Agapè
Il tuo calore scottava la mia pelle entrando nel profondo dell’ anima
Le tue labbra mi infondevano un fuoco che credevo non potesse divampare nel mio corpo
Potevo sentire i battiti del tuo cuore tanto erano vicine le nostre anime
mentre ci stringevamo travolti dalla passione
Il tocco leggero delle tue mani su di me mi inebriava
Il profumo del tuo corpo nudo contro il mio mi annebbiava mente e sensi
Un brivido lungo la schiena, un’emozione che scosse la mia intima essenza
Aprii gli occhi e ti guardai
I nostri occhi si incrociarono e per un attimo tutto si fermò
Un turbine ci avvolse, un’aura magica fremente, languida e rarefatta come un sogno
Nulla esisteva più all’infuori di noi, la musica che accompagnava i nostri corpi suonava ora lontana
Soltanto i respiri pulsavano ancora nello spazio dilatato e vibrante
Capii in quel momento di non aver mai veramente amato
Che avevo vissuto storie di intensa emozione di bruciante passione
ma mai vero amore
Era quello l’amore, ciò che provavo in quel momento,
quell’ansia palpitante quella sete inestinguibile di te quella felicità quella paura.
Fummo l’uno dell’altra
Ti amai con intensità con abbandono totale
E quando i nostri corpi sussultarono nel piacere supremo
Diventammo una cosa sola.
Quando infine mi lasciai andare al tuo fianco per abbandonarmi al sonno
Sognai di incamminarmi sotto un cielo di porpora lungo una spiaggia silenziosa
Fino al mare, calmo e magnifico come quello che descrivono i poeti.
Ed ero felice, perché il calore del tuo corpo mi avvolgeva come una morbida veste
come la felicità misteriosa di un sogno dimenticato