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Autore: sunset_noise    04/01/2011    2 recensioni
Una serie di missing moments del film "The social network"
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Erica glielo aveva detto chiaro e tondo che parlava troppo di Eduardo. Cosa poteva farci se lo trovava l'unico essere umano degno della sua attenzione?
Quando Erica, per l'ennesima volta, si era ingelosita, Mark aveva terminato in fretta la telefonata. Era arrivato, correndo, fino alla camera di Eduardo, sperando che non fosse da qualche altra parte. Era stato fortunato, il suo amico era in stanza in boxer e camicia, sfatto come se si fosse appena svegliato. Mark controllò distrattamente l'orologio da polso, erano le undici e mezza e non aveva alcuna idea di come giustificare la sua presenza.
Eduardo era sorpreso, solitamente Mark preferiva stare nel suo territorio, col suo computer, le birre e tutto il resto; non era neanche sicuro di averlo mai invitato nella sua stanza, però sorrise e lo fece entrare.
Mark era decisamente in imbarazzo, seduto a terra con la schiena appoggiata al muro, completamente in silenzio, mentre Eduardo lo fissava, preoccupato.
"Wardo, ho litigato con Erica, non mi va molto che il mondo sappia che anch'io sono umano" aveva detto col tono più sarcastico che era riuscito a trovare.
Eduardo aveva capito. Lui capiva sempre. Sembrava fosse fornito di un libretto d'istruzioni su Mark Zuckerberg di cui tutti gli altri erano, purtroppo o per fortuna, sprovvisti.
"Resta qui, se vuoi" gli aveva detto due ore dopo. Avevano bevuto entrambi, Mark aveva parlato di quella stronza di Erica e avevano riso assieme. Mark non aveva davvero pensato di rimanere così a lungo, di voler rimanere così a lungo, ma si era disteso al fianco di Eduardo. S'era addormentato sentendo il suo respiro calmo.

Erica era una stupida. E lui aveva un fottuto bisogno di Eduardo. Dell'equazione di Eduardo.
Alle due di notte, quando lo vide aprire la porta dell'appartamento, dovette sforzarsi per restare indifferente. Eduardo sapeva sempre quand'era il momento giusto per comparire, scrivere equazioni sulla sua finestra e guardarlo mentre dal nulla creava il sito più innovativo del secolo.

Eduardo lo stava aspettando. Mark non poteva dire di non averlo supposto, Eduardo aveva l'inquietante dote di esserci sempre per lui. Malgrado l'impopolarità, le querele e l'allontanamento dalle ragazze. Mark era troppo occupato con Facemash per pensare seriamente alla cosa, ma si era ripromesso di farlo al più presto.

L'aveva realizzato mentre usciva di casa, che non stava andando dai gemelli ma da Eduardo. Mentre si dirigeva verso quella festa odiosa, e trascinava l'amico al gelo. Era lui che voleva come socio, nessun altro sarebbe stato all'altezza.

Era rassicurante la presenza di Eduardo nella sua camera mentre programmava, non che fosse molto di compagnia, occupava il suo letto e dormiva o al massimo leggeva un libro. Però lo rassicurava. "Mark sono..." disse Eduardo mentre cercava la sveglia sul comodino "due ore che programmi, fai una pausa, rilassati"
Mark aveva digitato per qualche altro minuto, poi s'era alzato e steso sul letto, mentre Eduardo gli faceva posto. Trovava rassicurante persino il silenzio che li avvolgeva quand'erano insieme.

Durante il loro primo vero litigio aveva sperimentato per la prima volta cosa volesse dire aver paura di perdere qualcuno. Mentre Eduardo gli urlava contro, l'unico pensiero coerente era "aiutoaiutoaiuto". Sperò vivamente di non essere come tutti gli altri a cui si riusciva a leggere in faccia qualsiasi cosa. Mentre Mark si stringeva nella felpa Eduardo capì e si fermò. Come sempre.
   
 
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