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Autore: michiru_    04/01/2011    4 recensioni
Fan Fiction su Haruka e Michiru riguardante l'anime "Bishoujo Senshi Sailor Moon". Premetto, non so ancora quanti capitoli farò. L'ottavo capitolo era l'ultimo da revisionare totalmente, ora penso ne aggiungerò uno ogni settimana, dato che iniziando la scuola il tempo a disposizione diminuisce >w
Genere: Azione, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Michiru Kaiou, 16 anni compiuti. Graziosa ragazza, dalle movenze eleganti, calma come il mare in una giornata di sole, forte come l’oceano durante una tempesta. Solitaria, un’artista. Michiru non ha tanti amici, tutti le stanno lontano, forse perché è difficile raggiungere il suo cuore, probabile che appaia fredda, distaccata, rinchiusa nel suo mondo. Ma lei non sapeva ancora che la sua grazia, la grazia che portava nel cuore, si sarebbe unita all’unisono con la potente, maestosa forza del vento.
 
Otto marzo. Era una calda giornata di primavera, soleggiata, ma con un forte e tiepido vento. Michiru scese le scale del suo palazzo senza fretta e, subito dopo, aprì il portone di casa sua per dirigersi verso scuola. Il suo sguardo pareva un po’ cupo, pallido come la luna. La notte antecedente, infatti, non aveva dormito bene.

“Ancora questi incubi..che tormento!”

Da alcune settimane la ragazza era perseguitata da oscuri e terribili incubi. Non ci faceva troppo caso,o almeno così credeva lei. Cercava di tenersi impegnata in altro: suonava, dipingeva, nuotava, passeggiava. Quegli incubi le trasmettevano cattivi presagi, sensazioni malvagie. Ciò la preoccupava molto. Da sempre era dotata di un sesto senso impeccabile:  quello che appariva in quegli orribili sogni non era sicuramente qualcosa di meraviglioso.

“Non devo  pensarci. Non voglio. Tra l’altro non me lo posso permettere, gli esami scolastici sono vicini.”

Michiru scosse la testa:  pensarci troppo su non le sarebbe stato di grande aiuto, specialmente se doveva riprendersi dalla nottata passata in bianco.

Incamminandosi verso scuola, affrettò il passo; non voleva arrivare in ritardo. Cercò comunque ,nel camminare, di andare ad un passo moderato: odiava apparire scomposta e scompigliata, le dava un senso di inadeguatezza. 

Mentre si dirigeva verso l’istituto osservava l’ambiente che la circondava, per distrarsi. Alla sua sinistra vide un parco pieno di alberi e fiori. A destra invece, notò un blocco di macchine imbottigliate nel traffico già di prima mattina. Intorno a lei dominavano grandi insegne, tutte con scritte e fantasie diverse, alcune grosse e luminose, altre più piccole e meno ingombranti. Le piaceva la città dove abitava: nonostante si fosse trasferita da poco si era già affezionata a quel luogo, aveva un qualcosa di magico.

Senza accorgersi del tempo che passava, raggiunse la scuola.  Capii che qualcosa era diverso dal solito.
La solita quiete scolastica, in quel giorno, fu infatti turbata dall’arrivo di una nuova studentessa. Michiru notò all’istante che una persona nuova avrebbe frequentato l’istituto, l’aria era diversa e le ragazzine di tutte le classi parevano entusiaste.

Davanti all’istituto, dove le studentesse erano solite trovarsi prima di entrarvi, si sentiva vociferare su questa nuova arrivata. A quanto pare, tutte erano ben informate sul suo conto.
Attraversando il cortile della scuola, Michiru udì alcune ragazzine parlare.

Shh, si dice in giro che questa ragazza sia molto bella.”  

“A me hanno detto che è un’appassionata di corsa!”

“Voci esterne mi hanno riferito che guida una moto..oh, che ragazza strana!”

Come non poteva Michiru captare tutti quei pettegolezzi? Era impossibile. In realtà odiava i pettegolezzi, su di lei ne giravano fin troppi, ma quando questi riguardano qualcun altro..beh, le voci si fanno sempre più interessanti.

“Quante chiacchere, mai una volta che quelle là se ne stiano in silenzio. Mi dispiace per la ragazza nuova, sarà tenuta d’occhio da tutte: nonostante ciò, mi piacerebbe sapere che tipo di persona è. Essendo già popolare nemmeno arrivata, avrà sicuramente qualcosa d’interessante.”.

Pensando a come sarebbe stata la nuova arrivata, cercando d’immaginarsela, Michiru entrò a scuola per occupare il suo posto preferito e arrivare prima di tutti, in modo che potesse restare sola per un po’: la solitudine era la sua migliore amica e di certo stare sola non le dispiaceva.
   
 
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