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Autore: BellatrixLestrange    04/01/2011    1 recensioni
Tutto inizia prima della battaglia di Hogwarts di Harry Potter contro l'Oscuro Signore. Sentimenti,emozioni,desideri che appannano la mente della mangiamorte Bellatrix Lestrange. Ma cosa succederà? Sarà davvero l'ultima volta che Lord Voldemort potrà fare del male?
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mangiamorte, Nuovo personaggio, Voldemort | Coppie: Lucius/Narcissa, Rodolphus/Bellatrix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Se ne stava beata,stesa sul suo letto,il viso rivolto verso l’alto,a fissare il soffito ricoperto di ragnatele di Malfoy Manor. Da quando avevano dovuto trasferirsi lì,non aveva più avuto pace… Non aveva mai sopportato i gusti di suo cognato Lucius in fatto di arredamento,e si aggirava schifata tra quelle mura. Ma tutto questo sarebbe ben presto terminato. Qualcuno bussò alla sua porta.
“Avanti…” disse lasciva,alzando di poco la cascata di ricci dal cuscino e mettendosi a sedere per accogliere il suo ospite. Suo marito,Rodolphus,fece il suo ingresso nella sua stanza. Già… benchè fossero sposati,ognuno dei due aveva la propria stanza e raramente decidevano di dormire insieme… Rimase sulla porta,ad osservarla… Sua moglie,la sua dea,il suo miglior acquisto…
“Stiamo per andare…” le disse solamente,beandosi della sua figura,che raramente poteva essere sua… Soffriva molto l’amore di lei verso il loro signore,Lord Voldemort,ma non l’aveva mai dato a vedere. La gelosia riempiva piano piano ogni angolo della sua anima,quando la vedeva accanto a lui adorante. Aveva sempre tralasciato,in quanto non aveva abbastanza coraggio per sfidare Lord Voldemort in persona,ma quante volte avrebbe voluto fargliela pagare… Lei era sua,nessun altro doveva avere anche solo il coraggio di guardarla… Cosa che comunque non accadeva,in quanto a tavola,durante le numerose riunioni,lei non faceva altro che mettere in evidenza il suo corpo,in modo che fosse mercè degli sguardi di tutti. Le piaceva il suo corpo,le piaceva da morire essere guardata,le piaceva da impazzire quando il suo signore in persona la guardava,assaporando anche solo con lo sguardo ogni singolo centimetro di pelle scoperta. Ma in quell’istante,il suo corpo era solo per lui,per suo marito,l’uomo che la scrutava lì davanti alla porta della loro stanza.
“Bè? Che fai lì sulla porta ? Vieni qui no ?” gli ordinò lei,imperiosa,con un cenno della testa che fece smuovere la sua cascata di ricci che le accarezzarono la schiena lasciata nuda dall’abito troppo scollato. Lui avanzò,ma prima si premurò di chiudere la porta a chiave. Lei rispose a quel gesto con una risata folle… La sua risata folle,malvagia,potente,che rimbombò sulle pareti della sua stanza,buia e fredda come la sua anima. Si sedette sul letto,di fronte a lei,che lo guardava maliziosa. Nei suoi occhi stanchi e provati rivedeva tutto ciò che avevano passato insieme,tutto ciò che era stato il loro amore. Poi ricordò quelli del suo signore,rosso fuoco,due fessure… Lo adorava,avrebbe mille volte voluto essere sua,e quel desiderio si faceva spazio nella sua mente con sempre più impeto,come a voler scoppiare. Riusciva a stento ad appagare quel suo desiderio con le attenzioni di suo marito… Lui lasciò correre i suoi occhi lungo la perfetta scollatura del suo vestito nero,poi lungo le sue perfette gambe bianche e scoperte dalla gonna,che lei prontamente accavallò per scoprirle ancora di più.
“Potrebbe essere l’ultima volta che ci vediamo,sai Rod?” sussurrò lei,piegando la testa di lato come fanno i bambini,come una bambina capricciosa che vuole il suo giocattolo… Lui annuì
“Come ho fatto a innamorarmi di una donna come te… ? Vendicativa,malvagia,dannata…” sussurrò,avvicinando sempre di più il viso al suo. Lei dischiuse le labbra,poi repentina prese la sua bacchetta e la puntò sotto il suo mento. Lui prontamente spalanco gli occhi e la fissò interrogativo,studiando il suo sguardo da gatta,famelica e pronta all’attacco. Non aveva mai saputo frenare la sua sete di comandare,a letto come nel loro rapporto. Era lei che dettava gli ordini,e Rod era troppo preso per poter avere voce in capitolo in qualcosa.
“Vuoi giocare Bella?” le domandò lui,non osando muovere un muscolo. Il perfetto modo di lei per torturalo era lanciargli una Cruciatus,e poi impossessarsi del suo corpo fino allo strenuo delle forze… “Io non ho voglia di giocare..” sussurrò prontamente lui,scostandosi violento dal suo malefico gioco e alzandosi dal letto,dandole le spalle e andando alla finestra per guardare giù attraverso i vetri. Lord Voldemort,il suo acerrimo rivale,parlava con Severus Piton. Lei,suadente,si alzò a sua volta dal letto e gli andò dietro.
“Non mi vuoi ? Non vuoi dirmi addio a modo tuo ?” sussurrò sensuale al suo orecchio in un soffio,impossessandosi con i denti del lobo e giocandovi. Lui socchiuse debolmente gli occhi,sentendo l’eccitazione salire alle stelle… Lei sapeva i suoi punti deboli,sapeva come stuzzicarlo,come amarlo… La sua Bella,la sua dannazione,il suo amore. Si voltò,prendendole i polsi in una morsa con una sola mano. Lei lo fissava adorante,anche se quegli occhi non erano gli stessi che riservava al signore Oscuro. Lo desiderava,glielo si leggeva negli occhi. La fissò con una punta di orgoglio e avvicinò con impeto la bocca alla sua,chiudendola in un bacio tutt’altro che casto,ma violento e passionale. Lui le lasciò i polsi e con la mano indugiò sulla sua schiena,posandola e attirandola di più a sé,entrando a contatto con il suo corpo che fremeva. Non voleva solo farci del sesso,voleva amarla,in tutto il suo splendore. La prese in braccio e piano si avviò verso il letto,mentre lei gli buttava le braccia intorno al collo e non allontanava le labbra dalle sue. La stese sul lenzuolo bianco e la fissò in tutta la sua bellezza,mentre lei si muoveva sinuosa su di esso,come una gatta in calore in cerca di coccole. Allungò la sua mano bianca e perfetta verso quella di lui e la accarezzò debolmente con le unghie laccate di nero,poi la prese e la avvicinò piano al suo ventre.
“Toccami…” sussurrò suadente,mentre la mano di lui si muoveva piano lungo il ventre di lei,poi con il dorso le accarezzò le curve e i fianchi,il seno. La vide socchiudere gli occhi e sospirare,tirando la testa all’indietro. Le piaceva…  Poi li riaprì e alzò la schiena dal lenzuolo,mettendo una mano sulla nuca di lui “Amami,come solo tu sai fare…” gli sussurrò sulle labbra. Voleva dimenticare il suo Signore,anche se non ce l’avrebbe mai fatta… Rodolphus era una sua prerogativa,nessun altra doveva averlo,solo lei… Cercò di sormontarlo,ma lui fu più veloce,spingendola di nuovo con la schiena sul materasso e stendendosi sopra di lei,bloccandole i polsi su di esso con le sue mani e fissandola.
“Questa volta no…” sussurrò lui sulle sue labbra. Stavolta sarebbe stato lui a comandare,e niente gliel’avrebbe impedito… Le piacque quel suo lato,e lo lasciò fare. Raggiunse con le dita fredde la sua camicia e gliela strappò con un sol colpo,togliendola e posando le mani sul suo petto marmoreo e bianco. Lui le strappò di dosso ogni traccia di abito,beandosi del suo corpo nudo fino allo sfinimento. Era quello il ricordo di sua moglie che voleva portare nella tomba…  Baci,morsi,ricoprirono il perfetto corpo di lei di segni,poi entrò dentro sua moglie con vigore e potenza. Si muovevano in sincrono,l’uno volto a far impazzire l’altro,con spinte decise e potenti,che facevano male,ma che lasciavano indelebile il ricordo di quella notte di passione…
“Sei mia… Sei solamente e dannatamente mia…”sussurrò lui al suo orecchio,con spinte più decise,sentendo il corpo di lei fremere e le sue urla riempirgli le orecchie. Sospiri di piacere,attimi di perdizione… Non l’avevano mai fatto così… Proprio quella sera lui decideva di diventare l’uomo passionale? Con un’ultima spinta,vennero entrambi,lui dentro di lei. Le unghie di Bellatrix riempirono con forza la schiena di lui,graffiandolo violentemente. Lui sopra di lei,sospirando,sudato,le diede il suo ultimo atto di dolcezza… Un bacio sulla fronte,lungo,imperturbabile…
Più tardi,dopo essersi rivestito,lui andò verso la porta e si voltò un’ultima volta… La guardò,per un’ultima volta,nuda,bella…
“Addio ‘Bella…” le disse. Il suo ultimo ricordo… La risata folle di lei mentre lui abbandonava la stanza.



  
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