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Autore: Ale san    05/01/2011    6 recensioni
Nell'istituto maschile Saint Rudolph, situato nel centro di Londra, possono andarci solo ragazzi ricchi e dotati di un'intelligenza fuori dal normale. Ma ora proviamo a fare un esperimento. Prendiamo due ragazzi a caso completamente opposti, che non hanno assolutamente niente in comune, e proviamo a metterli insieme.
Andy: il tipico ragazzo sfigato, il ragazzo secchione che non ha uno straccio di amico. Anzi, se vogliamo essere sinceri, un amico ce l'ha, ma questo lo usa solo per copiare i compiti da lui. Un ragazzo fragile, debole, che non ha carattere. Sotto quegli strati di vestiti e con quegli occhiali rotondi che porta sempre, però, si nasconde un ragazzo di bel aspetto ma che viene sempre maltrattato dai bulli. Si dice che sia omosessuale, bah, chissà se sarà vero.
Poi c'è il tipico ragazzo popolare che è ammirato da tutta la scuola.
Josh: etero convinto, fidanzato con una ragazza che sembra una modella, di bell'aspetto e soprattutto ammirato da tutti. E' un ragazzo viziato, testardo e che ottiene tutto quello che vuole quando vuole. Adora stuzzicare Andy facendogli cadere gli occhiali.
Potrà mai nascere qualcosa fra di loro oltre all'odio profondo che provano l'uno per l'altro?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amore tra di loro? Mai! 

 
Prologo: Maltrattato dai bulli.



Nei grandi corridoi dell'istituto maschile Saint Rudolph, situato nel centro di Londra, gironzolava, a schiena dritta e con lo sguardo sempre alzato, un ragazzino occhialuto con una montagna di libri di scuola sotto braccio. Il suo nome era Andy Correll ed era un ragazzo sfigato, un ragazzo secchione, un ragazzo che non aveva amici e che veniva sempre maltrattato da tutti, da bulli specialmente. Aveva un solo amico, Thomas, che però lo usava per copiare i compiti. Aveva solo sedici anni ma era dotato di una grande intelligenza. Non era un ragazzo ricco, infatti era solo grazie ai suoi eccellenti voti che aveva potuto entrare in quel prestigioso istituto maschile. Solo i ricchi e i geni potevano frequentarlo ed Josh Pitt, di appena diciotto anni, era uno fra questi. Il ragazzo più popolare di tutto l'istituto, ammirato da tutti e soprattutto il più bastardo ed egoista. Si divertiva a prendere in giro Andy e a fargli cadere gli occhiali rotondi. Il loro, però, era odio del tutto reciproco e mai sarebbero riusciti ad andare d'accordo.
Andy continuava a camminare a passi calmi verso la sua classe, era sempre arrivato in anticipo e mai in tutta la sua carriera scolastica aveva fatto un ritardo: amato da tutti i professori, odiato da tutti gli studenti. Sentì improvvisamente la gola secca e decise di prendersi una bibita alla macchinetta. Si avvicinò ad essa e tirò fuori dalla tasca dei pantaloni della sua divisa un paio di sterline che mise subito dopo dentro la macchinetta. Era sempre indeciso su cosa prendere. Ci pensò un attimo e alla fine optò per una soda al limone. Stava per appoggiare le labbra sulla bottiglia, ma subito dopo venne spinto a terra da qualcuno. Si toccò la testa stordito, la sua vista era annebbiata ed era segno che i suoi occhiali erano cascati. Li cercò invano toccando il pavimento, in realtà li aveva presi Josh. Esatto, era proprio Josh con dietro i suoi "scagnozzi personali". Non perdevano mai occasione di fargli male. Josh sventolò gli occhiali sul viso, dai tratti infantili, del ragazzo sedicenne.
"Aiuto, aiuto! Guardatemi: sono Andy Carroll, sono un ragazzo sfigato, e ho perso i miei occhiali!" Lo canzonò Josh facendogli un'imitazione stupida sotto le risate divertite dei suoi scagnozzi. Andy avrebbe voluto piangere, possibile che fosse tanto infantile e senza cuore? Lui aveva bisogno degli occhiali, senza di quelli era come se fosse cieco e Pitt ne era al corrente.
"Ridatemi i miei occhiali... senza di quelli non riesco a vedere! Vi prego... " Si lamentò Andy con un tono di voce supplichevole. Ricevette subito un pugno sullo stomaco da parte di Paul, il migliore amico di Josh.
"Stai zitto, moccioso! Non hai il diritto di parlare." Lo rimproverò quest'ultimo dandogli un altro pugno nello stomaco. Avrebbe voluto piacere, Andy. Tutti i giorni era la solita musica e lui non sapeva proprio come riberllarsi. Non ne aveva il coraggio. Si odiava per questo, si odiava perché era codardo e non aveva il fegato di rispondere. Sua padre glielo aveva sempre detto, lui non gli aveva mai dato ascolto ed ora era pentito di non averlo fatto.
"Va bene, Carroll. Facciamo così. Io ti lascerò in pace solo se tu mi darai la tua soda e tutte le sterline che hai nella tua tasca." Fece segno di no con la testa senza rispondere.
"E va bene, allora vorrà dire che me li prenderò con la forza!" Sghignazzò infilando una mano nella tasca dei pantaloni di Andy. Sentì il contatto freddo e metallico con le sterline e rise compiaciuto prendendole tutte in mano e mettendosele nella sua tasca. Poi, subito dopo, strappò di mano, senza alcuna delicatezza, la soda al limone di Andy. Quest'ultimo non aveva fatto nessuno sforzo per riprendersi ciò che era suo di diritto.
"Che ti serva di lezione, sfigato. La prossima volta vedi di non fare tanto il duro con me!" Detto questo, prima di dirigersi in classe con i suoi amici, diede un pugno sul viso di Andy e dopo lo spinse malamente e lo fece arrivare per terra.
"Ciao, sfigato!" Dissero in coro tutti ridendo. Andy non si rialzò: restò sdraiato per terra. Sul suo viso era rimasto il segno dello schiaffo di Josh. Si toccò la guancia rossa e iniziò a piangere. Il corridoio venne subito infestato dai suoi leggeri ma ben udibili singhiozzi.

  
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