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Autore: emychan    07/01/2011    8 recensioni
Ambientato alla conclusione della puntata 2x03 in cui Morgana capisce di avere poteri magici e Merlin la aiuta a trovare i druidi.
Origliando la conversazione tra principe e servo, la figliastra del re organizza un piano per far ingelosire Arthur.
Ma è davvero innamorata del principe o lo sta solo prendendo in giro?
E perchè Merlin è così restio ad aiutarla?
Divisa in due parti!Sarà Merthur!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Morgana, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Seconda stagione
Capitoli:
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Questa doveva essere una one-shot, l'ho scritta tempo fa mentre cercavo ispirazione per la mia long-fic. Poi è finita in fondo a un cassetto con la promessa di essere pubblicata prima o poi, perciò eccola. Ovviamente rileggendola a distanza di tempo non mi piace più e chissà perchè è diventata lunghissima perciò l'ho divisa in due parti. Nei prossimi giorni pubblicherò anche la seconda.

E' stupida e scontata, ma divertente(credo) se vi va di leggerla!:P

Nota: Inizia subito dopo la puntata 2x03, la parte iniziale è il dialogo tra Arthur e Merlin.

Disclaimers: I personaggi sono della BBC e aventi diritto. Non ho scopi di lucro, solo sano divertimento ( e ovviamente molto tempo libero!:P)

La gelosia può conquistare un regno.


«Questa storia deve finire»
Merlin sobbalzò nel sentire la voce del principe, aveva appena salutato Morgana dopo una terribile giornata.
Aveva fatto di tutto per confortarla dopo il modo in cui era stata separata dai druidi, dal suo unico aiuto e sostegno per non impazzire. Si sentiva in colpa per averle mentito, per averle nascosto quanto in realtà fossero simili.
Per lo meno la ragazza gli aveva sorriso, un sorriso genuino anche se un po' stanco.
Forse le cose sarebbero andate a posto e Merlin sarebbe stato pronto ad ascoltarla e aiutarla, sempre.
In quel momento il principe era stato l'ultimo tra i suoi pensieri.
Lui e i suoi sguardi sospettosi o i commenti sulla sua 'simpatia verso Lady Morgana', ma apparentemente quelli non erano piú sufficienti, adesso si divertiva a seguirlo per i corridoi.
«Il re ti farebbe tagliare la testa se lo sapesse ed è inutile che neghi» con aria esasperata Arthur si avvicinò al suo servo guardandolo con rimprovero, per un attimo Merlin si sentì raggelare... stava parlando della sua magia? Aveva scoperto che era stato lui a cercare i druidi?
Impossibile... Arthur non avrebbe reagito in modo cosí tranquillo... o forse sì... forse aveva deciso di dargli la possibilità di spiegarsi prima di tagliargli la testa... o forse voleva farlo lui stesso, subito.
Il mago studiò il volto dell'altro alla ricerca di una risposta «Negare cosa?» pronunciò con voce lievemente tremante, cercando di apparire del tutto ignaro e innocente.
Arthur ghignò «Il tuo amore per Lady Morgana» rispose come se la cosa fosse ovvia per chiunque.
Perché ovviamente Arthur aveva raggiunto la conclusione piú assurda e il servo sorrise sollevato «Certo».
«Accetta un consiglio da un uomo che conosce bene le donne» continuò imperterrito il principe col suo solito tono di superiorità, Merlin si trattenne a stento dal continuare a ridere.
«Se esistesse glielo chiederei» non potè trattenersi dal ribattere e Arthur finse di non sentirlo, chiaramente era uno dei suoi tipici'sono un principe saggio perciò ascoltami'momenti, accadevano troppo spesso ultimamente... qualcuno avrebbe dovuto ricordare al principe che di saggio aveva ben poco...
«Dovresti puntare a ragazze che siano un po' piú... come dire... al tuo livello»
«Grazie» mormorò imbronciandosi. Per qualche motivo quel commento lo aveva colpito più del dovuto e lo aveva anche... ferito... un pochino... solo un briciolo. All'improvviso quella conversazione non lo divertiva affatto.
«Lei non può essere tua amica, figuriamoci altro» continuò il principe in tono arrogante, ignaro di come il suo servo si sentisse alle sue parole.
«Si lo so» mormorò ancora Merlin sperando solo che Arthur lo lasciasse in pace prima di distruggere completamente ogni forma di autostima che ancora possedeva.
Doveva essere per forza cosí diretto?
Quel discorso lo faceva sentire... inadeguato.
La cosa peggiore era che non sapeva perché quelle parole lo ferissero tanto, erano vere in fondo. Morgana era la figliastra del re cosí come Arthur era l'erede al trono.
Al contrario lui era solo un servo e i loro livelli erano diversi.
Però...
Significava anche che Arthur non poteva essere nemmeno suo amico?
Eppure aveva pensato che ormai fossero oltre una normale relazione tra servo e padrone, che fossero... di più. «Merlin, potresti venire un secondo con me?»
Nel sentire la nuova voce, entrambi si voltarono verso le scale dove Morgana sorrideva come se tutto fosse perfettamente normale, avvolta nel lungo vestito verde in cui l'aveva salutata solo pochi minuti prima.
La cosa strana era che pur parlando col mago, la ragazza fissava dritto verso Arthur e c'era qualcosa nei suoi occhi che a Merlin non piaceva affatto.
Neppure ad Arthur dovette piacere visto il modo in cui la stretta sulla sua spalla si fece quasi dolorosa.
«Sono certo che Gwen possa aiutarti per qualsiasi tua esigenza»
Morgana lo studiò, il suo sorriso ancora piú minaccioso di prima «Gwen è impegnata in altre faccende e comunque... questa è un'esigenza di cui solo Merlin può prendersi cura»
Detto servo, tra lo sguardo di fuoco della ragazza e la presa d'acciaio del principe, iniziava a temere di essere finito al centro di una disputa dal quale non sarebbe uscito vivo, quasi gli sembrò di sentire il re ordinare di dividerlo a metà e finirla con tutte quelle idiozie, il che a suo parere non era affatto una bella visione del futuro.
«E quale sarebbe questa importante esigenza?»
Riconosceva quel tono di Arthur. Era il tono che usava quando Merlin stava per essere colpito ripetutamente con una spada o una mazza ferrata sotto la pretesa di un allenamento.Un grado piú fredda del 'finirai alla gogna' e molto piú irritata dell'istintivo schiaffo sulla testa o vario oggetto che gli veniva generalmente lanciato contro.
Merlin cercò di pregare Morgana con lo sguardo di lasciar perdere, di salvarlo col suo silenzio da quella che sarebbe stata una terribile vendetta, ma a giudicare dal sorriso della lady, la sua vita sarebbe durata molto poco «Si tratta di un'esigenza piuttosto intima Arthur, non posso certo condividerla con te»
Il mago chiuse gli occhi inghiottendo rumorosamente, almeno Arthur non era armato, anche se questo non l'avrebbe salvato dall'essere strangolato sul posto.
Forse riscoprendo una coscienza, o forse solo perchè la sua prematura morte avrebbe interferito coi suoi piani, Morgana decise di accorrere in suo aiuto. Nel giro di pochi istanti, scese gli ultimi gradini delle scale e attraversò lo spazio che li divideva tirandolo via senza dargli neppure il tempo di scusarsi e lasciando Arthur con un'espressione talmente bizzarra stampata in faccia che, se non avesse avuto la certezza di dover pagare dolorosamente per averla causata, Merlin avrebbe riso di gusto.
Pochi minuti dopo si ritrovò nelle stanze della ragazza, fermo davanti alla porta chiusa, con una lady persa tra le risate sul letto gigantesco. «E' stato meraviglioso» continuava a ripetere lei asciugandosi gli angoli degli occhi con un fazzoletto bianco «Hai visto la sua faccia?»
Merlin non lo trovava affatto divertente.
Si era appena guadagnato almeno due giorni alla gogna grazie allo scherzetto di Morgana, gli avrebbero lanciato la frutta marcia... e fuori faceva freddo in quel periodo dell'anno.
No, non era affatto divertente.
E chiaramente Morgana si era già ripresa dai suoi problemi, non aveva alcun bisogno di lui. Probabilmente aveva origliato la conversazione e aveva deciso di irritare Arthur.
Lo faceva spesso, era una specie di passatempo per lei.
«Oh, non guardarmi in quel modo, vedrai che Arthur non ti farà niente» gli disse tranquillamente, ma il mago ne dubitava «E poi ho davvero un favore da chiederti» lo guardò improvvisamente seria.
«Un favore?» ripeté il ragazzo sentendosi improvvisamente molto piú interessato alla discussione.
Forse aveva altri problemi con la magia... forse aveva avuto un'altra visione... forse...
«Tu Merlin, mi aiuterai a smascherare i veri sentimenti di Arthur»
Forse aveva solo deciso di prendersi gioco di lui...
Magari tormentare Arthur per quasi quindici anni iniziava ad essere noioso.
«Come prego?»
Morgana sorrise, ma non era un'espressione dolce o gentile la sua.
Non era neppure bella in effetti.
Sembrava piuttosto minacciosa in realtà, spaventosa «Sei cosí ingenuo Merlin. Non ti sei accorto che Arthur è innamorato? Di qualcuno molto vicino a lui direi, di qualcuno in questa stessa stanza» concluse fissandolo come per studiarne la reazione.
Il mago si sentì come messo di fronte a qualche grande prova di cui non capiva l'essenza.
Era come se la ragazza gli avesse appena posto un importante quesito di cui lui non aveva capito nulla... qualcuno nella stanza?
C'erano solo loro due nella stanza... perciò...
Arthur era innamorato di Morgana?
Non gli era mai sembrato, ma il principe era strano, non ammetteva mai i suoi sentimenti per nessuno. Era sempre cosí orgoglioso.
Ma Morgana era una bella donna, si conoscevano da una vita.
Era possibile che provasse qualcosa per lei?
Stranamente il pensiero gli provocò una stretta allo stomaco decisamente poco piacevole...
«Capisco, ma io cosa...»
Morgana si alzò, il suo sorriso tanto predatorio da farlo rabbrividire, e andò verso di lui prendendogli una mano tra le proprie «Tu mio caro Merlin, sarai la mia arma di conquista. Con te Arthur capitolerà in un attimo»
Il mago sbatté le palpebre sentendosi piú confuso che mai.
«La gelosia può conquistare interi regni Merlin.»
Per un attimo il ragazzo la fissò senza comprendere.
Gelosia? Quando finalmente le sue parole iniziarono ad avere senso sperò di poter tornare a non capire nulla del discorso, ma ormai era troppo tardi.
L'unica cosa che riuscì a pensare fu... Sono fregato... e altre cose che era meglio non ripetere e che di certo non avrebbero convinto Morgana a scegliere qualcun altro di piú adatto al compito, come un cavaliere.
O qualcuno che non avrebbe rischiato la testa in quell'assurdo giochetto.

Quando poco dopo entrò esitante nelle stanze del principe, trovò quest'ultimo seduto al tavolo con in mano un calice di vino e in faccia l'espressione sdegnata di chi aveva appena subito un grosso torto.
«E allora?» gli chiese prima ancora che riuscisse a richiudersi la porta alle spalle «Cosa voleva di tanto urgente Morgana? Sei stato nella sua stanza per un'eternità» sputò con tono acido.
Merlin quasi sorrise, se non fosse stato per la situazione in cui si trovava lo avrebbe anche fatto.
Il punto era che il mago era un pessimo bugiardo.
Oh era bravo a nascondere le cose certo, ma inventare storie di sana pianta? Era assolutamente negato. Faceva schifo e Arthur non avrebbe creduto ad una sola parola.
E poi non era certo di volergli davvero dire la verità.
Insomma... era ovvio che a Morgana piacesse Arthur.
Aveva dei sentimenti per lui... o forse voleva solo giocargli uno dei suoi brutti scherzi.
Certo sarebbe stato troppo anche per lei. Per quanto a volte potesse essere vendicativa o aggressiva Morgana voleva bene ad Arthur.
Perciò forse lo amava davvero, ma si vergognava a dirlo apertamente.
Inoltre sembrava convinta che Arthur la ricambiasse, ma fosse troppo orgoglioso per ammetterlo.
Merlin si ritrovò a studiare il viso imbronciato del principe, cercando inconsciamente qualche segno che gli indicasse la verità.
Non gli aveva mai dato ad intendere di provare qualcosa di più che affetto fraterno per Morgana, ma in fondo si trattava di Arthur.
Lui non parlava mai dei suoi sentimenti, probabilmente temeva di mettere in dubbio la sua virilità nel farlo. Era pur sempre un cavaliere, non si ci poteva aspettare molto da lui.
Certo, a pensarci bene, quando l'aveva fermato in corridoio poco prima, gli era sembrato stranamente irritato.
Gli aveva praticamente ordinato di stare lontano da Lady Morgana.
Forse, in un modo tutto suo, era stato geloso.
«Merlin? Ti sei addormentato?»
Arthur posò il calice di metallo ormai vuoto sul tavolo e lo fissò alzando un sopracciglio dorato «Allora?» lo incalzò.
E Merlin, incapace di trovare una scusa valida, brontolò l'unica cosa che gli venne in mente «Non posso dirvelo, è un segreto»
Ovviamente fu la cosa più sbagliata da dire, perché il principe si raddrizzò sulla sedia e lo fissò in oltraggio, come se il mago lo avesse insultato «Merlin» pronunciò fin troppo lentamente «Ti ordino di dirmelo, adesso altrimenti...» lasciò in sospeso la minaccia, ma il servo non aveva alcun bisogno di sentirne la conclusione.
Gogna, prigione... ormai le aveva provate quasi tutte ed erano ugualmente scomode e dolorose, però...
Non voleva dirgli la verità.
Non voleva che Arthur sapesse dei sentimenti di Morgana.
Non gli andava di sapere se erano ricambiati o meno, preferiva... che tutto restasse così com'era.
E se gli passò per la mente di chiedersi il motivo di tanto improvviso egoismo, il mago lasciò perdere subito.
In fondo doveva difendersi dalla collera del principe, non aveva tempo per rispondersi a stupidi dubbi.
«Non posso, sapete com'è Morgana... credo che la gogna sarebbe preferibile» borbottò evitando accuratamente di guardarlo in viso.
Preferendo concentrarsi sulle dita del principe che si erano strette attorno al calice vuoto tanto da temere che lo spezzasse.
«Bene!» sbottò il principe saltando in piedi, le guance arrossate quanto la maglia che indossava «Tieniti il tuo piccolo segreto allora, ma sappi che di qualsiasi cosa si tratti Morgana sta solo giocando con te, nulla di piú» gli sibilò con un veleno che non faceva davvero parte del suo carattere e che lo lasciò piuttosto confuso.
Era un'altra manifestazione della sua gelosia?
Senza volerlo aveva davvero aiutato la lady col suo piano?
Ma più di tutto... come si permetteva di parlargli in quel modo? Come se Morgana non avesse alcun motivo di sentirsi attratta da lui, come se Merlin fosse del tutto inamabile o roba simile... si, forse non aveva molta esperienza, ma questo non significava certo che nessuno si sentisse attratto da lui o che fosse invisibile.
«Credo proprio che terrò il mio piccolo segreto allora... sire» gli sibilò di rimando nello stesso tono velenoso usato dal principe.
Arthur strinse la mascella in ovvia furia, ma non gli rispose, limitandosi a fissarlo fumante per tutta la sera con gli occhi ridotti a due fessure.
Per Merlin fu una delle sere peggiori a servizio del principe.

«Merlin»
Il mago aveva appena finito di piegare e depositare in una cesta tutti i panni puliti di Arthur. Li stava portando nelle sue stanze quando la voce familiare di Lady Morgana lo fece fermare lungo il corridoio.
Il punto era che non c'era proprio nessuno nelle vicinanze.
Forse era impazzito.
Scuotendo la testa Merlin ricominciò a camminare quando una mano spuntò da una delle alcove e lo trascinò lontano da occhi indiscreti.
Preso alla sprovvista, il mago lasciò cadere la cesta a terra con un gemito di sorpresa e si ritrovò con la schiena premuta contro una fredda colonna di marmo e il corpo di Lady Morgana un po' troppo vicino al suo.
«Buongiorno Merlin» cinguettò Morgana sorridendo e a vederla così da vicino il mago non potè fare a meno di pensare a quanto fosse bella. Coi riccioli sciolti lungo le spalle e il vestito viola coperto da una stola di pelliccia grigia «Com'è andata ieri? Come ha reagito Arthur?» gli sussurrò ridendo e per un attimo Merlin sentì l'impulso di mentirle.
Di dirle che non era accaduto nulla, che il principe si era comportato normalmente e che ovviamente non gli importava nulla di loro due, ma Morgana stava attraversando un periodo difficile e forse stare col principe l'avrebbe aiutata a superarlo.
Forse il suo compito era proprio assicurarsi che quei due finissero insieme.
E in fondo, che motivo aveva di mettersi tra di loro?
«Era arrabbiato... un po'» mormorò «Voleva sapere di cosa avevamo parlato»
«E tu cosa gli hai detto?» chiese lei aggiustandogli il fazzoletto rosso che teneva legato al collo.
Merlin scosse la testa «N-Niente» balbettò sentendosi stranamente accaldato.
La ragazza sorrise soddisfatta «Splendido, immagino che fosse furioso» mormorò più a se stessa che a lui, posandogli le mani sulle spalle in modo decisamente troppo intimo per i gusti del servo.
Se qualcuno li avesse visti ora...
Deglutì cercando di non pensare alle conseguenze.
«Era abbastanza... contrariato» replicò incerto, contrariato... sul punto di ucciderlo si sarebbe avvicinato di più alla verità, pensò il mago ricordando l'espressione furibonda di Arthur.
Morgana continuò a gongolare ignara dello sconforto che questo provocava nel suo involontario complice «Perfetto. Ci vorrà anche meno del previsto per farlo capitolare. Arthur ha una mente così semplice»
Merlin annuì riluttante.
Non era certo di voler vedere Arthur capitolare.
E in fondo, lui e Morgana non erano adatti a stare insieme. Litigavano in continuazione, non riuscivano a stare nella stessa stanza senza irritarsi a vicenda, sarebbero stati un disastro per l'intera corte.
Per l'intero regno!
«Merlin! Dove diavolo si è cacciato adesso quell'idiota!» la voce del principe comparve lungo il corridoio.
Per istinto Merlin fece per rispondergli, ma le braccia di Morgana si strinsero intorno alle sue spalle impedendogli di fatto ogni movimento «Piano b Merlin. Cerca di reggermi il gioco, okay?» gli sussurrò all'orecchio e un secondo dopo un paio di soffici labbra si chiusero sulle sue.
Non fu un bacio vero, di quelli passionali o profondi, solo labbra contro labbra, nulla di più, ma Merlin si sentì avvampare comunque. Incapace di fare qualsiasi cosa a parte trattenere il fiato e chiudere gli occhi sperando di non finire morto grazie alla brillante idea della ragazza.
«Morgana!» gridò la voce affrontata del principe «Che diavolo pensi di fare?»
In tutta risposta la lady si allontanò da lui con tranquillità, senza togliergli le braccia dal collo, e sorrise verso Arthur come se fosse normale venire scoperta in un angolo del corridoio intenta a molestare un servo «Hai bisogno che te lo spieghi, Arthur?» gli chiese con voce eccessivamente melliflua.
Il principe boccheggiò incredulo, il volto talmente paonazzo che per un attimo il mago temette per la sua salute, ma quando i suoi occhi incrociarono quelli di Arthur, il mago fece cadere lo sguardo verso il basso... dritto sul vistoso décolleté di Morgana.
Sentendosi avvampare, rialzò subito gli occhi, pregando in cuor suo che Arthur non si fosse accorto di nulla, ma nello spazio ristretto che aveva a disposizione non c'era molto che potesse fissare, così si accontentò di guardare la colonna di marmo bianco alle spalle della ragazza e pregare che la sua testa non venisse tagliata lì dove si trovava.
«So benissimo cosa stai facendo, quello che intendevo dire era se sei impazzita!»
E forse la ragazza avvertì il disagio di Merlin e decise finalmente di avere pietà di lui, o forse stava solo continuando a recitare la sua parte, ma per fortuna, gli tolse le braccia da intorno al collo e si allontanò di un passo. Questo la portò a frapporsi tra lui e Arthur come se volesse difenderlo dalla collera del principe e Merlin non dubitava che il gesto fosse stato non solo notato, ma anche poco apprezzato dall'altro.
«Francamente non capisco quale sia il tuo problema»
«Non lo capisci? Cosa sarebbe successo se ti avesse vista una delle guardie o meglio ancora mio padre?»
«E' una fortuna che non sia accaduto, non credi?» replicò lei con aria irritata, come se il principe non avesse alcun diritto di dirle cosa fare o di interromperla sul più bello.
«Morgana»
«Hai ragione... dovrei stare più attenta all'incolumità di Merlin» sospirò lei interrompendolo «Ma era così dolce e carino che non ho potuto resistere» completò incurante del boccheggiare inutile di Arthur. Parlando si era perfino voltata per ammiccare verso Merlin e il mago dovette ammetterlo... Morgana recitava alla perfezione.
Se non avesse saputo la verità, perfino lui avrebbe creduto che provasse qualcosa....
«Tu» sibilò il principe all'indirizzo del suo servo «Raccogli i miei vestiti, vai nelle mie stanze e restaci»
Merlin avrebbe voluto ribattere, ma c'era una nota talmente minacciosa nel tono dell'altro che decise di restarsene in silenzio.
Presto avrebbe sentito sulla sua stessa pelle la collera di Arthur, era meglio non contraddirlo.
Così si mise a raccogliere i vestiti caduti in fretta e furia.
«Tu invece mi spiegherai per bene cosa diavolo ti passa per la testa» ordinò invece a Morgana afferrandola da un braccio per trattenerla quando fece per andarsene.
Il mago si fermò indeciso sul da farsi. Doveva davvero lasciarli soli?
Arthur non avrebbe mai ferito la ragazza, ma quando era così furioso anche la sua lingua diventava affilata come una spada.
«Muoviti Merlin»
All'ennesima occhiata velenosa del principe, il mago guardò indeciso verso la lady, ma quest'ultima annuì tranquillamente facendogli cenno di andarsene.
Il principe ringhiò sottovoce, ovviamente aveva visto lo scambio. Un'altra cosa per cui avrebbe pagato di lì a poco.
A quel punto potè solo allontanarsi anche se a malincuore.
In cuor suo si sapeva che non era tutta preoccupazione per l'incolumità della figliastra del re ciò che provava.
In realtà era preoccupato per ciò che sarebbe accaduto tra quei due, ma per motivi del tutto differenti.
E se Morgana si fosse dichiarata?
E se Arthur avesse corrisposto i suoi sentimenti?
Perchè il solo pensiero gli causava un nodo alla bocca dello stomaco?

Tbc....


   
 
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