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Autore: Robinki    12/01/2011    6 recensioni
cosa si è disposti a fare per amore?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Avrebbero potuto benissimo essere fidanzati ,per quanto ne sapeva lui.

Come si stringevano, si guardavano, si toccavano! Argh! Era insopportabile! Moriva dalla voglia di alzarsi e andare di filato a piantare un bel destro nello stomaco di quell’insopportabile figlio di papà! Non che lui fosse da meno in questo campo, ma nessuno poteva permettersi di giudicare un Malfoy semplicemente dall’apparenza.

O meglio tutti lo facevano, ma tutti avevano comunque il buon senso di tenersi per se le proprie considerazioni scomode!

Invece quel damerino da quattro soldi, quella sua brutta copia d’un Damian Bloom che in quel momento si permetteva di stringere LEI così! E davanti a tutti poi! E quegli imbecilli dei suoi fratelli sembravano apprezzare come mai avevano apprezzato invece lui, Scorpius, accanto alla sorella.

Ma lui era l’unico che poteva meritarla! Sorrise, suo malgrado, al pensiero dell’ipotetica reazione di Lily a questa sua ultima osservazione: si sarebbe incavolata da matti, il viso le sarebbe prima sbiancato, poi un rossore sarebbe calato dalla fronte fino al mento, in maniera non uniforme, ma a chiazze e infine, dulcis in fundo, ci sarebbe stata la sfuriata, con tanto di fumo dalle orecchie, occhi esorbitanti e denti digrignati!

Un senso di smarrimento lo colse al pensiero che tutto questo non gli apparteneva più, l’aveva buttato nel cesso il giorno che aveva decretato che lui non sarebbe MAI riuscito ad andare d’accordo con quell’ insostenibile, soffocante grosso scimmione grottesco di suo fratello James.

“ chi non accetta la mia famiglia non accetta me, Scorpius” risentì quelle parole come se le avesse urlate, nella sua testa “ credo che sia il momento di mettere un punto a questa sottospecie di storia”.

Non aveva avuto neanche il coraggio di catalogare la loro come una relazione, e ormai lui vigeva in uno stato di shock da ormai due mesi, senza riuscire ad avvicinare l’oggetto dei suoi desideri.

Più la desiderava, più sentiva di non essere desiderato. E da quando lei aveva trovato la forza di farsi vedere in giro con altra gente non faceva altro che scivolare più in fondo!rodeva,  si consumava, precipitava, ecco cosa faceva!

Non poteva tollerarlo, quello che era suo, era suo e basta e nessun’latro avrebbe mai potuto neanche posarci un ‘occhiata di traverso! Ma lui sapeva che non doveva esserle completamente indifferente, l’aveva visto quello sguardo che per un secondo era guizzato nei suoi occhi brillanti, ieri a cena.

Un attimo prima che si potesse riscuotere, lui aveva percepito in quelle pozze, che tanto a lungo gli erano sembrate ghiacciate, un senso di calore, come una piccola fiammella che ancora lottava per emergere nelle lunghe distese raggelate.

E allora si risolse, non avrebbe aspettato e sopportato un secondo in più! Lei gli apparteneva, si appartenevano.

Si alzò di gran carica e si parò dinanzi la coppia, le mani in tasca, apparentemente noncuranti quanto la sua espressione.

Lily sollevò lo sguardo appena in tempo per notare una venuzza pulsargli sulla tempia. Un fugace attimo prima che lui chiedesse con un tono che sapeva di perentorio:

-          Ti dispiacerebbe venire un secondo a scambiare due chiacchiere con il sottoscritto, Potter?-

Non aveva neanche terminato la frase che già James Potter si era sollevato dalla panca per raggiungere la sorella, che però gli intimò di restare fermò con un gesto della mano.

-          Certo Scorpius, anche se non vedo di cosa mai dovremmo discutere-

Ancora quello sguardo, ora Scorpius lo leggeva chiaramente, adesso che l’aveva vicina molto più di quanto non lo fosse stato nelle ultime settimane, molto più di quanto avrebbe sperato solo un ‘ora prima.

C’era qualcosa di misterioso in quell’espressione che le atteggiava il viso in una sorta di smorfia canzonatoria, un qualcosa che lo avvertiva, lo metteva in guardia.

Lily si alzò in piedi e Scorpius si voltò incamminandosi verso un aula vuota al primo piano.

Sentiva solo i passi sicuri della ragazza che lo stava uccidendo, alle sue spalle e il suo respiro.

un respiro regolare, ma a tratti spezzato, forse dal freddo che si condensava all’esterno delle loro labbra in nuvole di fumo.

Giunto in  una vecchia classe si girò a fronteggiarla e appena incontrò i suoi occhi, capitombolò!

Non poteva farcela, cosa doveva dire? Non stava pensando ad altro mentre arrivavano lì! E ora? Cazzo! Tabula rasa! Lei lo guardava in attesa.

-          Allora? Scorpius? Pensi d’iniziare il tuo mirabolante discorso o dobbiamo rimanere qui a gelare inutilmente?-

Perché doveva farlo scattare sempre, eh?

-          Gelare? Non credo che un po’ di freddo potrà toccarti. Ce lo hai dentro il gelo, Potter e io ormai ci nuoto da ben due mesi-

Avrebbe voluto colpire lei, scorgere sul suo viso un’espressione sconvolta, di rimorso, dispiaciuta …. Invece le sue stesse parole lo shockarono.

Era stato proprio lui ad aprire bocca? Era suo quel tono così commiserevole, disperato? Da quando perdeva il controllo così?

L’unico effetto che l’ultima frase di Scorpius ebbe su Lily fu un sopracciglio sollevato, a prova dello scetticismo che l’animava.

-          Tu nuoti nel mio gelo da ben due mesi, Scorpius? E io allora? Cosa devo pensare di uno che non prova neanche per un secondo a fare uno sforzo per avere un rapporto con me? Ti sei arreso subito appena ti ho detto che se provavi ad andare d’accordo con James tra noi era finita!

Era così oltre le tue capacità provare a restare nella stessa stanza di mio fratello pochi minuti al giorno, giusto per non rendermi la vita un inferno?sai quante volte vi ho portato a turno in infermeria ? ma forse tu dimentichi queste cose, per te conta solo il tuo enorme e spropositato ego!-

Ecco che lo accusava, cercava la lite! I capelli le si agitavano intorno al viso, come animati di vita propria una vita decisamente incazzata, e lui avrebbe accolto la sfida, se il suo cuore avesse retto. Ci provò :

-          questo dovresti dirlo anche al tuo adorato James, se non sbaglio anche lui non ha fatto nulla per migliorare la situazione-

adesso l’aveva fregata,  FRE-GA-TA!

-          quando sono ritornata nella mia sala comune, dopo che ci siamo lasciati, ho incontrato James per le scale … stava venendo da te, con la scacchiera magica … un’evidente segno di resa e ricerca di tregua, ti pare?-

perfetto. Fantastico. Era un idiota integrale! Come diamine ne usciva adesso? La sua testa gli gridava di cercare qualche rispostaccia per avere la meglio, ma le parole gli mancavano, si sentiva svuotato. Era un battaglia che aveva già perso da tempo, avrebbe dovuto sentirlo.

Capì di essere stanco quando un pensiero allucinante gli attraversò l’anticamera del cervello e iniziò a suonare il campanello insistentemente.

È proprio vero che l’amore ti rammollisce, ma pensa un po’ cosa mi toccherà fare. Merda! Non c’è proprio un’altra soluzione?

Mise su un’espressione che doveva sembrare comprensiva e tentò un sorriso pacifico, che gli riuscì piuttosto stiracchiato.

-          È inutile che fai quelle smorfie, ormai è tardi. Quindi se non ti dispiace, toglierei il disturbo, eh?-

 Lei girò sui tacchi e stava per andarsene.

Ecco adesso la raggiungo e la trattengo per un polso, poi la giro di slancio sussurrandole un “ aspetta” e dopodiché la bacio.

Questo era quello che avrebbe voluto fare.

In realtà se ne restò piazzato nella stanza, i passi della sua interlocutrice che si allontanava … definitivamente con il suo cuore.

Era rimasto pietrificato.

Era davvero troppo tardi? O era l’ultima disperata ancora che Lily gli lanciava? Non poteva restare a chiederselo. Iniziò a correre e aveva appena varcato la soglia che si ritrovò tra le braccia una nuvola di capelli rossi.

La sua Lily sollevò la testa. Aveva gli occhi umidi, come quelli di lui.

Provò a stringerla forte e stava per dire qualcosa che una bella cinquina gli annebbiò la vista e i sensi per un secondo.

Il tempo di riprendersi dalla sorpresa che Lily stava ricaricando per fare il bis, ma lui le bloccò prontamente il braccio e glielo porto dietro la schiena, spingendola contro il muro con il suo corpo.

In un secondo il respiro di lei si mozzò e lui prese a sfiorarle il collo con la punta del naso. Arrivò con lo sguardo all’altezza dei suoi occhi e la guardò come mai aveva fatto in vita sua, uno sguardo che le comunicava tutto i suoi sentimenti contrastanti : la rabbia, il desiderio, l’orgoglio, la resa, la delusione, il rimorso, la gioia e la tristezza.

Ci mise tutto ciò che poteva metterci e attese.

Lei lo guardò risoluta e sussurrò:

-          Non basta Scorpius. Dovrai fare molto meglio di così-

-          Lo farò- rispose lui, ormai l’orgoglio dimenticato nell’auletta vuota.

-          Non sarà facile e ti farò anche penare un po’, se proprio vuoi saperlo-

-          Non mi sarei aspettato nulla di meno bastardo da te…- la provocò, ma ormai le loro labbra si sfioravano e le loro dita s’intrecciavano. Il cuore di Scorpius esplose al contatto con la sua lingua e in quel momento seppe che avrebbe scalato una montagna senza viveri per lei, avrebbe ucciso un orso a mani nude, all’occorrenza, avrebbe affrontato Voldemort in persona. Cosa ci voleva a sopportare James Potter in un secondo d’inferno ,quando poteva avere il paradiso in eterno?

-          FINE

 

SPAZIO AUTRICE

Una robina folle che mi è venuta in un momento di noia! Ad maiora!

  
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