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Autore: Izumi V    07/01/2011    3 recensioni
Ma una tra di loro non era altrettanto allegra: “Ma dov’è Zoro?” esclamò, catturando l’attenzione dei compagni.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hard love

 
Rubber ha vinto!! Rubber ha vinto!!
Questo era il grido che la ciurma di Cappello di Paglia lanciava al vento gelido, dopo che questi ebbe finalmente sconfitto Don Achino usando il potente Gear Second.
 
Ma una tra di loro non era altrettanto allegra: “Ma dov’è Zoro?” esclamò, catturando l’attenzione dei compagni. In un minuto di totale ammutolimento tutti si accorsero che lo spadaccino non era lì con loro… tutti tranne il capitano, che ancora esultava felice in fondo al cratere generatosi durante lo scontro. Così distante, non aveva certo sentito la domanda stupita e preoccupata della rossa.
 
Mille terribili domande affollavano la mente di ciascuno, mentre si gettava alla ricerca del compagno.
“E se fosse morto sotto le macerie del palazzo distrutto?”
“E se fosse stato rapito??”
In realtà, ben pochi credevano che uno come Zoro potesse farsi sconfiggere così facilmente, infatti le ricerche proseguivano con un certo divertimento.
“Massì – si dicevano – si sarà perso!” nessuno però esprimeva questo parere ad alta voce, per scaramanzia.
 
Nami intanto, senza capirne il motivo, si sentiva terribilmente in ansia, anzi una strana morsa all’altezza del cuore le impediva di respirare a pieni polmoni.
Non era positiva come gli altri, e il pensiero che quello scemo potesse essersene davvero andato la faceva letteralmente impazzire.
 
Dopo una buona mezz’ora, anche Rubber si era reso conto che forse era giunto il momento di uscire dalla buca e vedere cosa combinavano di interessante i suoi amici: dopo tutto, non si sentiva nemmeno un rumore, e la cosa cominciava a preoccuparlo. Quindi allungò a dismisura le braccia verso il bordo della fossa, aggrappandosi saldamente con le mani e pronto a lanciarsi.
Prendere bene la mira e…via!
Come un proiettile, Rubber era atterrato in mezzo agli altri, ridendo. “Allora, cosa sono queste facce lunghe?” chiese con il suo solito entusiasmo.
 
L’intera ciurma lo fissava scoraggiata.
Nami, in particolare, prese a strillare contro ciascuno dei compagni, isterica. “Accidenti, volete attivare la vista?? Possibile che non lo troviate?!”
“Guarda che lo stai cercando pure tu… il discorso vale anche per te!” provò a farle notare Usopp, ignaro delle conseguenze di un tale gesto. Appunto, il suo lungo naso venne in fretta raggiunto da un infuriato pugno della cartografa, che ormai stava perdendo la pazienza. Scagliando il povero nasone dall’altra parte del cratere, riprese disperata a sollevare massi, sperando di intravedere da qualche parte una chioma di corti capelli verdi.
 
Senza nemmeno rendersene conto, cominciò a piangere a dirotto.
“Dove d-diavolo sei, Zoro? C-come puoi abbandonarci c-così?!?” riuscì a gridare, tra i singhiozzi.
Poi, la voce potente di Usopp, dall’altra parte, cercava di farsi strada tra il vento pungente.
Solo piccoli pezzi giungevano alle orecchie dei compagni.
“…Perso!…… Spade!……..Vagava!…..Zoro!” e finalmente tutti sentirono l’unica parola che davvero volevano.
Usopp aveva trovato l’amico vagare stordito tra i ghiacci… ovviamente, si era perso tentando di raggiungere gli altri.
 
Neanche il tempo di dire ‘Bah’, che la rossa si era gettata in direzione della voce, correndo come una forsennata e sollevando dietro di sé una scia di polvere e ghiaccio.
 
“Ma… non pensate che l’ansia di Nami  sia esagerata?” chiese innocentemente Rubber, l’unico che ancora non aveva capito che tra lei e Zoro c’era più che una semplice amicizia.
Perfino Sanji si era arreso alla dura realtà, dopo l’ennesima prova di quei momenti disperati.
“Uff… mi consolerò con Robin…” si disse sconsolato, ma già con gli occhi pieni di cuoricini.
 
“Ehm… conoscendo la nostra amica, non credete che quando l’avrà raggiunto, lo farà a pezzi?” chiese Robin con un fil di voce, sfoggiando tutta la sua pacata saggezza.
Uno sguardo reciproco di terrore, e tutti si lanciarono verso i compagni.
 
“Forse la vostra agitazione era inadeguata!” esclamò Usopp, vedendoli arrivare a gran velocità. Con il braccio teso e l’indice puntato, indicava contento tre metri più in là.
 
Una scena terribilmente dolce si prospettava dinnanzi ai loro occhi. Nami, finalmente tranquilla e serena, abbracciava Zoro, che rispondeva alla stretta con un’espressione stupita e tenera sul viso arrossato.
 
Poi, però, il sorriso svanì dai volti della ciurma in ammirazione.
 
Nami non sorrideva più, anzi prendeva a calci il compagno, ora irritato, urlandogli addosso:
“NON – FARLO – MAI – PIU’!!!”
 
“…”
“Ecco la vera Nami!” e scoppiarono tutti in una sonora risata. 
  
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