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Autore: Aching4perfection    09/01/2011    5 recensioni
-Lascia perdere gli elefanti rosa, io ce li ho in testa ancora adesso, e penso che stiano ballando la conga! Dai ragazze andiamo in cucina, ho bisogno di un caffè!
Così ci alzammo tutte e ci trasferimmo ciabattando in cucina, dove Hinata preparò premurosamente una massiccia dose di caffeina per tutte noi, che ci eravamo abbandonate intorno al tavolo boccheggiando come meduse spiaggiate.
-Allora Ino?- si rivolse a me la Hyuga versandomi il caffè nella tazza- ci vuoi dire perché l’amore fa schifo?
Presi un bel sorso di quella che ormai era diventata la mia droga e risposi biascicando le parole.
-Tanto per cominciare perché ha trasformato Ten in una pazza isterica che si sveglia allegra e pimpante di prima mattina
-Veramente é mezzogiorno e mezzo- s’intromise Sakura.
-Appunto e io che ho detto!
PROLOGO: QUI URGE UNA TATTICA
CAPITOLO UNO: LA TATTICA DELLA PREDA
CAPITOLO DUE: LA TATTICA DELL'ANIMA GEMELLA
CAPITOLO TRE: LA TATTICA DELLA GATTA MORTA
CAPITOLO QUATTRO: LA TATTICA DELLA DISPERAZIONE
EPILOGO: LA TATTICA DEL BASTARDO
Il prequel di Boom Demografico, come tutto accadde... cinque anni prima!
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Sakura Haruno, Shikamaru Nara, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un gioco da ragazze'
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La tattica della preda

Dopo tre infinite ore di lezione finalmente suonò la campanella, ma contrariamente al mio solito, questa volta mi costrinsi a non scattare in piedi come una molla per poter correre fuori a far casino, e rimasi seduta al mio posto ancora per un minuto buono...così...giusto per dare di più l’idea della brava ragazza...Conclusa quella tremenda e snervante farsa, mi alzai lentamente, sempre guardandomi le scarpe (scarpe waaaa...), mentre con la coda dell’occhio sbirciavo cautamente un paio di banchi in là: ovviamente Nara era come sempre riversato sul suo banco praticamente morto, mentre quel poveraccio di Choji ancora sperava di riuscire a smuoverlo...mi chiedo perché ancora non l’abbia mandato a quel paese! Mi mossi con passi piccoli e titubanti fino alla porta dell’aula, giusto per non correre rischi, cercavo di controllare ogni minimo movimento, mentre a bocca chiusa digrignavo i denti, ansiosa di potermi allontanare e tornare finalmente me stessa. Ero ormai in vista della porta e già sentivo il meraviglioso profumo della libertà (o forse erano le brioches appena sfornate del bar?), quando una voce alle mie spalle mi bloccò crudelmente.
-Ehy Ino!!!!!!!!!!!!!!!!
Trattenni le lacrime e le imprecazioni e mi voltai forzando un sorrisetto.
-Choji! Caro....d...dimmi tutto....
-Volevo solo dirti che oggi io e Shika dobbiamo andare ad un allenamento al campo 5, quindi ne approfittiamo e ti accompagniamo a casa ok?
Sbiancai.
-M...mi acc...accompagnate a c...casa dici?...o..ok...bello...
-Bene!-mi sorrise dolce Choji -allora ti aspettiamo a fine lezione!
-E vedi di non metterci le ore come tuo solito!
La voce di Shika, sebbene ancora impastata di sonno giunse quantomai irritante dall’altra parte dell’aula.
-Bruttorompipalleinsolentepresuntuosoimbecilletestadi....- bofonchiai ribollente di rabbia
-Cosa dici Ino?
Mi domandò Choji con innocenza.
-Eh!? Io? N...no nulla...c..ci vediamo dopo!
Sorrisi teneramente e mi catapultai oltre la soglia, ed una volta fuori, non feci in tempo a richiudermi la porta alle spalle che cominciai a correre come una forsennata,travolgendo qualunque cosa (ripeto: qualunque cosa) si ponesse sulla mia strada.
Due piani, venti metri e cinque morti dopo giunsi all’aula di Hinata e mi ci fiondai dentro investendo in pieno Kiba.
-LEVATI DI MEZZO KIBA!!!!!!!
Gli sbraitai contro.
-Hina cara!
Chiamai poi la mia amica.
-Ino, che ci fai qui?
-Ho un bisogno disperato di te!
Le urlai implorante cadendo in ginocchio davanti ai suoi piedi.
-Dopo scuola Shika e Choji mi accompagnano a casa, cosa devo fare?!
-Ok Ino calmati
La corvina mi rassicurò dolcemente.
-Adesso ti do una mano...
-Ehy Yamanaka!
Ma un urlo seccato alle mie spalle la interruppe.
-Potresti almeno chiedermi scusa! Porca miseria, con la tua grazia mi hai quasi rotto tre costole!
Mi girai verso Kiba incazzata come un pinguino, già pronta a saltargli addosso per staccargli il naso a morsi, quando Hinata mi afferrò delicatamente per una spalla e mi sussurrò:
-Tranquilla Ino, ci penso io
A quel punto la mia amica avanzò lentamente fino a portarsi di fronte all’Inuzuka, dopo di che, tenendo gli occhi cerulei rigorosamente incollati al pavimento, cominciò a parlargli con voce soave:
-Oh Kiba, scusala tanto...s...sai, lei è un po’ nervosa...è che la scuola in questo periodo è così faticosa...io stessa...mi s...sento un po’ stanca...
Qui la cara e dolce Hinta si preparò a sfoderare la sua arma segreta, uno strumento di una potenza devastante, di fronte al quale nemmeno l’animo più burbero avrebbe potuto opporre resistenza:con lentezza esasperante, quasi come se fosse pericoloso, la Hiyuga alzò delicatamente le palpebre, e piano, senza fretta, portò il suo sguardo dritto negli occhi scuri del ragazzo, e fu allora, che gli diede il colpo di grazia. Continuò a fissarlo, e con eleganza ed un’aria ingenua da bambina, sbattè tre volte le lunghe ciglia nere.
-N...non fa niente Hinata...figurati...vi capisco...anzi...se davvero sei stanca...m...magari oggi p...potrei venire da te...sai per...darti una mano coi compiti...
La mia mascella ormai era completamente abbandonata sul pavimento...anzi...credo che ci sia ancora la crepa nel punto esatto dov’è precipitata.
E mentre ancora io cercavo di accettare la situazione, quell’altra aveva già concluso gli accordi per il suo appuntamento, e ritornava soddisfatta verso di me.
-Visto? Non è difficile
Cercò di toccarmi un braccio, ma io mi scansai rapidamente.
-Che hai?
-Stammi lontana mostro mi fai paura! Chi sei tu e dov’è Hinata Hyuuga?!
- È proprio qui davanti a te
Mi rispose maliziosa
-Solo che non la conosci bene...
Rimasi muta a fissarla per una manciata di secondi
-...Ok. Dopo questa io me ne vado, e non parlarmi più finché non avrai di nuovo seppellito questo lato di te... mi spaventa!
Mentre ancora tentavo disperatamente di recuperare la mia mascella, girai i tacchi e me ne tornai in classe scandalizzata.


Altre due ore trascorsero,ma queste erano volate via in un batter d’occhio, contrariamente alla mia volontà. Qell’infame puttana della campanella suonò puntuale ed io la odiai profondamente (mi ricordava tanto la sveglia), mentre tutti i miei compagni di scuola gioirono come sempre al suo arrivo e svuotarono l’aula in meno di venti secondi...eh...beata gioventù...
Io invece me ne rimanevo lì: in piedi impalata davanti al mio banco...ero terrorizzata, e ancora mi maledicevo per aver accettato tanto ingenuamente di fare da cavia agli esperimenti perversi delle mie amiche.
-Allora Ino?!
Il familiare tono alla mia sinistra mi ridestò bruscamente dal turbine della mia depressione.
-E meno male che ti avevo detto di muoverti...la vuoi fare quella cartella si o no?!
Infatti ora il turbine che mi travolgeva era quello dell’incazzatura più nera! Per quanto Shikamaru potesse piacermi lo odiavo da morire quando faceva così: io ero lì che mi dannavo per riuscire a coronare il mio sogno d’amore e quello lì sapeva solo stressarmi l’anima con la cartella! Stavo già per tirargli dietro il vocabolario quando Santo Choji intervenne a salvare la situazione:
-Dai Shika non torturare così la povera Ino
Sì Shika non rompere così le palle alla povera Ino che oggi è particolarmente nervosa e potrebbe staccarti uno ad uno i capelli da quella testa ad ananas che ti ritrovi!
-G...grazie Choji...s...sei gentile
Ormai ero diventata così brava a recitare che mi facevo paura da sola!
-Oh ma come sei carina oggi!
Il mio amico mi fissava con due stelline al posto degli occhi ed un sorrisone estasiato sulle labbra
-Si, si...carina come un piraňa affamato, stai attento Choji, vedrai che fra poco scatenerà la sua natura da zitella isterica...
Prima ancora di potermi dare anche solo la possibilità di pensare a quale tortura infliggere a quello stramaledetto stronzo del mio amore, mi affrettai ad infilare subito tutti i libri nello zaino e , sempre sforzandomi di mantenere una dolce apparenza, raggiunsi la porta della classe, dove mi fermai e mi rivolsi ai miei compagni di team con un sorriso di miele.
-A...andiamo?
Choji rimase fermo a fissarmi sempre più innamorato del mio cambiamento, mentre quell’altro bastardo del suo compare si dipinse un ghigno sarcastico sul volto e mi superò dicendo con aria saccente:
-Occhio a tenerti tutto dentro Ino, o prima o poi esploderai...e sarà peggio del solito...
Digrignai i denti e strinsi i pugni fino a farmi male, dopodiché stentai un sorrisetto e mi incamminai decisa verso l’uscita della scuola, ignorando i rimproveri che Choji faceva a Shika, ed ignorando anche il fatto che Shika non lo ascoltava!
Percorsi il tragitto interamente in silenzio, facendo uno sforzo quantomeno immane per soffocare la mia natura logorroica, ma mi consolò molto vedere che Shika apprezzava parecchio quel silenzio: avevo quasi l’impressione che da zitta gli piacessi di più...ehy un momento...questa non è una cosa bella....Comunque sia in quel momento ero accecata dall’amore, così non stetti troppo a pensare ai dettagli e mi impegnai a tenere la bocca chiusa.
Mentre camminavamo, lui e Choji davanti, io qualche passo più indietro, lo fissavo e lo analizzavo: ammiravo la sua nuca scoperta, le sue spalle larghe, così diverse da quelle del bambino di una volta, la sua altezza, e ricordando tutti i suoi gesti ed i suoi atteggiamenti vedevo in lui, nel mio amico d’infanzia, un uomo...e mi domandavo quando fosse successo che fosse cresciuto, e se forse... non avessi aspettato altro che la sua maturazione per rendermi conto dei miei sentimenti....
Giungemmo davanti al cancelletto rosso di casa mia dopo circa un quarto d’ora, e lì, per quanto l’idea mi terrorizzasse, pensai che fosse arrivato il momento di cominciare a giocarmi le mie carte.
-A...allora...ci salutiamo?
Domandai nascondendo la bocca nella sciarpona con un’espressione da bambina scontenta.
-NosevuoirimaniamoconteanchetuttoilgiornoInochan!
Esclamò tutto d’un fiato Choji, completamente perso per la nuova, dolcissima (e assolutamente falsa) Ino. Ma non era la sua risposta quella che attendevo; sempre tenendo gli occhi bassi mi voltai a guardare i piedi di Shikamaru, sui quali il ragazzo faceva dondolare svogliatamente le gambe.
-Ma che dici Cho?! È ovvio che ci salutiamo! Abbiamo cose più importanti da fare che restare qui ad aspettare che questa psicopatica esploda e ci sputi addosso veleno!
“Psicopatica?! Psicopatica a chi razza di sbruffone! Ha parlato Mr svacco qui, che crede di essere normale!”
-M...ma cosa dici Shika...
Io l’ho sempre detto che sono una star di Hollywood mancata...
Shikamaru, ovviamente sorpreso da questa mia reazione, o meglio, da questa mia non-reazione, cominciò a farsi sospettoso. Con due dita afferrò la sigaretta ormai consumata che teneva fra le labbra e, dopo aver buttato fuori un’ultima nuvoletta di fumo, la gettò lontano, riducendo gli occhi a due fessure ed avvicinando lentamente il suo viso al mio....mi sentii avvampare e le mie gambe cominciarono a sciogliersi...peggio di quando mi ubriacavo alle feste di Sakura.....
-Ino....
Mi domandò con voce grave
-Quella sciarpa, questo tuo nasconderti...
“Si? Dimmi pure tesoro, sono pronta ad ascoltare la tua dolcissima dichiarazione!” -Ino...
“Si?....”
-Ino quante volte te lo devo dire?! Se ti spunta un brufoletto sul mento non devi coprirti tutta la faccia...questa mania dell’aspetto estetico...
-Che cosa hai detto razza di...
Mi bloccai appena in tempo e riportai il mio sguardo di fuoco sulle ballerine, sperando di non incenerirle, con quello che le avevo pagate...
-Razza di...sc...sciocchino...
Choji quasi si strozzò scoppiando a ridere, mentre testa ad ananas mi guardava con aria schifata. Avevo evitato il peggio per un pelo...
-Sciocchino?!
Ma non sapevo che la vera catastrofe doveva ancora venire...
-Qui la situazione è più grave di un semplice brufoletto....
“Buongiorno! Q.I.200 un paio di palle!!”
-Ah ho capito!
“Oddio”
-Avevi finito la ceretta e non ti sei potuta fare i baffi! Ma scusa non potevi usare il rasoio anziché mettere la sciarpa all’alba del 23 Maggio?
Se come nei cartoni fosse possibile vedere cosa pensano le persone in una bella nuvoletta che spunta dalla loro testa...io avrei avuto di certo di fianco una magnifica illustrazione completa di tutti i mali più crudeli e perversi che si possano infliggere ad un essere umano, prima di ucciderlo nella maniera più lenta e dolorosa possibile e con un ghigno sadico sulle labbra!
-Shika! Finiscila!
Come sempre Choji mi salvò (forse sarebbe stato più vantaggioso andare dietro a lui...no...se fossimo andati a vivere insieme la spesa mi sarebbe costata un occhio della testa!)
-Ma non vedi com’è tenera oggi la povera Ino?
A quest’affermazione dell’amico, al genio venne in mente il pensiero che forse forse quel giorno ero veramente più tenera del solito, così, per appurare la validità di quella sua strabiliante scoperta, si girò e mi squadrò con aria interessata, ma non del tutto convinta. Pensai che, visto che finalmente Shikamaru cominciava a capire (occasione più unica che rara), mi conveniva approfittarne subito e dargli un piccolo incoraggiamento...era arrivato il momento: mi giocavo il tutto per tutto.
Lentamente portai lo sguardo dalle mie scarpe a quelle di Shika (le mie erano più belle!) e poi su, sulle sue gambe, e ancora su sulle sue cosce, e poi ancora più su sul suo...torace ..., ed infine giunsi a guardarlo negli occhi...in quei suoi profondi, meravigliosi occhi castani....
Lo fissai intensamente per alcuni secondi, dopodiché...la mossa decisiva. Raccolsi tutta la forza e la concentrazione che trovai dentro di me, e con grazia, fascino ed eleganza sbattei lentamente tre volte le lunghe ciglia nere di mascara. Poi attesi...
-Ino...
Era fatta...
-Hai qualcosa nell’occhio?
Un’incazzatura di proporzioni titaniche si impossessò completamente e definitivamente del mio corpo e del mio spirito, e tutta l’ira che avevo così faticosamente represso nel profondo del mio animo, riemerse come un fiume in piena e si abbattè funesta e distruttrice sullo sventurato che aveva osato farmi girare i coglioni fino a tal segno.

-IO TI AMMAZZO!!!!

Saltai addosso a Shikamaru con una furia omicida e mi aggrappai violentemente ai suoi capelli, tirando e scuotendolo come se volessi fargli lo scalpo, e intanto urlavo come una pazza insulti irripetibili, e anzi immemorabili, tanta era la loro mostruosità.
Dopo cinque minuti che andavo avanti così, senza dar cenno di volermi fermare, il povero Choji fu costretto a prendermi di peso e a staccarmi (letteralmente) da dosso all’amico. Così mi caricò in spalla e mi trasportò fino alla porta di casa (dalla quale mi avrebbe fatta passare a forza), mentre io ancora scalciavo e rivolgevo minacce a Shikamaru, il quale se ne restava lì impalato massaggiandosi la testa con aria per nulla sorpresa, e anzi quasi soddisfatta...cosa che, ovviamente non faceva altro che farmi imbestialire, se possibile, ancora di più.
-IO TI UCCIDO HAI CAPITO?! E UCCIDERO’ ANCHE QUESTO BASTARDO DEL TUO COMPARE! HAI CAPITO CHOJI?! LASCIAMI ANDARE! LASCIAMELO TI HO DETTO! VOGLIO FARE COME MI HA CONSIGLIATO ED USARE IL RASOIO... PER TAGLIARGLI LA GOLA!!! MI SENTI SHIKAMARU?! GIURO SU MIA MADRE CHE TI FACCIO FUORI!!!!!!
-Si, si Ino lo uccidi dopo....
Al ché Choji mi scaricò dentro casa, ed io fuggii in camera mia a reprimere la rabbia fra lacrime, cioccolato, ed urla soffocate su un cuscino.

********Note Dell'autrice********

Buonasera, ecco il capitolo con la prima tattica suggerita dalla dolce (e pericolosa) Hinata, ma la povera Ino ha miseramente fallito, tra l'altro facendo la figura dell'isterica...
La prossima tattica sarà quella firmata TenTen!

Grazie infinite a coloro che sono stati così gentili da voler recensire questo capitolo. Grazie mille a coloro che hanno già inserito la storia tra i seguiti e le preferite e, ovviamente, a chi a deciso di passare per dare una sbirciatina al parto del mio bisogno impellente di scrivere!

Kiss by Aching4perfection!
Spero che vi piaccia, un bacione e Buona Epifania Kiss by Aching4perfection

   
 
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