Autore:
Only_
Titolo: Buon Natale
Fandom:
Harry Potter
Personaggi: James e Lily Potter,
Harry Potter, Sirius Black, Remus Lupin, Peter Minus
Pairing: James/Lily
Genere:
fluff, sentimentale
Rating: verde
Avvertimenti:
Flash-fic
Prompt: Natale, famiglia
Dedica: alla cara Lily,
perché questa fic mi ha fatto penare tantissimo –
vista la mia
ripugnanza nei confronti di James e il mio istinto naturale di
accoppiare (e far accoppiare, LoL) Sirius e Remus non dovrebbe essere
troppo strano, dato che per lei i Malandrini sono asessuati xD
–
nonostante i prompt non fossero così complicati. Spero ti
piaccia :)
buon Natale e buon anno – in ritardo, ovviamente xD
–, cara! <3
Note: come ho scritto sopra,
anche questa storia mi ha fatto penare come non so cosa. Per me James
è odioso, non lo sopporto, e ovviamente ho deciso di
raccontare
tutto dal suo punto di vista (sembra che farmi male mi piaccia, lo so
.-. probabilmente sono un tantino masochista u.ù). Oltre ai
coniugi
Potter, come ho scritto qualche riga più su, compaiono anche
Sirius,
Remus e Peter. Perché i Malandrini non si sono sciolti dopo
i
M.A.G.O., no? :D
Uh, quasi dimenticavo: l'intera
storia si svolge a cavallo tra il ventiquattro e il venticinque
dicembre 1980, quando Harry ha circa cinque mesi. La cena di cui si
parla è il “cenone” della Vigilia :)
buona lettura!
Buon Natale
«Scapestrati, è
pronta la cena!» gridò Lily ridendo, mentre Remus
la aiutava a
portare a tavola tutto ciò che aveva cucinato. Era
incredibile il
rapporto che si era creato tra il licantropo e mia moglie; davvero,
non avrei mai pensato che potessero diventare così
amici in
così poco tempo. Ogni tanto una vocina nella mia testa mi
sussurrava
che magari non erano solo amici, ma la scacciavo
sempre con
malagrazia: avevo troppa fiducia in entrambi per poter anche solo
pensare che potessero tradirmi.
Presi in braccio
Harry, che aveva gattonato fino a quel momento sul tappeto accanto al
divano, e mi alzai, mentre Sirius scrutava ogni mio movimento con
occhi attenti. Ridacchiai tra me: Sirius aveva preso davvero a cuore
il suo ruolo di padrino, checché ne dicesse Lily.
«Stai
tranquillo, non lo faccio cadere» sorrisi ironico,
guadagnandomi
un'occhiataccia «Non fare quella faccia, forza! Vai a
sederti, Lily
starà già perdendo la pazienza; siamo gli ultimi,
come sempre».
«Di' un po'» mi
fece, sollevando maliziosamente le sopracciglia «Non
è che tua
moglie è sempre così isterica perché
non riesci a... uhm...
soddisfarla?».
Me l'aveva già
detto così tante volte che non ci feci nemmeno caso; mi
limitai a
dargli una gomitata e continuai a camminare. Sentii chiaramente la
sua risata alle mie spalle, così simile ad un latrato. Non
sarebbe
mai cambiato.
Andai a lavarmi
le mani con Harry in braccio, che scalciava impaziente di andare
dalla sua mamma. Sorrisi, osservando il nostro riflesso allo specchio
sul lavandino; mio figlio ed io. Chi avrebbe mai pensato che proprio
io avrei potuto dire una cosa del genere? Uno dei due rubacuori
bastardi di Hogwarts che si sposa e mette su famiglia. Incredibile,
sì. Ridacchiai al pensiero, mentre Sirius, dalla porta del
bagno, mi
guardava con un sopracciglio sollevato.
«Tu hai qualcosa
che non va, fratello» fece, scuotendo la testa, mentre Harry
ed io
lo superavamo per tornare in sala.
La cena trascorse
tranquillamente, tra chiacchiere e risate; giunti alla frutta, mentre
Harry s'impiastricciava il volto e le manine con il purè di
mele che
Remus gli aveva messo davanti, Lily si alzò, dicendo di
essersi
dimenticata un vassoio in cucina. Stupendo tutti – forse
persino se
stesso – Sirius si alzò a sua volta.
«Ti do una mano»
sorrise, mentre sia Lily che Peter lo guardavano a bocca aperta;
Remus soffocò una risata, lanciandomi un'occhiata divertita
a cui
risposi con la stessa espressione. Harry, semplicemente,
continuò a
giocare con la purea della mela, ignaro di tutto ciò che in
quel
momento passava per la testa dei commensali.
«O-ok» balbettò
Lily, lanciandomi un'occhiata interrogativa; scrollai le spalle, in
risposta. Non sapevo a cosa stesse pensando, dopotutto, anche se
qualche idea l'avevo.
Durante il resto
della serata non successe nulla di particolare; Remus e Lily si
sedettero sul divano a chiacchierare, vicino a Harry che giocava con
Codaliscia sul tappeto, mentre Sirius ed io restammo a tavola, a
sorseggiare un bicchiere di un digestivo Babbano che i genitori di
Lily ci avevano portato l'ultima volta che ci avevano fatto visita.
«Saprò mai
cos'hai detto a Lily quando eravate soli in cucina?» chiesi
d'un
tratto a Sirius, lanciandogli un'occhiata curiosa.
«Da me no,
sicuramente» ridacchiò, bevendo un altro sorso
dell'alcolico
«Chiedilo a tua moglie quando ce ne saremo tutti andati,
magari lei
te lo dirà».
Sbuffai;
detestavo quando faceva così.
Quando scoccò la
mezzanotte, Harry era accoccolato contro il petto della madre, che
aveva appoggiato mollemente il capo contro la mia spalla. Sorrisi,
voltandomi un poco e baciandole la fronte, con i suoi capelli rossi
che mi solleticavano la punta del naso.
«Buon Natale a
tutti!» esclamò Peter, beccandosi un immediato
scappellotto da
Remus e Sirius.
«C'è Harry che
dorme, Codaliscia» sibilò il secondo, accennando
con il capo al
bambino assopito.
Dopo qualche
attimo di silenzioso divertimento, Lily ed io ci alzammo per fare gli
auguri a tutti.
«Buon Natale,
Remus» mormorò Lily, stringendo Lunastorta in un
abbraccio e
baciandogli una guancia segnata dalle cicatrici.
«Buon Natale a
te, Lily» sorrise lui, ricambiando la stretta e baciandole a
sua
volta la guancia, prima di accarezzare i capelli corvini di Harry e
posare un bacio delicato anche sulla sua testolina.
Mi si strinse il
cuore; forse sarebbe stato meglio che fosse Remus il padrino
di
Harry, pensai. Mi ricredetti all'istante, quando mi voltai
verso
Sirius e Peter per fare loro gli auguri: Felpato stava ancora
rimproverando Codaliscia.
Risi divertito,
andando ad abbracciare entrambi. Sirius era perfetto come padrino di
mio figlio, ne ero certo. Ci sarebbe sempre stato per Harry, se fosse
successo qualcosa a me e Lily.
E così anche
quel Natale passò, tra risate soffocate, scappellotti,
regali
scartati con malcelata impazienza sul tappeto tra il camino e il
divano, abbracci e baci.
Non immaginavamo
che quello sarebbe stato il primo e ultimo Natale che avremmo
trascorso insieme. Non immaginavamo che il trentun ottobre dell'anno
successivo la morte sarebbe entrata nella nostra casa a causa di
Peter, avrebbe portato via me e Lily, avrebbe distrutto la vita di
Sirius e Remus, avrebbe lasciato Harry orfano.
Ma quella notte
non ci interessava il futuro. Quella sera vivevamo solamente il
presente, circondati dall'affetto dei nostri amici.
Non seppi mai
quello che Sirius disse a Lily in cucina, ma non ci diedi mai molto
peso. Mi fidavo di loro: mi fidavo forse un pochino più di
Remus, ma
Sirius… be', era mio fratello dopotutto, no?