altrettante mani.
"La lascio stare, ma voi cercate di non toccare me!" controbatte il nemico facendo una smorfia di disgusto.
"Da dove viene tutta questa spavalderia?" domanda Morea in posizione di difesa.
"Se vuoi saperlo, cara Morea Kino, perché non vieni qui da me?".
"Ti sta solo provocando, Morea! Non dargli retta!" esclama Marta trattenendo l'amica pronta ad attaccare.
"Beh, visto che non hai accettato il mio invito farò io una mossa. Lo sai che non c'è posto nella vita per chi tentenna" ribatte il mostro schioccando le dita e portando delle mani addosso a Felix impedendogli di parlare, sentire, vedere e respirare.
"Lascialo andare! Lui non c'entra nulla! Non è lui che stai cercando!" sbotta Bunny facendosi avanti.
"Ma questo lo dirò io, sciocca presuntuosa che non sei altro. È inutile che cerchi di fare l'eroina, che a dirla tutta non ti è mai riuscita bene. Sei sempre stata abituata a frignare e a lamentarti per ogni cosa che non ti andava a genio. Ebbene dovresti crescere una buona volta. Non ci saranno per sempre le tua amiche a proteggerti; non ci sarà per sempre il tuo Marzio che ti abbraccerà ogni volta che piagnucolerai per niente. Ricorda che solo con la forza si vince! Con me non attacca la paladina della legge che con la dolcezza e l'amore supera ogni ostacolo, sappilo! Ti è andata bene troppe volte, ma ora non sarai più così fortunata, tenera Sailor Moon".
Il silenzio cala nel tendone. Le ragazze rimangono in attesa di svolgimenti ma nulla accade.
"Perché ci state dando la caccia così assiduamente e come fate a sapere del nostro passato?" domanda a bassa voce Bunny con aria sconvolta.
"Ah, dimenticavo che sei anche una grandissima impicciona. Non posso rivelare i piani di Sua maestà, e anche se potessi non verrei certo a raccontartelo a te. Diciamo solo che il nostro obiettivo non siete voi, almeno in modo diretto. A dire il vero vi siamo anche riconoscenti per averci spianato la strada verso la nostra vendetta, ma ora abbiamo bisogno di voi, sfortunatamente. Per quanto riguarda il vostro passato non c'è nulla di più chiaro: Magellano è la galassia che domina il tempo passato. Conosciamo l'universo in tutti i suoi antri più oscuri, conosciamo la vita che ci ha preceduto, conosciamo i singoli esseri viventi che hanno popolato i pianeti dall'alba dei tempi. Non c'è da stupirsi se conosciamo la vostra reale identità: noi governiamo sul passato, l'unico vero tempo che possiamo toccare con mano ferma".
"Il tempo che deve essere vissuto è solo e soltanto quello presente: è inutile governare il passato se non si ha la benché minima idea di come vivere il proprio presente. Io penso che il vostro desiderio di vendetta sia sorvolabile se solo vi affidaste all'amore delle persone che vi vogliono bene!".
"QUALI PERSONE? Non è rimasto altro che cenere su Magellano dopo la guerra con Andromeda! Siamo stati sconfitti nella nostra vittoria: sarebbe stato meglio perire piuttosto che rimanere senza i nostri cari. E TU MI PARLI D'AMORE! Non sai quanto amore avevamo da dare in una galassia così pacifica come la nostra: non esistevano guerre, non esistevano paure, sofferenze. Tutti vivevamo nell'aiuto reciproco senza curarsi degli aspetti materiali della vita. Ma tu non puoi capire. NON PUOI CAPIRE. Non puoi capire perché sei una ragazzina viziata sempre attorniata dalle tue sciocche amiche. Voi non sapete nulla del vero amore, del vero dolore, della paura".
Detto questo il mostro si irrigidisce e stringe le mani attorno a Felix che si contorce dal dolore.
"Ti prego, lascialo andare!" esclama Bunny disperata.
"Voglio vedere la paura, la rabbia, la tristezza nei tuoi occhi. Voglio vedere se riesci a capire ciò che abbiamo passato noi tempo fa".
"Non sarà certo ritorcendo la vostra rabbia su di noi che non siamo responsabili a restituirvi ciò che avete perso!" sbotta Morea.
"Potere di Marte, vieni a me!".
"Potere di Mercurio, vieni a me!".
"Potere di Giove, vieni a me!".
"Potere di Venere, vieni a me!".
"Mistica pergamena, caricati della potenza del fuoco e sprigiona la tua energia. Uccello di fuoco, azione!".
Due mani compaiono davanti alla bocca della creatura. Da esse nasce una sfera d'acqua che al soffio di Mizar si abbatte sull'uccello provocandone la scomparsa.
"Ma come…?" sbotta Sailor Mars incredula.
"Quel pennuto è decisamente fuori rotta. Vediamo cosa ne pensate di questo" commenta sarcastico Mizar.
Parecchie mani compaiono intorno alle guerriere. Dopo pochi istanti imponenti getti di fuoco scaturiscono dalle mani tuffandosi in altre e continuando a generarsi intrappolando così le sailor in uno spazio molto limitato che poco a poco si restringe.
"Mercurio! Rapsodia acquatica di Mercurio!".
L'acqua si abbatte contro il fuoco ma questo rimane vivace causando l'evaporazione di tutta l'acqua dell'attacco.
"Quell'acqua non basterebbe neanche a dissetarmi, Mercurio!" ride il mostro guardandosi le mani.
"Fulmine, azione!".
Il fuoco muta la sua forma in un cilindro cavo ardente che inghiotte il fulmine per poi tornare a zampillare qua e là riducendo sempre più lo spazio vitale della ragazze.
"Povere illuse! Tra poco la situazione si farà incandescente, ma non preoccupatevi che avrete abbastanza vita per venire via con me e adempire alla nostra vendetta. Quanto alle altre quattro guerriere non sarà difficile catturarle una volta presa la principessa".
La griglia di fuoco si stringe sulle quattro guerriere che fanno forza per proteggere Bunny.
"Siete toste, eh?! Per non avere ancora riportate gravi lesioni vuol dire che vi state impegnando al massimo delle vostre possibilità. E tutto questo per proteggere la vostra amica che vi sta a guardare o perché state cercando di salvarvi le penne?".
Bunny si alza e cerca anche lei di liberarsi dalla griglia di fuoco, ma dopo pochi secondi cade a terra ferita.
"BUNNY!" urlano in coro le ragazze che lasciano la presa sul fuoco per soccorrere la compagna.
"ORA!" sbotta Mizar e al comando le mani si stringono colpendo le guerriere che cadono a terra stremate riuscendo solamente a muovere una mano ed appoggiarla sulle gambe di Bunny per poi perdere definitivamente i sensi.
"Sei rimasta solo tu, principessa! Inutile porre resistenza visto che il tuo potere ti ha ormai abbandonato".
Mizar si avvicina a Bunny che rimane inginocchiata senza forze. Allunga una mano verso il volto della ragazza. Lo sfiora.
"Che pelle liscia e levigata".
La mano del mostro, a contatto con il viso della ragazza, prende colore. Il nero che invadeva il corpo della creatura lentamente abbandona il suo braccio, il suo collo…
"Energia stellare, all'attacco!".
Un potente attacco colpisce la mano del mostro che torna nero come la pece e si accascia al suolo ferito.
"Ma…", Bunny si volta sorpresa e impaurita allo stesso tempo.
"Quale che sia il tuo compito non osare toccare la principessa della luna!" esclama una voce femminile.
"E tu chi saresti?" chiede il nemico rialzandosi tenendosi stretta al petto la mano inerme.
"Io sono Sailor Star, regina del coraggio!".
"Ah già, mi ero dimenticato della vostra esistenza. Dove sono le altre due fallite?".
"Oh Seyia, finalmente sei tornato!" pensa Bunny sorridendo.
"Bunny, sono giunta da lontano perché le stelle mi hanno detto del pericolo incombente. Non potevo certo abbandonarti in un momento così difficile della vostra battaglia" commenta Sailor Star regina del coraggio.
"Quanto aspettavo questo momento!".
"Bando ai sentimentalismi, cara testolina buffa: c'è qualcuno che si sta spazientendo parecchio qui".
La creatura si riprende dall'affronto e con numerose mani attacca l'intrusa. La guerriera schiva agilmente tutte le minacce e sferra un colpo decisivo contro il mostro che cade a terra dolorante.
"Questo dovrebbe calmarti per un bel po'. Bunny, da quanto tempo!", la combattente si volta verso la ragazza bionda e le porge una mano per aiutarla ad alzarsi.
Bunny si getta fra le sue braccia.
"Oh, che accoglienza sentimentale! Mi aspettavo un rimprovero per non essere passata prima a fare un saluto" commenta sarcastica la sailor starlight.
Bunny resta in silenzio per lasciare spazio a un abbraccio che ha più parole da dire rispetto a quante ne potrebbe dire lei.
"Adesso basta altrimenti mi commuovo".
"Dove sono le altre?".
"Sono rimaste sul nostro pianeta. Ma tu, piuttosto, perché hai perso il tuo potere?".
"Il mio potere è svanito quando il nemico è arrivato sulla Terra. Non ho saputo fronteggiarlo come una vera combattente" risponde rattristata Bunny.
"Sono sicura che in qualche modo potremo recuperare ciò che è andato perso, non preoccuparti".
Alle spalle della sailor il nemico si alza di scatto e intrappola la guerriera cercando di soffocarla.
"LASCIALA!" urla Bunny prendendo a pugni la creatura che sembra non sentire nulla.
Bunny viene scaraventata a terra con una manata.
"Vediamo se hai ancora voglia di fare la sbruffona, razza di screanzata!" sbotta il mostro stringendo la presa sul collo della paladina della legge.
"Prendi me piuttosto!" propone Bunny addolorata.
"Non… dirlo… neanche… per… scherzo!" sussurra Sailor Star regina del coraggio.
"Non ti preoccupare, cara Bunny, arriverà anche il tuo turno" ribatte il mostro con aria sadica.
Bunny rimane ad osservare sofferente senza poter fare nulla per aiutare Seyia, per aiutare Felix, per aiutare le sue amiche che si sono sacrificare per lei.
"È stato tutto vano. Non dovevate cercare di salvarmi. Ormai sono solo di impiccio. Non ero mai stata una gran guerriera ed ora mi ritrovo anche senza il mio potere. Ero un pericolo per voi perché sono sempre stata sbadata e pasticciona, ed ora sono stata la causa della nostra sconfitta. Perdonatemi. Io ho sempre voluto stare con voi perché confidavate in me. Ho sempre cercato di restarvi vicina nei momenti di bisogno anche se alla fine l'unica che aveva bisogno ero io. Spero riuscirete a perdonarmi, amiche mie, per esservi stata d'intralcio".
Una lacrima cade dal viso di Bunny e un bagliore accecante invade il tendone.
La creatura rimane folgorata dall'intensità luminosa e lascia andare la presa sulla sailor, e in quell'istante qualcosa si materializza davanti agli occhi di Bunny.
"Il cristallo d'argento!" esclama stupita.
"Principessa, quando il cristallo d'argento ha perso il suo potere questo ha continuato a esistere sulla Luna. Ogni volta che il tuo cuore emanava una luce incontrastabile, questa investiva il cristallo che ha ripreso a brillare in tutto il suo splendore davanti ai tuoi occhi. Sii saggia e ricorda che il cristallo d'argento ha un potere strabiliante: questo deve combattere solo per il bene… per il bene… per il bene" rimbomba una voce femminile sconosciuta.
"Un momento! Dimmi chi sei!" chiede Bunny invano.
"Sailor…. Moon! A…gisci!" sussurra debolmente la guerriera.
"Potere del cristallo d'argento, vieni a me!".
Dal cristallo originano quattro fasci argentati i quali avvolgono Bunny che si accovaccia e chiude gli occhi. Le trecce prendono a girare lentamente in un vortice dorato come i suoi capelli. Nel momento in cui Bunny si riapre i fasci si dispongono a spirale sulle due braccia e gli altri vanno a formare un fiocco che si appoggia dolcemente sulla parte posteriore di una gonna bianca. Un ciondolo pende sul suo petto. La luna splende sulla sua fronte. La paladina si regge in piedi su due stivali bianchi.
"Hai finito di disturbare la quiete della Terra, brutto mostro! Fino a qualche tempo fa su questo pianeta regnava la pace e la tranquillità ed ora siete arrivati a disturbarci con i vostri piani di vendetta: non ve lo permetterò. Io sono Sailor Moon e sono venuta fin qui per punirti in nome della luna!".
"Ma come diavolo hai fatto a riacquistare il tuo potere?".
"Potere del cristallo d'argento, entra in azione!".
Una luce argentea colpisce il mostro che si contorce e comincia a prendere colore. Il getto luminoso cessa e la creatura è ancora lì davanti con solo una sagoma nera a livello del cuore.
"Aiuto! AIUTO! Non voglio perire!" urla la creatura che ormai ha preso un aspetto umano inginocchiandosi e scoppiando in lacrime.
"MIZAR! Sei una delusione. Non avrei dovuto fidarmi di te. Non sei degno di appartenere a Magellano se ti pieghi al volere del potere terrestre. Sappi che la tua ora è giunta!" commenta una voce disincarnata da qualche parte.
"No, non voglio! Rivoglio indietro il mio cuo…".
Mizar a poco a poco scompare con aria triste lasciando cadere qualche lacrima per terra.
"Sailor Moon! La prossima volta faremo i conti. Non sarà il cristallo d'argento a fermare la potenza di Magellano, sappilo. Quando meno te lo aspetterai tu e le tue amiche sarete intrappolate dai miei cadetti e sarà allora che otterrò la mia vendetta sull'universo" commenta la voce lasciando la guerriere stremate al centro del tendone.
Con le ultime forze rimaste in corpo, Sailor Moon intravede una figura femminile vestita di bianco allontanarsi dal tendone.

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