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Autore: WorthTheWait    03/01/2011    3 recensioni
Fanfiction partecipante al contest "Con lui/lei - Senza lui/lei" indetto da Erica Weasley.
«Volevo soltanto chiederti se ti piacerebbe venire a fare un giro con me ad Hogsmeade, invece che stare chiusa qua dentro.»
Ti finsi un po’ titubante, prima di chiudere il libro e di annuire, sorridendogli. Fu allora che ti accorsi di quanto fossero profondi i suoi meravigliosi occhi. «D’accordo.»
Ti sorrise a sua volta, si alzò dalla panca e ti tese la mano, aspettando che tu l’afferrassi in una sua. Fu allora che ti accorsi di quanto fosse carino il fratello del tuo migliore amico e di quanto fosse dolce quando arrossiva.
Fu allora che ti accorsi che Cupido vi aveva legati l’uno a l’altra quell’invernale pomeriggio e che forse provavi qualcosa per Fred Weasley.
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Heartbreaking Memories

 

«Granger, sai che leggere troppo uccide?» fu la prima frase che Fred ti disse, quel freddo pomeriggio del tuo sesto anno nella Biblioteca di Hogwarts. Lo avevi visto, con la coda dell’occhio, sedersi di fronte a te e avevi sbuffato, sorriso e alzato lo sguardo su di lui, lasciando perdere il tuo interessantissimo libro di Antiche Rune.

«Be’, non mi sembra di essere morta ancora» gli risposi, fingendoti scocciata e chiedendoti perché fosse venuto a farti compagnia in Biblioteca. Era una cosa davvero strana, perché Fred Weasley non entrava mai in un posto dove ci fossero troppi libri e poche persone a cui fare scherzi, lo sapevi bene. «Perché sei qui?»

«Non posso neanche venire a far compagnia alla fidanzatina di mio fratello?» arrossisti e abbassasti lo sguardo sul tuo libro, cercando di non fargli notare il rossore che ti tingeva le guance. Era la domanda più imbarazzante che Fred Weasley ti avesse mai fatto sin da quando vi conoscevate.

«Primo, non sono la fidanzatina di tuo fratello. Secondo, tu non entri mai in un posto come la Biblioteca. Cosa c’è che non va?»

Ti guardò con uno sguardo che ai tuoi occhi risultò come malizioso e ti sorrise, riuscendo a farti sciogliere come la neve al sole. Fu allora che ti accorsi che il suo sorriso riusciva a riscaldarti il cuore e a farti sentire a casa.

«Volevo soltanto chiederti se ti piacerebbe venire a fare un giro con me ad Hogsmeade, invece che stare chiusa qua dentro.»

Ti finsi un po’ titubante, prima di chiudere il libro e di annuire, sorridendogli. Fu allora che ti accorsi di quanto fossero profondi i suoi meravigliosi occhi. «D’accordo.»

Ti sorrise a sua volta, si alzò dalla panca e ti tese la mano, aspettando che l’afferrassi in una tua. Fu allora che ti accorsi di quanto fosse carino il fratello del tuo migliore amico e di quanto fosse dolce quando arrossiva.

Fu allora che ti accorsi che Cupido vi aveva legati l’uno a l’altra, quell’invernale pomeriggio, e che forse provavi qualcosa per Fred Weasley.

 

Troppi ricordi, troppo dolore. Vuoi dimenticare, Hermione Granger. Ne senti un disperato bisogno. Vuoi liberare la tua mente da tutte le immagini che hai di Fred, l’unica persona che tu abbia mai amato.

Ti fa male pensare a tutto quello che è successo, a tutto l’amore che provavate l’uno per l’altra, spezzato da quella maledetta guerra.

Vorresti riaverlo indietro. Daresti tutto, purché tornasse da te e ti dicesse che ti stava prendendo in giro. Ti manca. Ti manca davvero troppo.

Chiudi gli occhi e poi li riapri, fino a raggiungere la tomba di Fred. Solo con lo sguardo, perché non avresti mai il coraggio di farlo anche fisicamente. Quel coraggio Grifondoro che se n’è andato non appena lui è morto.

Lui è morto, solo pensarlo ti fa venire voglia di urlare e di piangere. Ma sai che puoi gridare, battere i piedi, piangere, ma niente cambierà. Non lo riavrai mai indietro.

Vedi la neve iniziare a cadere dal cielo e posarsi su di te, e questo di provoca altro dolore, altri ricordi.

La memoria di quella giornata ad Hogsmeade, del vostro primo bacio, della sua mano incatenata alla tua. Un legame troppo idilliaco che non poteva durare.

 

«Credevo che tu provassi qualcosa per mio fratello» scoprì le sue teorie davanti ai tuoi occhi, mentre vi sedevate ad un tavolo dentro i Tre Manici di Scopa. Ti tolsi il giubbotto peso e pieno di neve, prima di alzare lo sguardo su di lui e di grattarti la nuca, visibilmente in imbarazzo.

«Oh beh, gli innamoramenti e le cotte non sono cose che fanno per me» cercasti di rispondere, quasi incespicando nelle tue stesse parole. Vidi il suo volto aprirsi in una risata fioca e poi in un bellissimo sorriso.

«Lo so bene, Granger» si passò una mano tra i capelli rossi, prima di riposare l’attenzione su di te, che cercavi di nasconderti dietro al tuo boccale di Burrobirra. «Se potessi, credo che l’idea di sposarti il volume di Antiche Rune non sarebbe troppo malvagia, o sbaglio?»

«Dici benissimo» ridacchiasti, prima bere un sorso di Burrobirra dal tuo bicchiere. «Sai che io e te non avevamo mai avuto una conversazione così lunga?»

«Lo so, perché tu eri sempre impegnata con Harry e la peste di mio fratello ad escogitare piani per uccidere Voldemort» ti rispose semplicemente il rosso, riuscendo quasi a scavarti l’anima con quel suo sguardo profondo. Quante cose sarebbe riuscito a scoprire su di te, se solo fosse stato realmente in grado di farlo.

«E perché tu eri sempre in fissa con i tuoi scherzi.» ammisi, fingendo uno sguardo geloso e dedicando tutta l’attenzione alle tue mani, la cosa più interessante per te in quel momento. «O perché eri troppo impegnato ad ammirare e sbaciucchiare Angelina»

La frase ti uscì dalla bocca come la confessione di una ragazza gelosa. Riportasti gli occhi su quelli di Fred, prima di sentire realmente il bisogno di nasconderti dietro il tuo boccale di Burrobirra.  

«Hermione Granger è gelosa di me» ridacchiò il fratello del tuo migliore amico e fu allora che tu divenni bordeaux e sentisti il bisogno di scomparire in quel preciso istante, altro che nasconderti dietro il calice di Burrobirra.

«Io non sono gelosa» riportasti il tuo sguardo sulla sua faccia e il suo sorriso ti fece arrossire ancora di più, se possibile. Alzasti gli occhi al cielo per poi chiuderli e iniziare a martoriarti le mani l’una con l’altra. «D’accordo, forse un po’...»

Fu il bacio che ti diede subito dopo a farti accorgere che lui fosse più del fratello del tuo migliore amico e che lui fosse quello per cui avevi avuto un colpo di fulmine, quello per cui avevi iniziato a provare un sentimento più profondo di quello che provavi per Ron.

 

«Cosa ci fai qui al freddo, Hermione?» chiudi gli occhi, quando senti la voce di Ron raggiungerti. Non vuoi voltarti verso di lui, vuoi rimanere a contemplare la tomba di Fred da lontano, nient’altro. «Herm

Senti una sua mano posarsi su una tua e il suo corpo stringerti a sé, in un abbraccio, del quale hai un disperato bisogno. Le lacrime ti bagnano il volto e senza neanche accorgertene inizi a piangere. 

«Stai calma» ti sussurra Ron in un orecchio, prima di rompere l’abbraccio e di guardarti negli occhi. I suoi capelli rossi ti ricordano Fred, ed è la disperazione, quella che ti fa stringere una sua mano in una tua.

«Mi manca, Ron» dici in un sospirò, prima di sentire una sua calda mano che ti asciuga le lacrime. «Perché non posso semplicemente dimenticare tutto quello che c’è stato tra noi,  perché non posso dirgli addio e dimenticare tutti i ricordi.»

«Sono i ricordi quelli che ti aiuteranno ad andare avanti, pensando a quello che di bello c’è stato tra voi» ti sembra quasi maturato, il tuo amico Ronald che aveva paura dei ragni e che, durante il vostro primo anno, voleva far diventare il suo topo di colore giallo. «Il ricordo è un modo di incontrarsi, infondo. Andiamo da Freddie

Inizia a camminare verso la sua tomba, ma tu rimani immobile. «Non posso farcela, Ron.»

«Ti starò accanto e arriveremo da lui insieme, d’accordo? Passo dopo passo» è quando Ron ti dice queste parole che, anche se ancora titubante, inizi a muovere qualche passo al suo fianco. E’ quando vedi un piccolo sorriso illuminargli il volto che ti accorgi che, quando lui è accanto a te, sai essere più coraggiosa.

 

  
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