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Autore: Alya93    08/01/2011    2 recensioni
Alice e Jasper, descritta come la coppia perfetta, innamoratissimi l'uno dell'altra. Ma questo amore, implica anche che si devono dire ogni cosa? O anche loro hanno qualche segreto che non hanno mai rivelato alla loro metà?
Spero di avervi incuriosito almeno un pochino, non sono brava con le introduzioni!
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il sonno dei vampiri

IL SONNO DEI VAMPIRI

 

I vampiri non dormono! Quante volte ci ritroviamo a ripeterlo, durante la nostra non-vita? Questa frase può essere preceduta da due episodi: un umano che scopre la nostra vera natura e che vuole vedere la bara in cui ci rintaniamo per sfuggire ai raggi del sole, oppure la visione di film horror i cui protagonisti sono vampiri totalmente sbagliati. Le croci che ci fanno del male!? Ma come possono venire certe idee? E poi, siamo seri: a quale essere piacerebbe riposare in una cassa da morto? Non è più comoda una camera senza finestre in modo da non fare entrare i raggi del sole? (questo, ovviamente, ammettendo che essi ci facciano del male, informazione totalmente falsa).

Queste credenze però, lo devo ammettere, sono di grande aiuto: rende più difficile essere scoperti, essendo completamente erronee. Per questo motivo dovrei essere loro molto grato, come dovrei ringraziare gli umani che le hanno ideate (anche se a volte sospetto che siano stati gli stessi vampiri a dare inizio a quelle superstizioni, magari proprio i Volturi per rendere più facile il proprio compito) e infatti è così, almeno per quanto riguarda la maggior parte delle caratteristiche che noi vampiri “dovremmo avere”; quella del sonno, però, proprio non riesco ad accettarla. Edward ride sempre quando sente i miei pensieri su questo argomento, non riesce a capire perché mi importi così tanto, e io di certo non ho intenzione di spiegarglielo; gli voglio bene, ma alcune cose non gliele dirò mai, sono segreti che custodisco gelosamente dentro di me. In ogni caso, non sono sicuro che capirebbe nemmeno se decidessi, in preda a un momento di pazzia, di spiegargli tutto. Qualche volta ho anche pensato di farlo, di spiegare il perché di questa mia ossessione per il sonno dei vampiri, ma ho sempre rinunciato: come potrei spiegare quello che provo e che ho provato? Impossibile. Soprattutto per me, che non sono molto bravo a esporre a parole quello che sento; anzi, questo non è totalmente vero, è solo una scusa che continuo a ripetere; io sono perfettamente in grado di descriverle, il problema è che non voglio farlo, non voglio far sapere agli altri tutto quello che provo. Pensandoci è ironico: io, l’empatico della famiglia, che vive immerso nelle emozioni di tutti, non riesco a parlarne. Solo con Alice questa mia incapacità diminuisce un po’, anche se preferisco sempre dimostrarle ciò che provo mostrandoglielo, sicuro che lei mi capirà in ogni caso. Ma neanche a lei l’ho mai detto, pur sapendo perfettamente che, come tutti gli altri, è perplessa e curiosa a causa di questa mia fissazione. È l’unica cosa che tengo per me, che non le voglio spiegare; le ho parlato di ogni cosa, di ciò che mi ha spinto a diventare un soldato, di quello che provavo quando combattevo con Maria. Dopo le sue insistenze, con una certa riluttanza, le ho anche spiegato come mi sentivo mentre vagavo prima di incontrarla e le ho confessato la speranza che mi ha donato, godendo della felicità e del compiacimento che provava mentre mi ascoltava.
Non capisco nemmeno io perché continuo a tacere, non c’è un motivo razionarlo per farlo, eppure non riesco a smettere. La verità è che ogni volta che sento quella sciocca opinione popolare, mi ricordo che io un tempo potevo dormire, ma soprattutto che potevo sognare. È la cosa più naturale del mondo, che fanno tutti da sempre; osservando i bambini che, mentre dormono, sorridono inspiegabilmente, si capisce che succede anche a loro. A me sognare piaceva particolarmente, ricordo che passavo ore a cercare di ricordare i sogni fatti durante la notte e, quando finalmente ci riuscivo, ne ripercorrevo ogni passaggio, stupito che una storia prodotta dalla mia mente potesse farmi provare emozioni così reali. Inspiegabilmente apprezzavo anche gli incubi: nonostante la paura provata durante la notte, mi piaceva ricordarli e li attendevo con ansia. Il motivo? Con qualche piccola modifica, erano perfetti da utilizzare nelle gare con gli amici a chi raccontava la storia più paurosa!
I sogni felici, invece, avevano tutt’altro scopo: mi aiutavano a essere sereno in quegli anni così difficili, con la guerra che in qualche modo riusciva a colpire tutti.
Ora la mia “vita” è totalmente diversa: non ci sono più le difficoltà di un tempo, sono felice quasi in ogni momento, grazie alla presenza del mio folletto, e non ho più nessuno con cui fare stupide gare cercando di terrorizzarlo (anche se forse Emmett non sarebbe contrario a questa idea!).
Eppure sognare mi manca: mi manca la sensazione impareggiabile di svegliarsi la domenica e, consapevoli di non avere niente da fare, rimanere a letto a rilassarsi, provando ancora le sensazioni positive regalateci dai sogni; mi manca l’imbarazzo di ricordarsi improvvisamente di aver sognato la persona con cui si sta parlando e per cui si ha una cotta enorme. Anche le semplici azioni di addormentarsi e svegliarsi con la persona amata mi mancano, pur non avendole mai provate, avendo incontrato l’amore della mia vita quando ormai ero un vampiro. Alice … ho sempre desiderato svegliarmi con lei, augurarle buon giorno, ma non potrò mai farlo per la nostra natura. Nonostante tutto, però, non riesco ad odiare la mia condizione, come invece facevo prima di incontrarla: abbiamo molti vantaggi, rispetto a tutti gli umani e quello di cui sono più grato è che posso vivere insieme a lei per l’eternità e forse questo è il vero sogno. Non è nemmeno un ipotesi così stupida: se potessi sognare, sicuramente sognerei lei.
- Mmm … buongiorno amore! –
- Buongiorno anche a te! –
- A cosa pensi? –
Per un attimo l’idea di dirle tutto mi attraversa la mente, ma poi rinuncio: non ci riesco proprio. Lei lo sa e, per fortuna, lo accetta, senza insistere troppo, consapevole che di qualsiasi cosa io abbia bisogno, mi rivolgerò sempre e comunque a lei, e che, se i miei pensieri fossero un problema, gliene avrei già parlato.
Sospetto, comunque, che abbia intuito qualcosa a causa di una mia richiesta, che lei ha subito accontentato e che ci ha portato a questo momento. Dopo aver passato la notte a parlare e ad amarci, verso il mattino ci siamo abbracciati e siamo rimasti in silenzio ad attendere il sorgere del sole, con gli occhi chiusi e fingendo di dormire.
- Sto pensando che sei bellissima “appena sveglia” –
La vedo sorridere, in parte per il complimento e in parte per la nostra recita, che credo piaccia anche a lei. Forse dovremmo ripeterla: nonostante la consapevolezza che stiamo scherzando, sembra quasi reale.
- Questo perché il sonno permette di riposare! –
- E tu indubbiamente sei riposata, segno che con me accanto puoi dormire tranquilla! –
- Ora che ho tutte queste energie grazie al sonno, però, è il momento di utilizzarle! –
Accompagna queste parole con un sorriso malizioso, con il quale rende esplicita la sua idea per “utilizzare le sue energie”, e si avvicina lentamente, facendomi rabbrividire.
- Ma certo, signorina! Non potrei mai deluderla! Faccia pure come ritiene giusto, io sono a sua disposizione –
Adora quando mi comporto così, dice che le ricorda il nostro primo incontro, il suo divertimento nel constatare che ero un vero gentiluomo del Sud, e il sollievo provato vedendomi.
Per tutto il tempo non ha smesso di avvicinarsi e ora, con mia somma gioia, il suo corpo combacia con il mio e le sue labbra sono così vicine alle mie da sfiorarsi.
- Allora veda di darsi da fare, signor Hale! –
Appena terminata la frase, senza nemmeno attendere una mia eventuale risposta, inizia a baciarmi e io, felice, faccio lo stesso, consapevole che la mia richiesta di svegliarci insieme, ci porterà ad amarci di nuovo.

Angolo autrice:

Ciao!!!!!! =) Grazie per aver letto tutta la ff, anche se non so esattamente come mi sia venuto in mente di pubblicarla! L'ispirazioine mi è venuta mentre studiavo, quindi prendetevela con letteratura inglese per questo prodotto della mia mente!
Ancora una volta ho cercato di descrivere alcuni pensieri di Jasper (che questa volta è meno depresso che nell'ultima shot XD) spero di esserci riuscita! =) Fatemi sapere cosa ne pensate!!! =)
Ora scappo, sono di fretta! (ripensandoci avrei potuto pubblicarla dopo, invece che ora che ho anche altro da fare!)
Baci Alya
   
 
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