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Autore: GreenNightmare    11/01/2011    13 recensioni
"E tu Rotten, ops, forse ora dovrei dire Lyndon?
Tu cosa sei diventato?"
Non è una critica mirata a Johnny Rotten.
E' un urlo di protesta contro la società che mette in vendita qualunque cosa, anche ciò che gli si rivolta contro.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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---- Prima di sentirmi inveire contro da ogni parte, voglio precisare che sono una grandissima fan dei Sex Pistols e che queste sono solo le mie considerazioni su quello che Johnny, che li rappresentava, è diventato poi. Non critico né la sua musica né ciò che lui è… Parlo di ciò che è diventato.---
 
 
Sid, Sid era un coglione,
Sid è diventato nazista per moda,
Sid non sapeva suonare il basso,
Sid si è lasciato condizionare da quella ed è diventato un eroinomane.

E’ questo ciò che si pensa di lui e a te non importa. Tu e Sid vi odiavate.
Non gliene è importato niente a nessuno quando Sid è morto, questa è la verità.

Tu invece…
Tu pensi di avercela fatta.
Sei vivo, non dipendi da nessuna droga e, cazzo, sei diventato una fottuta star. I giornali parlano ancora di te e tu vivi della gloria riflessa dei tuoi vent’anni.
Ce l’hai fatta. Ce l’hai fatta perché non sei morto.

Ma alla fine, cosa c’è di vivo in te? Cosa è rimasto di quel Johnny Rotten che viveva  per i suoi ideali, per cui la società non era altro che una sorta di maschera maligna?
Ora l’anarchico è diventato un vip. Un dannato vip.

Sid Vicious è morto come è vissuto.
Lui non aveva ceduto.
Lui non avrebbe mai detto ‘si’.

Chissà, forse allora si era già reso conto che, grazie anche a Voi, –ai Sex Pistols, i padri del punk-  a Voi e Malcom, ciò per cui vivevate, ciò in cui credevate sarebbe diventato un giocattolo di plastica, una moda, un’odiosa falsità.
Sapendolo, forse è stato anche contento di morire.

In verità nessuno l’aveva mai capito davvero fino in fondo. Tranne forse lei.
Quella che chiamate la sua rovina e invece per molti aspetti è stata la sua salvezza.

E tu Rotten, ops, forse ora dovrei dire Lyndon?
Tu cosa sei diventato?
Come puoi predicare l’Anarchia?

Le sento le tue parole, sono vuote, ipocrite, la rabbia di trent’anni fa è sparita.
Ormai non c’è più niente nel tuo sguardo. Quella scintilla che si poteva scorgere nei tuoi occhi quando cantavi la distruzione dov’è finita?
Ti sei venduto, Lyndon.

E’ inutile negarlo con insensate parole di ribellione, di caos, di anarchia. Sono solo parole. Non hanno più un significato ormai.

Non è soltanto colpa tua.

Il punk è un prodotto in vendita come tanti altri ormai. Una semplice moda tra le tante.

Come diceva McLaren? Cash from Chaos. E tu lo odiavi, Johnny, e lo odieresti ancora se fosse vivo, ma non ti rendi conto che sei diventato esattamente come lui?

Hai venduto te stesso, Rotten. Ha venduto i tuoi ideali, hai venduto perfino la tua rabbia.

Sid ha preferito morire.

E’ morto appena in tempo per non vedere questo scempio. Appena in tempo per non vedere il nome del punk, che una volta aveva un significato, commercializzato, usato, logorato e buttato.

Cos’è ora il punk per te, Johnny?
Cosa significa per te ribellarsi alla società?
Cosa rappresenta per te quella dannata A cerchiata, Rotten?

Sid ha preferito morire. Tu hai deciso di vendere le tue ragioni di vita. 

  
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