05/01/2011
7 recensioniPerché fic interattiva?
Perché voglio complicarvi la lettura. Perché voglio farvi del male e farmi del male.
No,non è vero, non sono così crudele!TvT
E' che vorrei rendere la vostra lettura più interessante e coinvolgente, così mi sono permessa questo:
Vi spiego.
Alla fine dello sproloquio del capitano della nave scomparsa, troverete un crittogramma.
Sembrerebbe che il poveretto l'abbia inciso sulla parete del suo alloggio in un momento di lucidità.
Troverete anche un link che vi porterà alla chiave di lettura, o meglio, essa si trova nella mente del poveretto e sarete voi a doverla scoprire tra la confusione generale!.
(Il tutto è stato rigorosamente e squisitamente realizzato da me.XDD)
Il primo che decifrerà il messaggio verrà inserito nel prossimo capitolo come personaggio dell'equipaggio!(e ricevererà ovviamente tutti i complimenti da parte della triade per l'ottimo lavoro svolto!)
E dopo questo, spero vivamente che il gioco vi stuzzichi un pò!>w< e che la mia idea sia quindi di vostro gradimento>w<
Non mi resta che augurarvi buona lettura (anche se c'è poco da leggereXD)
E buon divertimento!(o supplizio...fate voiXD)
°ES°
-Prologo-
[Inizio registrazione]
“E’ come se qualcuno o qualcosa giocasse d’azzardo sul piano del mio equilibrio. Getta i suoi dadi dentro di me e quei tonfi rimbombano, percuotono le mie pareti e le infrangono!—
E’ come se qualcuno mi sottraesse i pensieri, divorandone di miei e lasciando gli spettri di Altri, gli spettri dei pensieri inferiori.
E’ come se la mia mente vorticasse di continuo, e alla fine del giro, dopo aver accuratamente stabilito [...], come in una fottuta roulette, il peso di un pensiero preciso si affissa alle pareti come un chiodo.
E’ un imperativo!
Avrei voluto fermare quel gioco, ma non mi è stato possibile.
Non riesco a sottrarmi a—
Tessono la loro trama, affissano, incidono e tirano.
E’ un continuo ricamare!
Tessono la loro trama sopra di me.
Le loro risa mi solleticano, ma io vorrei grattarle via!
Mi abbandono.
Io ho perso.
Io, la mia nave.
Loro non conoscono né giudizi di valore, né il bene né il male e nemmeno la moralità! Ma sono qui dentro con le loro accuse e banchettano!—
Lascio loro riscuotere il lauto pasto,
Di me non ne resta niente, non mi hanno lasciato niente, perché credono che non ne siamo meritevoli, perché noi non meritiamo la conoscenza, e allora non volendo ignorare ci spogliano con le loro razzie, lasciandoci tra i nostri rifiuti.
Non c’è nulla di più terribile dell’ignoranza.
Tessono la loro trama, ma un modo c’è per —
Loro sanno perché noi conosciamo.
E quindi per—
Non fuggite! Cristo santo!
[fine registrazione]
(testo inciso sulla parete dell’alloggio)
Una frase sola di una notte. Lontano dalle bassezze.
“ET LVBFFBT X BG KXTEMT
NG KTZGH VAX
YNZZX WT
LX LMXLLH”
A voi la chiave:
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