Fanfic su artisti musicali > Muse
Ricorda la storia  |      
Autore: piuma_rosaEbianca    07/01/2011    5 recensioni
La mia prima Belldom. Dedicata alla mia piccola Mallie.
-Ehi Dom, secondo te esiste la perfezione?-.
-Secondo me no. Ma ci sono cose che ci vanno molto vicine-.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La mia prima Belldom. Dedicata tutta alla mia piccola Mallie.
La mia piccola Belldommer, lei che mi ha fatto amare davvero questo genere, che mi costringe a scrivere, che mi da le canzoni giuste al momento giusto.
Grazie di tutto quello che fai. Ti voglio bene tesoro, davvero tanto.

Buona lettura :D




Staying awake to chase a dream,
Tasting the air you're breathin' in .
I know I won't forget a thing.
[Falling away with you – Muse ]


Divano. Tv accesa ma senza volume. Due birre quasi vuote e un posacenere da albergo sul tavolino di vetro su cui appoggiamo i piedi.
Il piano silenzioso mi chiama sottovoce, ma il sonno combatte feroce trattenendomi semi disteso.
Sospiro e mi accendo una sigaretta.
Sento che respira più pesantemente, segno che s'è addormentato.
Mi impongo categoricamente di non voltarmi a guardarlo. So che non riuscirei a distogliere lo sguardo dopo.
Fisso distrattamente la Tv, senza vederla davvero.
Fumo con gesti meccanici, senza godermi davvero la sigaretta.
Tanto per fare qualcosa, e per distrarmi da tutto quello che vorrei fare con la persona che sta beatamente ronfando al mio fianco.
Bene, fanculo autocontrollo praticamente inesistente.
Lentamente mi giro, spostandomi verso il bracciolo e mi rannicchio su un fianco, fissandolo.
Seguo con gli occhi il profilo importante del naso, seguito subito da quello delicato delle sue labbra socchiuse.
Vedo gli occhi chiusi con la finezza delle coperte rimboccate a un bambino, le palpebre che tremano leggermente.
Sento il respiro pesante uscire dalla sua bocca, quasi vedo spirali d'aria calda salire verso il soffitto con il fumo della mia sigaretta.
Ho mille domande che mi frullano in testa. Domande che vorrei fargli, ma che taccio per non svegliarlo.
È la cosa più dolce che si possa immaginare, quello stupido di un batterista che dorme.
E fissarlo e basta, resistendo all'impulso di stringerlo e farlo mio in ogni modo umanamente possibile, richiede tutto il mio autocontrollo.
Ogni particolare di lui, dalle punte dei suoi capelli dorati a quelle ciglia così lunghe da sfiorare le guance, dal taglio delicato del naso all'ispida barbetta bionda sul mento, mi ispira un fiotto di tenerezza incredibile.
Vedo a mala pena la cenere cadere dalla cima della sigaretta che mi sono ormai dimenticato.
La lancio nel posacenere già pieno appena sul bordo del tavolo.
Mi batte il cuore, non particolarmente forte, ma abbastanza per sentirlo.
Abbastanza per farmi salire un velo di sudore freddo.
Abbastanza per farmi salire il mal di testa, per conficcarmi le unghie nelle mani cercando di resistere, di resisterti.
Dovresti vedermi.
No, oddio, no. Non dovresti vedermi affatto.
Mi tremano le mani dalla voglia che ho di toccarti.
Toccarti e basta, senza doppi fini.
Messo come sono, raggiungerei un orgasmo solo sfiorandoti.
Mi batte il cuore in testa, le orecchie sono piene dei miei battiti affannosi.
Ma non ce l'ho il cuore di svegliarti, una volta tanto che dormi bene.
Mi alzo.
Mi alzo di scatto e vado al pianoforte.
Mi siedo, sfioro con la punta delle dita i tasti lucidi.
Lo tieni ancora pulito, nonostante non lo suoni mai nessuno.
Inizio a suonare una melodia, una ninna nanna. Leggerissima, impalpabile, inudibile quasi.
Non voglio svegliarti.
O almeno non vorrei.
Ma lo sai com'è quando suono. Mi lascio trascinare.
E la mano si fa più pesante, e la melodia più veloce, più forte.
Le mie mani seguono l'inferno di passione che mi sta bruciando dentro, da qualche parte vicino allo stomaco.
Do la colpa alla birra, alle troppe sigarette, alle risate e ai racconti.
Do la colpa a quella serata che riporta alla luce troppi ricordi.
E muoio dalla voglia di voltarmi, prenderti e baciarti con tutto l'amore che posso infondere in un semplice contatto di labbra.
E suono, per non pensarci. Tengo occupate le mani, per non precipitarle su di te.
Ed inevitabilmente ti svegli, senza far rumore.
Sento semplicemente un impercettibile cambiamento nel respiro, e la chiara sensazione di due occhi che mi trapanano la schiena.
-Ehi Dom, secondo te esiste la perfezione?- ti chiedo senza smettere di suonare, senza voltarmi, senza neanche accertarmi che tu sia davvero sveglio.
-Secondo me no. Ma ci sono cose che ci vanno molto vicine- rispondi accendendoti una sigaretta e stiracchiandoti.
-Tipo cosa?- domando curioso, sempre fisso sul piano.
-Tipo un trentaduenne innamorato come una ragazzina che si fa prendere dalla musica senza neanche accorgersene. Tipo svegliarsi in piena notte con tu che suoni una cosa del genere. Tipo dormirti accanto, perdere quasi i sensi ma sentirti comunque presente tutto il tempo. Tipo sognare la prima volta che entrammo qui, ricordare come ti fiondasti subito sul pianoforte, ricordare come mi ringraziasti con un sorriso perché sapevi che l'avevo comprato solo per te, svegliarsi e vederti a suonare, tutto assorto e felice, esattamente come quella volta. Tipo un semplice strumento neanche tanto buono che puoi farti impazzire in due secondi. Tipo stasera, Matt. Questa è la perfezione, per me. Anche se ad un livello un po' materialistico.- rispondi, prolisso come sei sempre ad una domanda seria, profondo come sempre quando ti c'impegni.
Rido, sorrido.
Muoio dentro perché tutto quello che hai detto riguardava me. Perché mi hai incluso pienamente nella tua idea di perfezione.
Cambio melodia, a ritmo con il cuore.
Veloce, scostante, e diretta solo verso una persona.
-E per te?- mi chiedi all'improvviso.
-Per me è non riuscire più a distinguere quello che provi da quello che suoni. Per me è fluttuare nello spazio, non pensare, non desiderare, non volere. Per me è l'oblio, il piacere assoluto, in qualsiasi modo tu lo ottenga- rispondo semplicemente.
Vorrei aggiungere qualcosa tipo “Guardarti dormire nel più completo silenzio interrotto solo dal tuo respiro e dal mio fumare. Passare una serata insieme, dopo tanto, e vedere che non è cambiato niente” ma mi trattengo.
Sento che ti alzi, che ti avvicini.
Vedo la tua ombra stagliarsi sul piano.
Tremo. Mi sento il cuore scoppiare.
Possibile che tu mi faccia questo effetto solo standomi vicino?
Possibile che sia davvero un trentaduenne innamorato come una ragazzina, e che tu sappia anche di chi mi sono preso questa fottutissima cotta adolescenziale?
Allunghi una mano, sfiori le mie, fermandole.
Immobili, tremanti su quell'avorio sintetico. Tremanti, a corto di note da suonare.
-Se te lo stai chiedendo sì, so che sei stato a guardarmi tutto il tempo mentre dormivo. E non so come faccio a saperlo. Semplicemente ti sentivo. Fumare e tremare. E sì, so perché tremavi. E perché ti sei messo a suonare- dici in tono basso.
Trattengo il fiato in attesa che tu parli di nuovo.
Ti abbassi, ti avvicini al mio orecchio.
Sento il tuo fiato sul collo.
Inevitabilmente rabbrividisco. Sto tremando come una foglia e tu lo senti. E sai che è colpa tua e del fottutissimo effetto che mi fai.
-Sì, Matt. Anche io. Da sempre- sussurri con una dolcezza di cui non ti credevo capace.
Mi scatta qualcosa in testa, e la ragazzina che vive nella mia testa prende il controllo.
Incapace di fermarmi mi giro e faccio finalmente quello che sogno da tutta la sera.
E sì, fanculo fottuto autocontrollo inesistente.
Bruci nella passione che mi sta riempiendo la testa di rosso.
Sento confusamente delle lenzuola scorrermi addosso, i vestiti scendere e sparire nei meandri della stanza.
Ma quale stanza?
Dove e quando diamine siamo finiti?
Ah, ma chi sene importa.
Ho gli occhi, le mani, la bocca piene di te. Vedo solo lenzuola candide e lampi di capelli biondi confuse nel buio.
Ho l'intera sfera emotiva piena di te.
Cuore e mente fusi in un tutt'uno. Tutto tuo, stupido batterista biondo.
Fanculo Dom. Tu e tutto quello di te che mi fa semplicemente impazzire.



Niente di che. Abbiate pazienza, sono le quattro e mezzo.
Se mi lasciate una recensione è una cosa davvero carina, sapete? :D
Scritta di getto, sto morendo dal sonno, ma ci tenevo a pubblicarla prima di andare a letto.
Grazie di aver sopportato un'altra mia stupida fic :D

Piuma_
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Muse / Vai alla pagina dell'autore: piuma_rosaEbianca