Pianeta Vegeta, ultimo giorno
dell'anno.
Anche a Palazzo Vegeta si stavano preparando i festeggiamenti per l'anno nuovo
tenendo conto, ovviamente, del fatto che ai Sayan le frivolezze e le perdite di
tempo infondo non interessano.
Ma nessun Sayan assennato rifiuterebbe mai del cibo in gran quantità offerto
personalmente da sua maestà il Re di tutti i Sayan.
Nella sala centrale servitori e cuochi si stavano dando un gran da fare per
rispettare con la massima fedeltà gli ordini della Regina Rosecheena, tanto
bella quanto intransigente.
Sembrava che l'unico essere nell'universo che potesse suscitare in lei qualche
sentimento fosse il Principe Vegeta, suo figlio.
La donna dopo aver dato le disposizioni per l'allestimento della grande, enorme,
sala da ricevimento si ritirò nelle sue stanze per prepararsi. Entrata si
sedette innanzi allo specchio rimirandosi. Sapeva di essere bella e non ne
faceva mistero, anzi se ne vantava fin troppo spesso.
Era una tipica bellezza Sayan. Capelli lunghi e corvini, occhi nero pece e un
corpo che lei stessa definiva perfetto. Per essere una guerriera aveva forme
assai abbondanti e possedeva un seno alquanto prosperoso.
Ma non era stata la bellezza a farla divenire Regina del suo pianeta natale,
bensì la sua forza.
Si abbandonò ai ricordi.
La Sayan, da giovane - non che ora fosse vecchia, beninteso! - non aveva mai
desiderato il matrimonio, ma era caduta nella trappola che Re Vegeta aveva
tessuto anni prima.
L'uomo, rendendosi conto che era ora di trovare una moglie per generare un
erede, organizzò due tornei separati: uno per gli uomini e uno per le donne.
Il monarca, per raggiungere il suo scopo, cioè trovare la donna più forte del
pianeta con la quale generare il principe più forte che si fosse mai visto,
avrebbe potuto organizzare un unico torneo al femminile, ma sarebbe stato troppo
evidente il motivo per cui lo faceva e inoltre non tutte avrebbero partecipato,
infatti era risaputo che le donne Sayan, dotate di un forte spirito di libertà
e indipendenza non avrebbero voluto buttarsi fra le braccia di un uomo neppure
se questo fosse stato il Re di tutti i Sayan. Il piano del Re era comunque molto
chiaro e lineare. Istituiti i due tornei, il richiamo della sfida sarebbe stato
troppo forte per ogni Sayan e ognuno avrebbe partecipato, nello stesso tempo,
mentre valutava le donne lottanti, gli uomini a loro volta si sarebbero occupati
dei propri scontri bramando di mostrarsi il più forte. Inoltre il sovrano aveva
promesso che al vincitore della sezione maschile avrebbe concesso un incontro
contro di lui in persona. Poiché il suo ragionamento era esatto, tutti
parteciparono, all'inizio vi furono delle perplessità sul fatto che uomini e
donne negli scontri fossero stati divisi, infatti di solito nella società Sayan
non c'erano certe distinzioni, ma poco dopo nessuno ci pensò più.
Fortuna volle che la donna più forte fosse anche la più bella del pianeta.
Quando Rosecheena fu proclamata vincitrice del torneo femminile e riconosciuta
da tutti come la donna più forte del pianeta Vegeta, il Re salì sul ring e si
avvicinò alla guerriera.
L'uomo la osservò incuriosito. La donna non si era inchinata e non accennava
nemmeno a chinare il capo innanzi a lui.
"Sai con chi hai a che fare, donna?"
"Certo, sono al cospetto di Re Vegeta"
"Bene, e allora perché non mi rendi omaggio come dovresti?"
"Vedi mio Re, sono molto stanca. Ho appena terminato uno scontro
impegnativo, e questa era la mia sesta sfida oggi"
L'uomo la guardò accennando un ghigno. I più si sarebbero aspettati una
punizione esemplare, la donna si era mostrata sfacciata e si era rivolta al Re
dandogli del tu, una cosa inammissibile!
Ma il monarca era assai contento della donna che gli stava dinnanzi.
Forte, bella, determinata, impavida e si capiva, testarda. Non avrebbe potuto
desiderare di meglio, una vera Sayan.
Una madre perfetta per un figlio suo. Un'educatrice perfetta per un principe
Sayan.
Decise.
Sarebbe stata la futura madre di suo figlio.
Ora bisognava dirglielo però.
"Bene" disse forte il Re, in modo che tutti potessero sentirlo
"Tu sarai mia moglie"
I Sayan intorno rimasero sbalorditi, non se lo aspettavano affatto!
Ora capivano perché i tornei erano stati divisi, il Re stava cercando una
moglie e nel frattempo voleva intrattenere il popolo.
"Cosa? Te lo puoi scordare!" asserì la donna.
"Forse non hai capito. Questo è un ordine." Disse sogghignando.
"Non puoi ordinarmi una cosa del genere."
"La legge dice che se un uomo corteggia una donna o la chiede in sposa ma
questa non vuole accettare si dovrà tenere un combattimento. Chi vince
decide."
"Bene allora lottiamo"
"Suvvia, non penserai davvero di potermi sconfiggere" disse Vegeta
ridendo.
"Ricordati che sono la donna più forte del Pianeta!"
"E tu ricorda che io sono il Re dei Sayan!"
L'uomo, così diede il via alla lotta, una lotta che durò a lungo nonostante
Rosecheena fosse gia reduce di sei incontri precedenti. La donna comunque non si
arrendeva nonostante capisse che il Re era più forte. Alla fine Rosecheena,
sfinita e stremata, si lasciò scivolare a terra sconfitta.
Il popolo era soddisfatto, era stato uno scontro degno di nota, erano entrambi
fortissimi. La donna più forte del loro mondo avrebbe sposato l'uomo più forte
del Pianeta, e dalla loro unione sarebbe nato il Principe Sayan più forte che
si fosse mai visto. Tutti ne erano certi.
Re Vegeta si avvicinò alla donna e chinatosi la prese fra le braccia. Lei lo
guardò stupefatta, nessuno l'aveva mai presa in braccio, nessuno l'aveva mai
toccata. Erano stati moltissimi a volerla come compagna, ma lei aveva vinto ogni
volta e aveva continuato a difendere la sua purezza e la sua libertà, in quel
momento capì che era il suo destino a tenerla fra le braccia.
La Luna l'aveva nominata Regina dei Sayan, lei non poteva tirarsi indietro.
"E' la prima volta che vieni sconfitta vero?" le chiese Vegeta
osservando i suoi occhi leggendovi lo smacco.
"Si"
"Quindi sei ancora pura e non appartieni a nessuno"
"Esatto" Lo vide sorridere.
"Ti porto a Palazzo. Riposati, perchè stasera, dopo le nozze, verrò a
prendermi la tua Verginità."
La donna sgranò gli occhi e subito il Re, spiccando il volo, la portò nel suo
castello.
A dare l'annuncio ufficiale delle nozze, e a invitare il popolo alla festa
furono gli addetti alle questioni ufficiali.
I suoi pensieri furono interrotti dalla
porta che si apriva. Solo due persone potevano entrare nelle sue stanze senza
bussare, il Re e il Principe. Subito riconobbe i passetti del suo principino.
"Cosa c'è Vegeta?"
"Uffa ma perché bisogna fare una festa?" Chiese il bimbo imbronciato.
"Che domanda sciocca! Per festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo" disse
lei mentre si spogliava.
Il bambino andò a sedersi sul lettone osservando l'ombra della madre che
traspariva dal separé in un angolo della stanza, dietro il quale la donna si
stava spogliando.
"Si, ma è noioso" disse mentre guardava la punta dei propri
stivaletti che faceva dondolare.
"Non preoccuparti cucciolo, stasera i nobili porteranno i loro figli e
vedrai che potrai combattere con loro. Vi divertirete."
"Speriamo…" La donna sorrise dolce e gli fece un gesto con la mano.
"Dai vieni qui che ti metto la tuta adatta per la festa"
Vegeta si avvicinò alla donna e si lasciò vestire, iniziando a ridere quando
la madre, per gioco, cercava di mordergli la gola. "Madre, basta! ahahahaha!"
I due indossarono l'uniforme da combattimento tipica delle occasioni speciali e
scesero nella grande sala, davanti al portone d'entrata Vegeta vide suo padre.
"Che hai Vegeta? Non ti va di festeggiare?" gli chiese il Re vedendolo
leggermente imbronciato.
"No, mi annoio sempre a queste feste."
L'uomo rise.
"Sai sono feste necessarie per far ricordare al popolo, implicitamente, chi
comanda e farlo sentire più vicino ai regnanti. E comunque ci saranno molti
altri marmocchi e non mancheranno certo i combattimenti!"
"L'ha detto anche la mamma"
"Bè" disse guardando la Regina malizioso "tua madre ha sempre
ragione"
La donna gli sorrise seducente e si avviarono.
Al loro passaggio si alzarono tutti, i più forti, seduti più vicini al trono,
e i più deboli, più distanti. Tutti erano riuniti lì, e i festeggiamenti
ebbero inizio fra cibo, bevande, risate e naturalmente mini tornei sia per
grandi che per piccini.
La Festa poté dirsi conclusa alle cinque di mattina e tutti tornarono alle loro
dimore.
Quando la famiglia reale rimase sola, la Regina vide che il suo piccolo era
stanco e gli propose di accompagnarlo a letto.
"Non sono stanco madre"
"Sei sicuro? Hai vinto parecchi combattimenti"
"Ovvio sono il più forte!"
La donna sorrise, e il Re si mise a ridere di gusto.
"Hai proprio ragione figlio mio."
"Dai" disse vedendolo sbadigliare "vai nelle tue stanze"
"No, io…voglio stare con voi…" disse temendo che il padre potesse
rimproverarlo per questa sua debolezza.
"E dimmi, cosa vorresti fare?" gli chiese il padre.
Lui ci pensò un istante.
"Combatti con me!"
Il monarca sorrise alzandosi dal trono.
"E va bene" disse mettendosi in posa "fatti sotto"
Combatterono parecchio, e il Re si mostrò assai soddisfatto della resistenza
del suo cucciolo.
"Bravo Vegeta! Devo proprio dirlo. Tua madre ti sta allenando molto
bene."
Era usanza infatti, sul pianeta Vegeta, che per i primi quattro anni un cucciolo
venisse iniziato all'arte del combattimento dalla madre, e poi affidato alle
cure paterne per migliorarne le tecniche e affinarne le capacità.
"Non hai ancora quattro anni, ma ho deciso che d'ora in poi ti allenerai
con me" poi l'uomo gettò un'occhiata alla moglie.
La donna parlò al bambino.
"Sei contento Vegeta? E' un gran onore poter iniziare prima ad allenarti
con tuo padre"
"Si! Sono contentissimo!" Era davvero contento e una luce particolare
gli brillava negli occhi.
"Bene allora è deciso! Da domani passi sotto le mie cure per quanto
riguarda gli allenamenti"
Detto ciò prese suo figlio sulle spalle. "Ma ora fili a letto"
Ed il Re s'incamminò verso le stanze del Principe seguito a ruota dalla Regina,
più sorridente che mai.
Era la prima volta che l'uomo si mostrava così al figlio, sarà stata la
stanchezza, si disse, o forse, più probabilmente, l'orgoglio che il marmocchio
gli suscitava.
Comunque ne era sicurissima, conosceva a fondo il suo cucciolo, per lui, questo,
era stato sicuramente l'inizio d'anno migliore e più bello che potesse sperare.
Ciao a tutti! So che
avevo scritto questa ficcy per Capodanno (sotto il nome di elias che ora ho
cambiato, anche se di poco) ma rileggendola ho deciso di apportare delle
modifiche, utilizzando anche alcuni suggerimenti che mi sono stati dati. Per chi
non l'avesse letta a capodanno spero che sia potuta piacere e comunque invito
tutti a lasciarmi un parere, ovviamente sia positivo che negativo.
Elias_ =)