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Autore: fleurdelisee    10/01/2011    9 recensioni
[Klaine]
[Spolier 2x06; 2x08]
[Tradotta da RobyLupin]
Tutti credono che questa faccenda del cambiare scuola sia dura per Kurt, ma nessuno pensa a quanto possa essere scombussolante per gli altri. Soprattutto per Finn.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Finn Hudson, Kurt Hummel
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: The One Where Finn Is Confused A Lot and Rachel Is Actually Insightful

Autore: fleurdelisee

Lunghezza:  2250 parole (4 pagine word)

Rating: PG-13/Giallo

Pairing: Klaine

POV: 3rd, Finn-centric

Sommario: Tutti credono che questa faccenda del cambiare scuola sia dura per Kurt, ma nessuno pensa a quanto possa essere scombussolante per gli altri. Soprattutto per Finn.

Spoilers: 2x06 ‘Never Been Kissed' (‘Il Primo Bacio'); 2x08 ‘Furt' (questi ultimi non voluti, ma l'autrice c'ha azzeccato, che devo dirvi X°D)

Disclaimer: Non posseggo nessuno per personaggi citati.

Beta: xiexiegirl

Traduttrice: RobyLupin

Note dell'Autrice: Questa è saltata fuori da un sogno che ho avuto la note scorsa e beh, avevo 500 parole annotate mentalmente e, beh, se ne sono aggiunte altre 2000. Inoltre, ho lasciato il deserto della mancanza di ispirazione e scritto qualcosa di postabile per la prima volta da maggio.

Note della Traduttrice: Poche cose, giuro, poi vi lascio leggere in pace. XD

Allora, so che nel doppiaggio italiano il Glee Club della Dalton è stato tradotto in ‘Usignoli'. Io ho deciso, per mero gusto personale (e perché abituata alla versione inglese), di mantenere il nome originale, ovvero ‘Warblers'. Stessa cosa per le ‘Nuove Direzioni', che restano le ‘New Directions'.  




The One Where Finn Is Confused A Lot and Rachel Is Actually Insightful

 

Anche se Mercedes l'avrebbe riempito di botte per averlo detto, c'erano dei lati positivi nel trasferimento di Kurt alla Dalton Academy.

Prima di tutto, causò apparentemente un'amnesia a Karofsky perché smise di fare pessime battute a proposito di lui e Kurt che vivevano nella stessa casa.

Secondo, non doveva più indossare gli strani costumi con cui Kurt se ne usciva ogni volta che Mr. Schue li lasciava nelle sue mani.

Terzo, Kurt era più felice. Esisteva, scoprì, una cosa come un Kurt non-stronzo. Ogni volta che non si atteggiava come se fosse superiore a tutti, era abbastanza piacevole da avere in torno. Casualmente, quando Kurt era più felice, Burt era più felice e questa nuova figura paterna stava facendo sentire Finn decisamente bene.

In più, aiutava il fatto che ciò significasse che Finn aveva la casa per se stesso per un'ora ogni giorno dopo scuola. Poteva spendere solo un certo limite di tempo nella stanza di Rachel prima di iniziare a vomitare rosa e fiori.

Parlando di Rachel, lei non aveva ancora perdonato Kurt. L'unica volta che era tornato al McKinley - indossando orgogliosamente la sua uniforme della Dalton che, Finn doveva ammettere, non pareva così diversa dai soliti vestiti di Kurt - e si era presentato alle prove del Glee Club, Rachel non avrebbe potuto reagire peggio se si fosse unito ai Nazisti.

Finn si chiedeva perché aveva reagito a quel modo. Dopo Jesse era diventata davvero ossessiva riguardo la lealtà verso il proprio Glee Club e cose del genere. Ma c'erano dei limiti, e lei li aveva oltrepassati quando si era perfino rifiutata di riconoscerne la presenza. Finn stava iniziando a conoscere il suo fratellastro abbastanza bene e aveva visto il dolore nei suoi occhi mentre Rachel lo ignorava.

Aveva provato a parlare con lei, dirle che Kurt era più felice ora che andava ad un'altra scuola, ma non c'era niente da fare. Lo vedeva come un tradimento, e Finn sapeva che ci sarebbe voluto un po' prima che le passasse.

"Ma dovresti essere felice che se ne sia andato. Hai meno competizione per i tuoi assoli ora," aveva provato a dirle Finn.

"Non ha niente a che vedere con gli assoli. E poi, Mr. Shue non gli avrebbe permesso di cantare canzoni eseguite da cantanti donne, quindi non era nemmeno un rivale per me."

"Oh, pensavo che, dato che aveva un'estensione vocale maggiore della tua, l'avresti considerato-" Finn seppe di aver detto qualcosa di sbagliato quando Rachel si precipitò fuori.

L'unico modo che aveva trovato per far sì che gli parlasse di nuovo era stato prometterle di guardare con lei ‘Tutti Insieme Appassionatamente' quella sera che, sì scoprì, era davvero una pessima idea. Non appena il personaggio chiamato Kurt apparve sullo schermo, si ricordò del tradimento del loro Kurt e restò cupa tutta la sera.

Agli altri membri del Glee Club non pareva importare la sua partenza. L'unica persona a cui era mai stato vicino era Mercedes e Kurt passava tutto il suo tempo libero al telefono con lei, quindi non cambiava molto che fosse in un'altra scuola. Fu solo dopo che se ne fu andato che la maggior parte di loro si rese conto di non averci mai parlato davvero. L'unico commento degno di nota fu fatto da Puck, che disse ‘questo ci rende meno gay, ora.'

Un mese dopo il trasferimento, fu come se Kurt non ci fosse proprio mai stato. Il liceo McKinley era andato avanti e aveva cose migliori di cui parlare, come le scommesse che Jacob aveva ideato su quanto ci avrebbe messo Sam a farsi Quinn, e quindi le scommesse della squadra di football su quanto ci avrebbe messo Sam a perdere il controllo e sbattere Jacob nel cassonetto. A quanto pareva, le Cheerios ne avevano di simili, a parte che erano su Quinn e la possibilità che ideasse uno scandalo per farlo espellere.

Quello era più o meno il periodo in cui Blaine arrivò a casa con Kurt la prima volta. Kurt non aveva detto a nessuno che avrebbe portato un amico, quindi Finn era davvero confuso quando tornò a casa dal suo allenamento di football cancellato e trovò un estraneo in soggiorno.

"Ciao, sono Blaine. Un amico di Kurt," disse con un sorriso mentre si alzava per stringere la mano di Finn.

Fu solo quando venne detto il suo nome che Finn notò Kurt fermo dall'altra parte della stanza, paralizzato, i suoi occhi fissi su Finn.

"Che ci fai qui?" strillò.

"Ci vivo."

"Lo so ma hai l'allenamento di football. È scritto sul-" indicò dietro di sé verso il calendario che tenevano sul frigo con gli impegni di tutti. La sua voce era perfino più stridula del solito.

"Piove. La Coach Beiste l'ha cancellato in modo che potessimo ripassare per gli esami di metà anno."

Lo sguardo da cervo-abbagliato non lasciò la faccia di Kurt finché Blaine non si schiarì la voce e Finn decide di lasciare la stanza con un'espressione confusa in viso.

L'intera scena rimase confusa nella mente di Finn fino al giorno dopo quando ne parlò con Rachel.

"Beh, è ovvio," disse pratica.

"Lo è?"

"Credeva che avrebbe avuto la casa per sé. Con un ragazzo," aggiunse con enfasi. Dopo che Finn l'ebbe fissata per un po' senza dire nulla, sospirò. "Sai come ti senti quando i miei papà tornano a casa in anticipo dal lavoro e dobbiamo smettere di pomiciare? Kurt si è sentito allo stesso modo quando tu sei tornato prima."

"Sì, ma-"

"Kurt è gay, ricordi?" disse con pazienza.

"Oh... Tu credi...?"

"Sì. Sono sicura. Non avrebbe reagito a quel modo se avessero dovuto solo studiare."



Per il resto della settimana, Finn si assicurò di star fuori per un tempo più lungo del solito dopo gli allenamenti o le prove per essere sicuro di arrivare a casa dopo sua madre e Burt. Fu solo il venerdì che arrivò a casa e trovò di nuovo Blaine in soggiorno. Questa volta, però, Kurt era seduto con lui e avevano libri di scuola e fogli tutti intorno a loro.

Senza alzare gli occhi dal suo blocco, Kurt chiamò Finn mentre stava andandosene nella sua stanza.

"Se vuoi invitare qui Rachel, mio padre e Carol sono fuori tutta la sera. Ho ordinato pizza, dovrebbe essere qui tra poco."

"Sì, okay," disse, cercando di ignorare quanto Kurt sedesse vicino a Blaine quando il divano era largo abbastanza per far sedere comodamente tre persone.

Rachel arrivò nello stesso momento della pizza, quindi Finn fece appena in tempo ad avvertirla di essere carina con Blaine e Kurt sopra le tre scatole di cartone che lei era entrata in casa e si era fermata in soggiorno, la faccia arrabbiata.

"Rachel," sospirò Kurt, alzandosi per presentare Blaine. "Questo è Blaine, un mio amico. Lui-"

"Jesse St.James."

"Che c'entra?"

"Ciao Rachel," disse Blaine dolcemente. "Stai parlando del ragazzo dei Vocal Adrenaline, giusto? So cosa ti ha fatto - ogni Glee Club dell'Ohio lo sa - e capisco la tua reazione verso me e il trasferimento di Kurt. Voglio che tu sappia che la situazione è completamente diversa. Non sto cercando di svantaggiare le New Directions in modo che i Warblers possano vincere. I Vocal Adrenaline hanno fatto la stessa cosa a noi, quindi, davvero, siamo nella stessa barca. Mi preoccupo sinceramente di Kurt ed è questo il motivo per cui gli ho proposto di trasferirsi."

Rachel stette in silenzio per un momento e nessuno parlò. Finalmente, si avvicinò a Blaine e tese la mano.

"Rachel Berry. Sono contenta di trovare una onesta competizione. Vi batteremo comunque, gusto per fartelo sapere."

"Non vedo l'ora di affrontarvi. Ma non credere che sarà facile per voi. Kurt è la cosa migliore che sia capitata al club da molto tempo. Alcune persone non sanno cosa hanno finché non la perdono."

Finn vide apparire un sorriso sul viso di Kurt mentre un rossore si espandeva sulle sue guance. Il ragazzo nascose il suo sorriso dietro la mano quando colse gli occhi di Finn su di lui. Entrambi riportarono la loro attenzione a Blaine e Rachel quando notarono che stavano ancora stringendosi le mani, e apparentemente avendo una gara di sguardi.

"Pizza!" Urlò Finn per rompere la tensione e Kurt rise nervosamente. Rachel lasciò finalmente la mano di Blaine e lasciò la stanza senza una parola.

Mentre si allontanava per unirsi a Rachel, Finn sentì Kurt dire a Blaine che era andata meglio di quanto avesse previsto.

Dopo aver mangiato in stanze diverse - Finn non si fidava ancora di lasciare Rachel nella stessa stanza di Kurt e Blaine - si riunirono tutti in salotto per guardare un film.

"Credo sia inutile discutere contro un musical, giusto?" scherzò Finn mentre si sedeva sul divano accanto a Rachel.

"A dire il vero starò dalla tua parte, Finn," disse Blaine, sedendosi sul sofà a due posti. "Guardiamo qualcosa che piacerà a tutti."

Fu con incredulità che Finn inserì ‘Iron Man 2' nel lettore DVD. Rachel protestò un po' ma Finn le ricordò tutte le sere spese con lei a guardare ‘Grease', quindi acconsentì malvolentieri. Anche Kurt protestò, ma Blaine gli mise una mano sulla bocca e gli ripeté più e più volte "shh, sai che lo vuoi" finché Kurt smise di opporsi e annuì.

A metà film, Rachel chiese una pausa popcorn e lei e Finn andarono in cucina a prepararne un po'.

"Va bene per Kurt," sussurrò Rachel una volta che furono in cucina. "Hai visto il suo sorriso ogni volta si guardano? Sono molto dolci."

"Sì, ma sono solo amici," fece notare Finn mentre prendeva una ciotola.

"Finn. Li hai visti. Sono più che quello."

"Perché Kurt avrebbe detto-"

"Non lo capisci, eh? È tutto nuovo per Kurt e lo spaventa tanto quanto lo rende felice. Ha bisogno di tempo per abituarsi a questa nuova situazione prima di iniziare a urlare dai tetti che ha un ragazzo. Sta facendo piccoli passi."

"Come fai a capirlo così bene?" chiese Finn, sconcertato.

"Per molti aspetti pensa come una ragazza."

Verso la fine del film, Finn rischiò un'occhiata verso la direzione dei ragazzi. Kurt aveva la testa sulla spalla di Blaine e aveva un sorriso leggero sulle labbra. Le loro mani era allacciate nel grembo di Kurt e il braccio libero di Blaine stava sulle sue spalle. Finn sgomitò delicatamente Rachel perché li guardasse. Lei sorrise radiosa in sua direzione e strinse più forte la sua mano, sussurrando, "Te l'avevo detto."



Il lunedì mattina vide Finn accolto da Jacob e da un registratore puntato in faccia.

"È vero che, come riportato da tre diverse fonti, l'ex-mascot gay del McKinley, Kurt Hummel, ha un ragazzo?"

"Huh-"

"Non rispondergli," intervene Mercedes, spuntando dal nulla per lanciare un'occhiataccia a Jacob. "Che ti ho detto riguardo a questa storia? È falsa. Ora sparisci."

"Grazie Mercedes, io-"

"Non lo sto facendo per te. Kurt non vuole che si sappia quindi farai meglio a tenere la bocca chiusa."

Finn restò immobile a lungo dopo che se ne fu andata. Aveva la sensazione che non sarebbe riuscito a mantenere questo segreto a lungo.



Due giorni dopo, andò a casa subito dopo scuola. Aveva sognato quel momento tutto il mese. Niente allenamenti, niente prove; la casa tutta sua. Avrebbe avuto un'ora intera di Halo e patatine senza che gli venisse rimproverato da Kurt che avrebbe rovinato la pelle o da Burt che avevano un unico televisore e che dovevano dividerselo.

Seppe che qualcosa non quadrava nell'attimo stesso in cui mise piede in casa. Non fu una sorta di sesto senso o altro; Lady Gaga risuonava a tutto volume per la casa, segno che Kurt era a casa.

"Ku-" iniziò, volendo chiedere al ragazzo gli permettergli di giocare ad Halo senza lamenti, ma le parole gli morirono in gola quando arrivò alla soglia del salotto.

Kurt e Blaine pomiciavano sul divano, Kurt sotto l'altro ragazzo. Aveva una mano sulla schiena di Blaine, e stringeva il tessuto bianco della camicia dell'uniforme. Finn iniziò a sentirsi a disagio quando realizzò che non l'avevano notato, più o meno nel momento in cui Blaine iniziò a baciare il collo di Kurt e sentì il suo fratellastro farsi scappare un gemito. Avrebbe ancora potuto lasciare la stanza senza riportare troppi danni, ma dovette spostare lo sguardo e li vide strusciare i bacini tra loro mentre si baciavano.

Finn rimase lì, immobilizzato, finché Kurt voltò la testa e aprì gli occhi, e il suo corpo s'irrigidì quando lo vide fermò lì.

"Finn?! Vattene!" strillò.

Finn borbottò una scusa prima di sparire dall'altra parte della casa, quasi nascondendosi.

Il giorno dopo, stava dicendo tutto a Sam, Puck e Artie dopo gli allenamenti.

"... E avevano le mani ovunque l'uno sull'altro, e era semplicemente strano, amico. È stato come se non avessi davvero capito che uscivano insieme finché non li ho visti pomiciare."

"Imbarazzante," disse Sam, a disagio.

Restarono in silenzio per un momento.

"La cosa peggiore è che era abbastanza eccitante."

 

 

  
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