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Autore: Gondolin    11/01/2011    1 recensioni
Quando Lathspell, Corvotempesta, ritorna ad essere il saggio Gandalf agli occhi del re, Grima capisce che il suo tempo è ormai finito.
Semplicemente una scena canonca, ma da un'altro punto di vista.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gandalf, Theoden, Vermilinguo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Il ritorno di un re
Fandom: Il Signore degli Anelli
Personaggi: Grima Vermilinguo, Gandalf il Bianco, re Theoden
Rating: G
Conteggio parole: 316
Warning: niente, è una scena canon da un altro punto di vista
Canzone: Farò di te un uomo – Mulan 3:16 per la Poker Challenge @[info]settenote
Challenge: Special #9 @ [info]it100
Prompt-regalo: Let's have a talk about the good times (Taking Back Sunday)
Dedica: a [info]waferkya, perché è stato il suo modo di scrivere di questo fandom ad ispirarmi.

 

 

E sarai un uomo vero senza timori,
e sarai potente come un vulcano attivo,
quell'uomo sarai, che adesso non sei tu.


Quando Lathspell, Corvotempesta, ritorna ad essere il saggio Gandalf agli occhi del re, Grima capisce che il suo tempo è ormai finito.
Quando Theoden ritorna ad essere un uomo e cessa di essere un fantoccio, Grima capisce di aver perduto il proprio ruolo di burattinaio.
Quando il re di Rohan si alza dal suo trono d'ombra ed esce dall'ampia sala, Vermilinguo non può far altro che osservare da lontano, schermandosi gli occhi dalla luce che penetra impudente dal portone lasciato aperto. Sa di aver perso, non è uno sciocco, ma come tutti gli esseri abbietti, Grima non vuole riconoscere la sconfitta, e non si arrenderà fino alla fine, fino a che non si ridurrà a seguire uno Stregone esiliato, fino a che non si ridurrà a farsi prendere a calci da lui attraverso terre distrutte.
Così osserva da lontano Theoden e Gandalf confabulare, e sebbene veda sorgere nel suo re una luce antica, non la riconosce. Non ha mai saputo cosa fossero il valore e il coraggio, non ha mai cavalcato apertamente in battaglia con gli altri uomini del Mark, e non ha mai assaggiato gli schiaffi del vento sulla pelle, l'incitamento dei compagni nelle orecchie e l'acciaio nemico nella carne. Non sa, Grima Vermilinguo, cosa voglia dire essere un uomo, lui che ha sempre strisciato nell'ombra e versato veleno nelle orecchie di coloro i quali erano disposti ad ascoltarlo.
Theoden però ricorda ancora tutte queste cose, le ricorda con amarezza, lui che ha appena perduto un figlio alla guerra crudele, ma le ricorda, ora che nessun velo offusca più la sua mente. Il suo sguardo si spinge lontano sulla piana mentre Gandalf lo mette al corrente della situazione ormai quasi disperata. Ma Theoden non cederà più alla follia del credersi sconfitto senza aver lottato.

  
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