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Autore: msharon13    11/01/2011    0 recensioni
Ecco lo sapevo sono in ritardo. Ci mancava solo che arrivo in ritardo il primo giorno di scuola. Certo che Giusy mi poteva dire che era ora di uscire per prendere il pullman, invece ora devo andare a scuola con la macchina di papà. Non importa. Oggi è il primo giorno... e ho la sensazione che sarà fantastico :D
Questa è la mia prima fan fiction... spero vi piaccia :D
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1

1°giorno di scuola

 

Ore 6 e 35. Casa Mongomery.

Si Giusy, va bene. Ma no vedrai che ti starà benissimo se ti metti quella maglia abbinata. Ok, ora che hai finito di sceglierti cosa metterti per oggi, posso andare a cambiarmi anche io? Graziiiie. Si ci vediamo sul pulman. Baci”.

Finalmente si è decisa. Non c'è la faceva più a sentire Giusy e le sue manie sulle moda nel vestire. È vero che siamo migliori amiche da una vita, per l'esattezza da quasi 10 anni, però quando fa così non la sopporto proprio. È normale chiamare un'amica alle 6 e 30 del mattino per chiederle se è meglipo mettere la maglia a fiori con la gonna o la maglia a pois con i jeans ??? Credo proprio di no.

Va bé ora e meglio che mi sbrigo. Corro in bagno mi do una lavata ai denti e alla faccia e decido cosa mettere per quel giorno così orribile che cade ogni anno a Settembre. Perché la scuola deve iniziare così presto? Non è giusto. Dovrebbe al massimo iniziare a Ottobre quando sono tutti molto più rilassati. No? Non importa. Allora, cosa posso mettere? Dopo un po' di indecisioni opto per una maglietta a maniche corte a righe rosa e bianche e un semplice paio di jeans chiari. Poi mi dirigo di nuovo di corsa in bagno a cercare di fare una acconciatura carina e infine dopo aver salutato i miei genitori e mio fratello, raccolgo i libri che mi servono oggi e scappo fuori casa per prendere giusto in tempo il pullman. Mi siedo subito vicino a Giusy e iniziamo a parlare di tutto e di più, dalla scuola agli amici, ma mentre parliamo mi accorgo che la persona che speravo di rivedere da tanto tempo non c'è e che sicuramente a perso di nuovo l'autobus come fa da quando lo conosco.

 

****

 

Ecco lo sapevo sono in ritardo. Ci mancava solo che arrivo in ritardo il primo giorno di scuola. Certo che Giusy mi poteva dire che era ora di uscire per prendere il pullman, invece ora devo andare a scuola con la macchina di papà. Non importa.

Mangio una cucchiaiata di cereali al volo, afferro la borsa a tracolla nuova che mi ha comprato mamma quest'estate e la bacio distrattamente sulla guancia e dopodiché mi avvio fuori casa dove papà mi aspetta impaziente nella sua bella BMW e appena salgo parte a tutto gas.

Subito dopo aver lasciato il vialetto di casa papà mi si scaglia contro dicendomene di tutti i colori: “Quand'è che imparerai a essere più puntuale ?! Insomma hai quasi sedici anni e ancora hai bisogno di tua madre per svegliarti la mattina? Continua così e la prossima volta vai a scuola a piedi. Dai, tua sorella a quest'ora sarà già in classe a ripassare, mentre tu, ti crogioli nel tuo letto. Mi aspetto dei miglioramenti giovanotto.” “Si papà” rispondo. Tipico di mio padre paragonarmi a mia sorella. Certo lei è bravissima a scuola ed è anche una brava sorella solo che mi da un enorme fastidio essere paragonato a lei, soprattutto visto che anche io me la cavo abbastanza bene a scuola e ho anche 9 in condotta, nonostante faccia abbastanza bravate. Comunque, arrivati a scuola scendo dalla macchina, saluto papà e mi precipito su per le scale del secondo piano diretto alla mia nuova classe con i soliti compagni e le solite ragazze rompiscatole, che mi gironzolano intorno come se fossi un campione. Certo me la cavo abbastanza bene a calcio e sono anche il campione della scuola, non dico che non mi piace esserlo però loro esagerano in una maniera assurda, soprattutto Vanessa, la mia ex.

Neanche il tempo di entrare dentro e salutare i miei amici che il prof di matematica, Raviolo mi chiede il perché del mio ritardo. “ Mi scusi prof, ma ho perso il pullman e allora mi ha accompagnato mio padre”. “ Va bene, si sieda signor Morgan”. Detto fatto. Mi siedo subito accanto al mio amico Erik, che è il miglior amico che si possa desiderare, non che complice di tanti nostri misfatti delle medie e delle superiori assieme anche ad altri nostri amici delle medie che però hanno scelto differenti scuole.

Come mai sei arrivato in ritardo? Lo sai che ti sto aspettando da stamattina?” .

Qualcuno mi bacia la guancia ma non c'è bisogno di voltarmi per vedere chi è.

Lo già detto Vanessa. Ho perso il pullman e allora mi ha accompagnato mio padre. Contenta?”.

Calmati ti ho solo chiesto”.

Silenzio signorina Rossi”. La interrompe il prof. “Bene, oggi incominceremo a parlare delle equazioni di secondo grado che saranno oggetto di verifica.”.

Comincia così una noiosa lezione di matematica.

 

****

 

Che noia. Siamo solo all'inizio dell'anno è già mi sto annoiando a morte. Magari non è colpa mia ma del professore di scienze che è riuscito a rendere il sistema Solare un argomento noiosissimo, cosa strana perché alle medie mi piaceva tantissimo. Ah le medie, che bei tempi. Forse il periodo della mia vita più bello. Un luogo dove avevo tanti amici a cui volevo tutti tanto bene. Perché le cose devono cambiare? E una cosa di cui non mi capacito . Soprattuto il fatto che non vado più a scuola con Giusy, perché lei a scelto di andare al liceo di Scienze Sociali, dove la maggior parte degli studenti sono ragazze. E io invece di andare con lei mi sono andata a mettere in una scuola per geometri dove il 95 percento degli studenti e maschile, infatti nella mia classe siamo solo tre ragazze e il resto sono ragazzi. Odio essere alle superiori. Mi mancano tantissimo i miei compagni anche se molte volte ti facevano incavolare come non so cosa, non è niente di paragonabile rispetto a questa classe. La 3° C liceo tecnico costruzioni. Con le ragazze non vado molto daccordo, più che altro per il fatto che loro sono migliori amiche dalle medie e no fanno altro che parlare di ragazzi, moda e ragazzi. E con i ragazzi non è che vada molto meglio. Loro parlano solo con Sonia e Alessandra. A me mi interpellano solo se anno bisogno di qualcosa.

Le dispiacerebbe unirsi alla lezione signorina Mongomery?” chiede il professore.

Mi scusi prof” rispondo. E così dicendo ritorno a immergermi nei ricordi più belli che ho, dove c'è anche lui, la persona più fantastica che conosco.


Essendo la mia prima storia non so bene come comportarmi... ma spero di avervi almeno un pò incuriosito... :D Al prossimo capitolo :D

  
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