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Autore: Lovina_Vargas    08/01/2011    5 recensioni
Romano trova una lettera indirizzata a Spagna da parte di Belgio e decide di leggerla.
Da questa lettera parte un attrito tra loro due che vedrà una fine inaspettata...
[Antonio/Lovino]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La Lettera: Non tutto il male vien per nuocere -Aspetta Romano!- Spagna lo stava rincorrendo per tutta casa cercando in tutti i modi di fermare l'italiano che quando voleva sapeva essere molto agile e scattante.

-Vaffanculo stronzo!- Gli ringhiò di rimando affrettando ancora di più il passo tentando di sfuggire all'altro anche se era certo che entro un breve lasso di tempo l'avrebbe raggiunto come niente fosse.

-Ascoltami per una volta maledizione!- Gli urlò contro, con un tono di voce che per le orecchie esperte di Romano sembrava quasi disperato. Ma non voleva che lo raggiungesse, era troppo frustrato ed arrabbiato con lui, e soprattutto non voleva che gli vedesse quelle calde ed amare lacrime che gli stavano scorrendo su quelle guance che sentiva andare a fuoco.

-No! Non voglio più sentire anche solo una parola pronunciata da te bastardo!- Finalmente arrivò alla sua camera e li vi si chiuse lasciando fuori Spagna, che batteva incessantemente sulla porta pretendendo che fosse aperta.
-L'ho vista, l'ho vista cazzo quella lettera! E non venirmi a dire che non ne sapevi niente!- Urlò contro la porta chiusa abbracciando un cuscino e rannicchiandosi sul letto, cercando di controllare la sua voce, cercando di renderla il più possibile seria ed austera, ma i continui singhiozzi avrebbero fatto capire a chiunque il suo reale stato d'animo.

-Invece è davvero così! Non so' perché Belgio abbia voluto mandarmi quella lettera... Io non ne sapevo nulla!-

-È una bugia!!- Urlò più forte Romano stringendo il cuscino con le sue gracili e lievemente abbronzate braccia.
-È tutto scritto lì,  è tutto scritto nero su bianco! Potevi almeno dirmelo che vi amavate!- Nasconde il volto tra le pieghe del cuscino, sembrava quasi che saltasse, tanto forti erano i fremiti che lo percorrevano.

-...Hai ragione, scusa...- Disse Spagna smettendo di battere i pugni contro la porta.

A quelle parole l'italiano non ci vide più e con un moto di dolore misto furia si alzò ed corse fino alla porta, spalancandola, volendo prendere a pugni quel maledetto, ma invece trovò solo le braccia di Antonio che lo presero e lo strinsero al petto con forza e decisione, lasciando l'italiano interdetto.

-Hai ragione, scusa- Ripeté -Avrei dovuto dirtelo subito, appena ti ho visto con quella lettera in mano. Anche se Belgio ha chiaramente scritto che mi ama e che spera possa accettare i suoi sentimenti, io non posso farlo. Io Belgio la vedo come una cara amica, un'amica ma niente di più. Avevo intenzione proprio oggi di scriverle una risposta, ma poi tu hai fatto quella schienata- Rise appena, compiaciuto del fatto che il ragazzo tra le sue braccia era troppo attonito per tentare di scappare dalla sua presa- E poi...la persona che porto nel cuore è un'altra...per me molto più importante di qualsiasi altra cosa...

-E...e chi è?- domandò l'italiano non sapendo come interpretare la sua frase. Se non era Belgio, era di sicuro Francia o Prussia o...

Spagna rise leggermente- Che domande sciocchino..- Gli prese il mento e gli alzò lentamente il visino, avvicinandosi- Sei tu..- Mormorò prima di posare le proprie labbra su quelle lievemente dischiuse dallo stupore di Lovino, lasciandoci un lieve bacio a stampo, non volendo insistere troppo.

Romano dal canto suo rimase completamente spiazzato dal gesto e soprattutto dalle parole dell'altro; si aspettava di tutto, una scenata clamorosa dove poi gli confidava i sentimenti che provava per Belgio o addirittura un litigio dove alla fine Lovino sarebbe stato costretto a ritornarsene dal fratello, di tutto davvero, ma non quello. Rimase paralizzato a guardarlo con occhi sgranati anche dopo che Antonio si era staccato dalle proprie labbra, smosso poi soltanto dal cambio della sua espressione, dapprima sorridente e sicura, poi via via sempre più imbarazzata ed impacciata, quasi dolorante.

-Uhm....mi sembra di capire che...dalla tua reazione tu non provi lo stesso per me eh..- Rise nervosamente lasciando lentamente andare Romano, staccando i propri occhi da quelli ambrati e nocciola dell'italiano e fece per andarsene quando sentì che gli aveva stretto con forza la camicia alla quale era ancora rannicchiato, cercando la sua attenzione.

-Bastardo...-Mormorò non appena vide di nuovo il viso di Spagna girato verso di lui- Io....n-non ho ancora detto niente...- E detto questo prese una buona dose di coraggio e slancio e fece combaciare di nuovo le proprie labbra con quelle di Antonio, che sta volta rimase stupito almeno quanto Romano prima. Lovino si sentiva andare quasi a fuoco e ormai il suo cuore era come guasto, pompando il sangue sempre più velocemente e senza freni. come volasse.

Antonio dopo un attimo di stupore, sorrise contro le sue labbra, socchiudendo gli occhi e facendo poggiare lentamente l'italiano contro il muro, intenzionato a non lasciarlo andare tanto facilmente e sentendo che l'altro reagiva bene agli stimoli che mandava, decise di osare, facendo lentamente penetrare la propria lingua tra le sue morbide labbra andando a cercare la sua gemella con cui dopo iniziò a giocare, non badando ai deboli mugoli di protesta dell'altro sempre più flebili, destinati a sparire del tutto. Poi dopo un lasso di tempo che poteva tranquillamente essere pochi secondi quanto dieci minuti, si staccò a malincuore e riprese a guardare il suo querido.
-Era per caso un sì questo?- Gli chiese ridendo.

-Mpf, può darsi..-Rise anche l'italiano, sgattaiolando dalle braccia dell'altro cercando di darsi un tono.
-Comunque potevi dirmelo subito che non era vero!- Gli disse riprendendo il discorso di prima.

-Eheh, se non fossi scappato, l'avrei fatto mi amor~ - Gli rispose riprendendo a sorridere come al solito.

-Adesso non cominciare a chiamarmi così brutto pezzente! E comunque non ti ho ancora perdonato, quindi vedi di darti da fare...-Incrociò le braccia al petto e in men che non si dica Antonio lo prese in braccio a mo' di principessa e si diresse a passo veloce verso la sua camera da letto.

-Ogni tuo desiderio è per me un ordine!- Gli sussurrò tutto sorridente, beandosi della sua espressione scioccata e imbarazzata.

-N-no! Aspetta brutto scemo, io non intendevo quest- -Si chiuse la porta alle loro spalle e per un'oretta buona in quella enorme villa non si sentì altro che piccoli ed inconfondibili rumori provenire da quella stanza.

Fine~

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Ah~ Finalmente finita! *Si passa una mano sulla fronte*

Spero vi sia piaciuta e prego per qualche anima pia che lasci anche un piccola recensioncina

Grazie mille per aver letto questa sottospecie di orribile fanfiction scritta alle 2 di notte 8D

Alla prossima, un bacio~ <3
  
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