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Autore: JulieHS    06/01/2011    6 recensioni
-Oh beh, non è poi così spiacevole...- ammise mentalmente e un sorriso ebete le si stampò in faccia. Sentiva il fiato caldo del ragazzo tra i capelli, fece un respiro profondo e lentamente cercò di scivolare dall'abbraccio, ovviamente con scarsi risultati.
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che sarà mai successo questa volta? xD
leggete e lo scoprirete u-u
-J
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno!
sono le otto e quarantaquattro, so benissimo che state dormendo ancora xD
mentre voi siete al calduccio nel vostro lettuccio, io postuccio questa storiuccia (0.o)
ok, ok...
spero vi piaccia
-J





«Ca**o! Porca di quella signora che sta sui marciapiedi!» sbraitò una ragazza castana dai bellissimi occhi azzurri. Saltellava per la stanza tenendosi il piede sinistro e ogni tanto imprecava contro qualunque cosa le passasse per la testa.

All'improvviso si accese la luce e un giovane con la faccia assonnata fece capolino nella stanza

«Si può sapere per quale motivo stai urlando?» chiese con la voce impastata dal sonno

«Oh, scusami Kevin. Non avevo intenzione di svegliarti. È che quel genio di tuo fratello Joe ha pensato bene di spostare il tavolino in salotto e io sbattuto il mignolo, non volevo...» rispose la ragazza continuando a tenersi il piede in mano e sfoggiando un senso dell'equilibrio unico nel suo genere.

«Ah già, Joe e le sue idee sul nuovo desing dell'appartamento. Sei perdonata, ma vedi di smetterla di urlare, siamo tornati due ore fa dal concerto.»

«Scusa ancora, non succederà più...» disse per tranquillizzarlo, poi si avvicinò a lui e con dolcezza lo accompagnò nella sua stanza

«Buona notte Kevin...»

«Buona notte Alex... puoi uccidere Joe domani? Ora avrei un po' di sonno e non vorrei sentire le sue grida per tutta la casa...»

«D'accordo, ora dormi Guitar Hero...»

lui annuì e appoggiò la testa sul cuscino per poi chiudere gli occhi e sprofondare nel mondo dei sogni. Alex chiuse la porta della camera e facendo attenzione a non sbattere contro nessun altro mobile. Entrò nella sua stanza e si sdraiò sul letto, per poco non cacciò un urlo trovandolo occupato. Si alzò di scatto e accese la lampada sul comodino, che con la sua flebile luce illuminò la stanza. Nel letto di Alex era bello che addormentato un ragazzo. I capelli ricci erano tutti scompigliati in testa e un ricciolo ribelle gli cadeva al centro della fronte, la bocca a cuore era leggermente socchiusa. Una mano era sotto il cuscino, l'altra era allungata per tutto lo spazio del letto. Facendo attenzione a non svegliare la divinità assopita nel suo letto, Alex gli spostò il braccio. Ma il ragazzo con un movimento involontario tirò Alex vicino a lui e la abbracciò forte. La ragazza arrossì e sentì il suo cuore esplodere, possibile che capitassero tutte a lei?

-Oh beh, non è poi così spiacevole...- ammise mentalmente e un sorriso ebete le si stampò in faccia. Sentiva il fiato caldo del ragazzo tra i capelli, fece un respiro profondo e lentamente cercò di scivolare dall'abbraccio, ovviamente con scarsi risultati.

«Nick... Nick..? Nicholas? Nick?» lo chiamò cercando di svegliarlo ma tutto quello che ottenne fu un grugnito.

La sua pigrizia e il fatto che non stesse male lì con lui la portarono ad abbandonare il progetto di svegliare il ragazzo.

«Sai Nick, in California, nel bel mezzo di Luglio fa un caldo da matti. Aggiungi il fatto di trovarti in una stanza completamente chiusa, con i vestiti addosso e con la coperta invernale che ti arriva alle spalle non è ottimo per la salute. Ma non è finita qui, prova a pensare di essere abbracciato da una persona che aumenta automaticamente la tua temperatura corporea. Come pensi che mi senta? Te lo chiedo tanto per avviare la conversazione visto che non dormirò tutta la notte.» questa volta in risposta alle sue domande ricevette un sbuffo

«Già, hai perfettamente ragione.» disse annuendo leggermente.

«Come è andato il concerto?» domandò lanciandogli un'occhiata, Nick borbottò qualcosa

«No! Non ci credo! Davvero? E ti ha colpito direttamente in testa o ti ha preso la spalla?» Nick strinse ancora di più la presa

«Oh, ma dai! Come sei cattivo, non lo ha fatto apposta!» si lamentò Alex cercando di difendere la povera fan tirata in causa.

«Ma che diavolo stai facendo...» borbottò un ragazzo sulla porta della camera, Alex voltò la testa

«Conversavo con tuo fratello...» rispose con aria innocente

«Per quale motivo ti stringe come un peluche?» gli chiese entrando e sedendosi sul letto, lei lo guardò in malo modo

«Che c'è?»

«Joe, è per colpa tua se mi trovo in questa cavolo di situazione... tu e la tua mania dei mobili!»

«E ti lamenti pure? Ti ho fatto un favore. Da quanto tempo speravi che ti abbracciasse così? Ti rispondo io, da tanto tempo, forse troppo.»

«Riesci ad essere antipatico anche nel bel mezzo della notte...» lo accusò lei girandosi e trovandosi con la testa contro il petto di Nick.

Joe alzò gli occhi al cielo e si alzò dal letto per poi avvicinarsi al suo orecchio

«Perché non vuoi ammettere il vero? Continui a rifugiarti dietro delle maschere e ometti sempre la verità. Ma me ne sono accorto, lui ti piace. Ho visto come lo guardi, come te lo mangi con gli occhi, come arrossisci ad ogni suo complimento e come ti comporti in sua presenza. L'unico che forse non se n'è accorto è proprio lui, ma sai perché? Perché è sempre troppo impegnato a trovare un modo per conquistarti. E se il sottoscritto non avesse deciso di portare te con noi al posto di mamma e papà, avrei visto il sorriso di Nick spegnersi ogni giorno sempre di più fino alla fine del tour. Alex, sul serio, pensaci e vedi di trovare una soluzione, perché sennò sarò io stesso a trovare la sua futura ragazza.» la lasciò completamente spiazzata, lo avrebbe fatto sul serio. Voleva troppo bene a Nick per vederlo soffrire a causa di una ragazza. Joe lasciò la stanza, lasciò Alex in preda al panico. Non sarebbe mai riuscita a vedere il ragazzo che amava con un'altra, anche se questo avrebbe fatto bene a lui. Era egoista, lo voleva tutto per se.

Alex stinse il pugno sulla maglia di Nick e nascose la testa ancora di più contro il petto

«Sai, io non lo sopporto Joe quando fa così... non lo capisco! Poi, so per certo che non lo fa scherzando e questa cosa mi urta i nervi ancora di più!» confessò la ragazza cominciando a giocherellare con il tessuto della maglietta di Nick

«Non so che fare, non voglio che ti innamori di un'altra, non riuscirei a continuare a vivere normalmente la mia vita. Poi cercare di evitarti è impossibile, visto che sei praticamente tappezzato da tutte le parti. Ci conosciamo da quanto Nick? Otto anni, sei mesi, due settimane e cinque giorni?»

«Otto anni, sei mesi e tre settimane a dire il vero...»

Alex spalancò gli occhi e rimase immobile, non ebbe il coraggio di alzare la testa per controllare chi fosse stato a parlare, non serviva, conosceva benissimo quella voce.

Nick prese la mano che era rimasta immobile a mezz'aria vicino alla sua maglietta e la portò vicino alla bocca per poi baciarla, Alex sentì un brivido lungo la schiena

«Da quanto sei sveglio?» riuscì a bisbigliare

«Più o meno da quando hai cominciato a parlare da sola...» rispose lui congiungendo le mani dietro la schiena di Alex

«E... non potevi dirmi di essere sveglio?»

«Volevo vedere fino a che punto arrivavi.»

Alex chiuse gli occhi e affondò le testa contro il petto di Nick, per un po' trattenne il respiro pensando a dove poteva trovare una pala per scavarsi la fossa, poi però si accorse che Nick l'aveva stretta ancora di più.

«Quando pensavi di dirmelo?»

«Non volevo dirtelo. Avevo paura di come avresti potuto reagire.» ammise lei continuando a tenere gli occhi chiusi, una cosa la stupì, Nick stava ridendo di gusto. Rideva come non aveva mai fatto in vita sua. Alex alzò la testa per guardarlo male, ma il cervello le si fuse completamente. Non gli era mai stata così vicino come in quel momento.

Perché all'improvviso tutto si era fermato? Perché Nick aveva smesso di ridere? Perché ora la guardava in quel modo? Perché sentiva lo strano impulso di avvicinarsi a lui e di mettere fine a quello strazio mentale?

Per fortuna ci pensò Nick a rispondere, avvicinando le sue labbra a quelle di Alex e toccandole dolcemente. Cominciò così uno scambio di teneri baci, che fu interrotto da un urlo

«Porca miseria! Maledetto mobile!» gridò Joe dal salotto.

Alex trattene una risata e Nick sorrise

«Che notte movimentata...» sussurrò la ragazza prima di tornare a baciare Nick.

  
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