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Autore: su_dama    09/01/2011    1 recensioni
Tra l’erica e la gissofila. You’re not sittin’ by the phone no more.
[Flashfic della serie: “Keep Calm & Carry On”]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rabi/Lavi, Yu Kanda
Note: AU, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Keep Calm & Carry On'
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Nuova fic della serie “Keep Calm & Carry On”! Per non confondervi e seguire meglio il tutto, la storia che precede questa è Just Want Your, mentre la prima storia dal punto di vista cronologico è Wanna Be My Lover?, dove a piè di pagina potrete trovare anche maggiori informazioni che vi invito a leggere.
Qui trovate tutta la serie.





Lavi gironzola tra le canzoni della sua playlist. Vede Kanda nel prato che lo guarda, nel bel mezzo del suo pranzo a base di insalata di cetrioli (che a sentire lui è molto salutare, soprattutto con gli spaghetti, gli spaghetti di soba).

Questo posto è un po’ la loro fortezza. Dovrebbero avere di meglio da fare, come per esempio vagare senza meta per la città per un’oretta prima di correre dalle loro lezioni tanto, troppo importanti per la preparazione all’Advanced Placement.

Lavi pensa che stare qui, tra l’erica e la gissofila, insieme a lui, le scarpe che si toccano appena e quanto basta – è questo, che desidera con tutte le sue forze.

Con la playlist, approda a Emiliana Torrini. La voce della donna gli solletica i timpani e non può non sorridere. Hmm per Fireheads.

Kanda si lascia scappare un suono che lo solletica ancora più in fretta. Vede la parola che gli salta fuori dalla bocca. Si toglie l’auricolare e dice, “Che c’è.”

Lui si asciuga la bocca con un fazzoletto; fa cozzare il mocassino che ha al piede con le sue Keds. Probabilmente sta pensando di comprare delle scarpe che non gli ricordino i ragazzi inglesi. Si sistema il gilè dell’uniforme e risponde, “È solo che non voglio tirare fuori la macchina. Sta’ zitto.”

“Non mi stavo lamentando.”

“Che ascolti?”

O-ho, una novità. Lavi solleva il suo iPod. Sogghigna, in quella sua maniera soddisfacente. “La mia Emili. Perché? La vuoi?”

Kanda riduce gli occhi a due fessure e Lavi gli ruba un pezzetto di cetriolo. Poi- “Io la voglio sempre.” dice – oddio – Kanda.

Lavi inizia immediatamente a strozzarsi sulla briciola viscida. Kanda fa quel ghigno da sono troppo bravo che gli trova in faccia solo quando tutto procede secondo i suoi piani. Il che è un buon segno, per carità. Soffoca e deglutisce e Kanda gli ruba un auricolare, infilandoselo nell’orecchio, come un dito che sfiora la conchiglia di una donna. Ah.

Si sdraiano nell’erba, tra l’erica e la gissofila. N’ oh man what are we seeing here; Life’s changed oh; We Share the same firehead; There’s nowhere to go.

Sì. Sì.
   
 
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