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Autore: MarchesaVanzetta    09/01/2011    1 recensioni
una piccola utopia, due ragazzi diversi che si incontrano e cercano finalmente di avvcinarsi...
spero che vi piaccia, anche se è ben poca cosa...
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Un ragazzo Cristiano Cattolico vide una ragazza che conosceva, Atea Buddista, seduta sulle scale della palestra, in una posa quasi di preghiera, con le mani giunte e gli occhi bassi. Sapeva che lei era contro al servilismo verso gli dei e così, stupito, le chiese: “Stai pregando?!”
E lei: “No. Forse. Sì.”
Tipica da lei una risposta simile! Ma, di che religione era diventata improvvisamente cultrice?
“E chi stai pregando?”
“Dio o Zeus o Visnù. O forse me stessa.”
E anche qui, il suo carattere si mostrava: aperta a tutte le religioni ma sostanzialmente egoista.
Lo colse una smania di sapere perché quella ragazza così solare e allegra avesse improvvisamente bisogno di un dio a cui chiedere aiuto.
“Perché stai pregando?”
“Perché vedo la mia vita scivolare via, lontana da me. Un giorno sono felice e l'altro voglio morire. Vedo la mia vita come un film, non sono più attrice principale, sono diventata una semplice spettatrice. E non credo che sia giusto."
Cavoli. Era decisamente un ottimo motivo per pregare. E cosa pensava di fare? Doveva sapere, per capire sempre di più quella ragazza piena di misteri ben occultati. Doveva sapere perché si sentiva in dovere di aiutarla.
“Cosa pensi di fare?”
"Pregare. Ridere. Pensare. E fare provini su provini per ritornare ad essere la protagonista di questo film chiamato vita."
Non aveva più domande. Estrasse una stecca di cioccolata dalla sua sacca, la spezzò a metà e porgendola le si sedette affianco. Sarebbe stato  la sua valvola di sfogo per l’ira, la spalla su cui piangere, il suo psicologo. E forse, piano piano, sarebbe anche diventato suo amico.
 
 
 
 
 
Questa è venuta fuori perché… bho, perché adesso sono così e avrei bisogno che questo ragazzo venisse ad offrirmi la sua spalla. Badate bene, non mi piace, ma siamo sempre stati avversari, nella politica, la religione, la filosofia di vita. Ma sempre in un modo scorretto, come una sfida l’uno contro l’altro, mentre desidero ardentemente che sia una sfida contro noi stessi, per migliorarci e aprirci l’uno all’altra la dialogo. Spero che il messaggio sia passato a voi e a lui.
  
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