Mai, mai in tutta
la sua esistenza aveva visto qualcosa di simile: le sembrava
impossibile che
potesse davvero esistere una cosa del genere.
Troppo surreale,
sembrava disegnato da qualche disegnatore di manga giapponesi che aveva
sbagliato a prendere le misure e, per questo, si trovava tra le mani un
disegno
di dimensioni esagerate.
-E’ grosso.-
disse Alice, guardandolo con aria strana.
-Certo.
-Ed è… rosa?
-Sì, una
sfumatura di rosa.
-Ed ha… i peli.
-Sì, l’avevo
notato. Sai, sono al quanto fastidiosi, perché mi
solleticano alla base qui.-
disse Jacob, toccandosi. –Vorrei tagliarli, con un rasoio.
-Ma no,
perderebbe tutta la sua bellezza. Lo valorizzano, i peli.
Jacob giocò
ancora con i peli, arricciandoli e lasciandoli andare quando il riccio
gli
sembrava perfetto, standosene stravaccato a gambe spalancate sul divano.
Alice, invece,
continuava a guardare l’oggetto della discussione con aria
sognante. Magari ne avessi a disposizione uno
così.
Quando Jasper
entrò nell’immenso salone, si premurò
di tastare un po’ l’atmosfera che c’era
nella stanza, ma non avvertiva nulla di preoccupante: a parte lo
sguardo un pò deluso di Alice, la situazione
sembrava essere del tutto sottocontrollo o, forse, - molto
probabilmente- non si era ancora reso conto della gravità
della cosa.
-Uh, cavolo… è
anche bello duro.- disse Jacob, continuando a toccare.
-Eh sì, l’ho
notato, guarda qui, all'estremità.- disse Alice, imitando il
suo compagno di
chiacchiere. –Però, Jacob… puzza di
cane anche lui.
-Eh, beh… mi pare
ovvio, sai com’è…
-Sì, sì, so
com’è.
Quando anche
Bella era giunta alle spalle di Alice, strabuzzò gli occhi e
storse il naso.
–Oh mio Dio, Jacob. Ma è enorme!
-Sì. Tocca, è
anche duro.
La neovampira
obbedì e si beo di quel tocco. –E’ anche
caldo.
Edward che aveva
letto nei pensieri di Jacob e di Alice, invece, rimase comodo in
veranda a
godersi il tramonto che illuminava di arancione l’immensa
distesa di alberi che
si stendeva fino al fiume ed oltre: non c'era da aspettarsi un
comportamento diverso da parte di Alice o di Bella.
Neanche Bella si era mai prodigata in apprezzamenti tanto espliciti per
lui
Reneesme sarebbe
arrivata di lì a poco e tutti, Jacob in particolar modo,
speravano che non ci
rimanesse tanto male per ciò che avrebbe visto.
In fondo, era una
cosa che capitava una volta sola nella vita e nessuno poteva
lasciarsela
sfuggire così, con tanta leggerezza.
I minuti
sembrarono scorrere troppo lentamente anche per i vampiri e, quando
Reneesme
si fiondò in casa, quasi nessuno l’aspettava,
quindi, si trovarono tutti quanti
con le mani sull’oggetto grosso, rosa, peloso, caldo e duro
di Jabob.
La mezzavampira
li guardò ad uno ad uno e assottigliò lo sguardo
per avere un’aria più
minacciosa. –Giù le mani dal papillon fucsia di
Jacob!
***
Angolo Autrice:
Ok, lo so! E' troppo, però a me ha fatto ridere un pò xD
Spero che per voi sia lo stesso.
Ah, ora entrate in gioco voi: non sono molto convinta del titolo della storia, perciò... consigliate! XD
A presto, la vostra Exentia_dream