Leggeva perché era sola.

Cercava un amico. Un compagno.

Ma nessuno la voleva.

Veniva indiscriminata.

Il motivo?

Amava la saga di Twilight.

L' amava così tanto da aver la sua camera piena di poster.

Adorava tutti gli attori.

Tutti i suoi libri della saga erano consumati, poiché erano stati letti spesso.

Ogni giorno.

Piangeva ogni volta che sentiva pronunciare quel magico nome.

Le coetanee con la sua stessa passione non l'accettavano.

Le dicevano che non potevano essere amiche.

Così Catherine si ritrovava sola.

Senza genitori.

Senza nessuno che l'aiutasse.

Senza nessuno che le proponesse un consiglio.

Senza amici.

Perfino gli insegnanti la odiavano.

L'ultimo giorno della sua vita aveva diciassette anni e un vuoto incolmabile nel suo cuore.

Si recò verso l'edificio più alto della città.

Salì su quelle scale mentre tremava.

La faccia paonazza e il sudore che scendeva lentamente sul suo volto.

Cercò di sporsi dal grattacielo.

Nessuno si sarebbe accorto di lei.

"Non farlo"- un ragazzo si avvicinò.

"Ti prego. Non farlo."

Il suo volto angelico non mentiva.

"E tu chi saresti? E perché vuoi che io non mi getti?"

"Colui che non hai mai incontrato. M' importa di te. Sarò tuo amico"

"Non mi fido di te. Non mi fido di nessuno"

Si sporse troppo e prima di completare la frase inciampò e cadde rovinosamente.

I libri della saga stretti fra le sue mani.

La sua vita racchiusa in due mani.

Si schiantò a terra dopo circa trenta metri.

Ma il ragazzo l'amava troppo. Fu costretto a seguirla.

A seguire la ragazza odiata da tutti per il suo colore della pelle scuro e la provenienza africana.

Il mondo è uno. Grande e solo.

E tutti siamo destinati a essere fratelli e sorelle.

Siamo destinati a condividere emozioni e ad emozionarci.

Con questa storia vorrei paragonare la saga di Twilight. Siamo tutte Twilighter.

In ogni parte del mondo. E offenderci tra team è inutile. Farci guerra fra di noi peggiorerà soltanto la situazione. Siamo tutte unite da questa passione. E questo è l'importante.