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Autore: Dingo 92    08/01/2011    0 recensioni
Come la mia precedente storia il personaggio sarà orientale.E come la mia precedente storia parlerò di un ragazzo che ha appreso il kung-fu ,con una strana particolarità che scoprirà alla fine.Non sarà una di quelle storie in cui si parla soltanto di combattimenti...magari qualche volta ci saranno...questo spetta a me deciderlo...perchè quello che scrivo potrebbe subire variazioni...Credo che rispetto alla prima storia risulti migliore...non lo so...Parlerò anche di religione e magari della solita storiella d'amore...Non so più cosa dire...Buona lettura!
p.s.
Non so scrivere le presentazioni(recensioni)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                Occhi di sangue e
                                 ali d'angelo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un pugno percorse il petto di Eko.
Gocce di sangue bagnarono il pavimento nero e tutto si fece buio.L'oscurità si era impossessata di tutto e la vista si era offuscata.
Altri mille pugni colpirono il candido petto del ragazzo e altre mille gocce caddero.
Le gambe si piegarono sotto i colpi e le ginocchia toccarono la fredda superficie.
Tastò con le dita la macchia scura e la mano si accese di rosso vivo.
Il ragazzo gridò.
 
-Ti prego,farò tutto ciò che vuoi,ma basta!!FERMATI!!-
 
Le sue parole non servirono a niente.
I colpi continuavano e nemmeno un istante di pace.
Il dolore non si placava.
Tentava di fermare l'aggressore ma i suoi pugni fendevano solo l'oscurità,non toccavano nulla.
Continuavano più forti che mai,ma stavolta si espandevano per tutto il corpo.
Una pozza di sangue lo circondava ormai e il dolore era così insopportabile che il ragazzo non lo sentiva più.
Fino a quando non colpì la mano sinistra.
 
L'urlo si propagò per tutto lo spazio e le sue orecchie si assordarono.
Gli occhi si tinsero di rosso come il petto sanguinante.
Un ghigno malefico comparve sulle labbra.
Eko si erse in piedi,in tutta la sua potenza.
Le gambe non provavano più dolore,neanche il petto,tutto il dolore si era tramutato in rabbia,una rabbia incontrollabile che lo avvolse.
La sinistra pulsava forte,come se dentro di lei ci fosse un'altra vita,pronta ad uscire e a liberarsi del suo guscio di pelle.
Un altro pugno arrivò ma venne parato.
Il frastuono riecheggiò come l'urlo che pochi attimi fa aveva emesso il ragazzo.
La mano pulsante al tocco del pugno del nemico iniziò a bruciare.Piccole fiammelle si ergevano e iniziavano a risalire piano per il braccio.
Una smorfia di dolore si dipinse sul volto di Eko.
Non capiva cosa gli stava succedendo ma era guidato da una voglia irrefrenabile.
Dentro di se sentiva il cuore ardere come le fiamme che lo bruciavano e sapeva che poteva far fuori il nemico anche con un solo schiaffo.Ma le fiamme lo frenavano,gli dicevano che non l'avrebbe fatto.
Arrivarono al volto,salirono su,sopra la testa e iniziarono a tramutarsi in capelli.Il nero si tinse di rosso.Dei capelli rossastri iniziarono a crescere e ad allungarsi finche non raggiunsero la lunghezza dell'intera schiena.
Invece la pelle era bruciata,da qualche parte carbonizzata e ormai i muscoli erano ben visibili sotto quella.
Molta di quella del volto era scomparsa e da qualche parte le ossa facevano capolino.Non aveva più le palpebre e nemmeno le labbra ma gli occhi tinti di sangue e il ghigno erano rimasti.
Tutta la testa e la parte sinistra del tronco erano colore dell'inferno.
 
-Tu non ti sei voluto fermare,adesso io non mi fermerò con te,ti farò gridare dal dolore !!-
 
Alte fiamme comparirono alle spalle di Eko e quando allargò le braccia esse seguirono il movimento.
 
-Ormai le fiamme sono sotto il mio volere,fatti avanti,mostro!-
 
I colpi arrivarono e ad ogni parata il frastuono.
 
Poi più niente.
Avanzò lentamente in cerca dell'avversario ma tutto quello che trovò lì fu solo uno specchio.
Si chiese se non l'aveva notato o era comparso da solo all'improvviso.
La sua immagine riflettè debolmente.
Non era mangiato dalle fiamme,era solo lui.
I capelli erano neri,la pelle bianca,un guanto beige alla sinistra,con disegnata una rondine.
La rondine,lo stemma della famiglia Mitoshi,piccola e azzurrina.
I pantaloni da kung-fu neri,un tempo di suo padre,ormai scoloriti.
E le sue scarpe rosse.Le Fei yue.
Il suo segno di riconoscimento.
Anch'esse di suo padre,ma le aveva fatte restringere un po.
Mancava soltanto il sopra della tuta.
Sul suo petto,però,c'era qualcosa che non aveva.
Una specie di tatuaggio rosso,a forma di animale cornuto,non capiva cosa fosse.
Per curiosità toccò la testa e li si accorse del significato.Anche lui aveva delle corna,simili a quelle delle capre.
Ad un tratto il ragazzo nello specchio parlo:
-Eko,che fai ? Non pensavo io fossi un mostro.
Io sono un ragazzo.-
L'immagine dell'Eko normale sparì,sostituita da quella dell'Eko di fiamme.
Emise uno sbuffo di disgusto.
Si guardò in quell'aspetto.
Era orribile,tutta la sua bellezza era scomparsa,era stata sostituita dalla rabbia.
Ma ancora quella parte destra del corpo era sana,ancora candida.Tirò un pugno alla sua immagine riflessa e quella si ruppè in migliaia di frammenti.
Caddero a terra con uno ticchetio ripetuto.
Iniziò a piangere,e dai suoi occhi sgorgarono lacrime amare.
Le sue mani iniziarono a bagnarsi.
Lentamente la pelle iniziò a rigenerarsi,Il bianco vinceva contro il rosso.
La  rabbia spariva,sostituita dalla tristezza.
I capelli iniziarono a ridipingersi di un nero corvino e le lunghe corna si ritiravano.
Tutto il corpo si risanò delle fiamme,ma ancora persistevano alle sue spalle.
 
-Non hai ancora capito,noi ti serviamo,non fai nulla senza di noi,sei debole...-
 
Con la voce che gli rimaneva rispose:
-Tacete,voi potete darmi tutto il potere che voglio ma la malvagità non è la via che seguirò!-
 
-SCIOCCO! Tu rifiuti ciò che potrebbe renderti felice per tutta la tua misera vita,cosa succede a seguire la via della bontà?
Alla fine sarai superato da chi si è affidato a me!
AHAHAHAH!!!AHAHAH!!!-
 
-Te lo dico affinchè tu possa capire,NON MI SERVI,VATTENE!-
 
-Va bene,me ne andrò,ma sappi che ritornerò,nel frattempo gustati tutto ciò che ti rimane.ADDIO!-
 
Eko cadde per terra.
La fiamma l'aveva abbandonato e non aveva più le forze.
Stava combattendo contro un nemico che si era impossessato di lui.Per questo era più forte.Perchè quel guerriero era frutto della sua immaginazione.
Non riusciva ad alzarsi.
Guardò la mano.Il guanto era al suo posto.
-Se solo mio padre fosse qui...
Ti prego Signore,aiutami!-
Il simbolo della sua famiglia risplendette di luce azzurra.
Dall'alto stava scendendo una rondine azzurra,tale e quale a quella del guanto.
Sì posò accanto a lui e spiegò le ali.
Eko tese gentilmente la mano per toccarla,preoccupandosi di non spaventarla.
Lei porse la testa e fu accarezzata.
Piano piano quello che prima era uno spazio nero e buio si tinse di azzurro.
Centinaia,forse migliaia di rondini scendevano dall'alto,planando e sbattendo le ali.
Andavano verso il ragazzo e lo avolgevano.
Sentì la forza,ma stavolta non era causata dalla rabbia,era qualcosa di meglio.
Un potere mistico,qualcosa di divino.
Si alzò in piedi.Non facevano fracasso,non avevano versi assordanti,sembravano un coro di angeli.
Alcune poi si posarono sulle spalle,altre sulla testa.
Invece altre stavano tendando di alzarlo in volo.Prima ebbe paura,pensava che degli uccellini non potevano reggere il suo peso,ma poi si rassicuro,doveva avere fiducia in loro.
Fu sollevato fintanto che non vide più il pavimento nero.
-Grazie.-
Poi però si accorse che non c'era più nessuna rondine.
Cadde giù vorticosamente.
-NOOOO!!!Anche voi mi avete abbandonato,perchè?-
Ma iniziò a rallentare.
Le rondini non l'avevano abbandonato.
Forse non riuscivano più a tenerlo oppure chissà,volevano fargli provare il brivido della caduta.
Poi si girò e vide che le rondini non c'erano più veramente.
Al loro posto delle enormi ali azzurre spuntavano dalla sua schiena e lo sorreggevano.
Un aura anch'essa azzurra era intorno al suo corpo.
Pure i capelli,e gli occhi lo erano.
Le rondini,così come le fiamme,lo avevano trasformato.Aveva un aspetto forte e magnifico.
Continuò quello che le rondini avevano portato quasi al termine,la risalita verso il cielo.Attraversò delle nuvole nere e grigie e si ritrovò in un infinito spazio di luce.I suoi occhi si accecarono ma poi li riaprì.Continuava a sbattere le ali.
 
-Dove sono ?-
 
-Non sei sulla Terra.-
 
Una voce riecheggiò.
 
-Ti prego,dimmi dove sono !-
 
-Un giorno,forse,lo scoprirai !
 
-Allora perchè sono qui ?-
 
-Hai fatto qualcosa di brutto,ma poi ti sei pentito e hai rinuciato a tutto,pur di seguire le orme di tuo padre.-
 
-Come fai a conoscerlo ?-
 
Un attimo di silenzio.
 
-Io,ecco.lo so!-
 
-Chi sei ? -
 
-Prima mi chiami e poi non mi riconosci ?-
 
-Tu sei...Dio ?? -
 
-Puo darsi...-
 
Rise.
 
-Mi congratulò con te,anche se spesso hai dubitato della mia presenza,Eko.-
 
-Ma è la realtà,adesso ?-
 
-Sei in un sogno,Io utilizzo spesso i sogni per comunicare con voi...-
 
-Voi chi ?-
 
-Voi tutti !-
 
 
-Io credo in te,ma gli altri pensano io sia pazzo,loro non seguono la tua religione !-
 
-Io sono sempre lo stesso,anche se mi fate la briga di chiamarmi con nomi diversi !-
 
-Davvero,ma allora cosa volevi comunicarmi ?-
 
-Bhe,questo dovrai scoprirlo da solo,adesso devi andare ma ricordati,Io sono ovunque,non dubitare mai di Me!-
 
Le ali scomparvero,l'aura scomparve,ed Eko cadde giù.
Un brivido lo percorse per tutta la schiena,fino a quando non attraversò le nuvole.
Tutto si fece nuovamente buio.
  
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