Quel giorno tanto atteso da tutta la famiglia era arrivato. L'unica che non voleva partire ero io. Non volevo lasciare il mio paese, i miei amici ecc.. Per preparare la valigia mi svegliai alle 8:30 di mattina. Finì di preparare tutto alle 10:00 e pensai di passare a fare visita alle mie amiche e stare insieme a loro per l'ultima volta. Tornai a casa in lacrime, ma per fortuna mia madre mi consolò e mi promise che negli Stati Uniti sarei stata felice e mi sarei fatta nuove amicizie e che sopratutto mi sarebbe piaciuta la casa. Arrivò l'ora di partire, andammo all’ aereoporto e dopo un pò di minuti di attesa finalmente salì sull'aereo. Non ero mai salita su un aereo e avevo molta paura, vicino a me c'era mia sorella di 13 anni, Nicole. Come sempre faccio quando viaggio, presi il mio iPod, le mie cuffie, spinsi Play e dopo un pò mi addormentai. L'uniche canzoni sul mio iPod erano quelle di Justin Bieber, Miley Cyrus, Rihanna, Avril Lavigne e tanti altri. Finalmente l'aereo atterrò e scendemmo. Ad aspettarci fuori c'era una nostra zia, che si era trasferita lì a Los Angeles, da ben 10 anni. Un'altro problema non solo mio ma anche della mia famiglia era la lingua che non sapevamo molto bene, ma tutto sommato, io me la cavavo abbastanza bene. Faceva abbastanza caldo a differenza dal mio paese e questo mi sembrava una bella cosa. Entrammo dentro la macchina di mia zia che ci fece mille domande. Cominciai a guardare dal finestrino e nemmeno io potevo crederci, che Los Angeles, mi cominciò a piacere molto. La macchina si fermò, scesi, alzai lo sguardo e vidi una bellissima casa, pensavo fosse di una star americana, invece no, era proprio la mia e della mia famiglia. Rimasi stupita e dalla bocca uscivano sempre le stesse parole: “E’ bellissima” “Non ci posso credere” “E’ davvero la nostra casa”. Andai ad abbracciare mia madre e mio padre. C’era un enorme cancello, si apri e corsi subito alla porta, presi le chiavi dalle mani di mia madre e apri la porta….Anche questa volta non ci potevo credere, era stupenda, spaziosa. Abbracciai mia sorella e le dissi: “Non sto sognando vero?” lei mi rispose: “No, non stai sognando per niente, è davvero casa nostra. Andiamo al piano di sopra.” Io e mia sorella salimmo le scale, aprimmo tutte le porte e in una c’era scritto ‘Britney and Nicole”, aprimmo quella ed era gigantesca. La camera non era ancora arredata, ma era perfetta per me e mia sorella, anche se ne volevo una tutta per me. Strillammo quasi da sentirci per tutto il quartiere, sembravamo due pazze. A quel punto mi ero accorta di aver scordato tutto quello che facevo e avevo prima, perché questo che avevo adesso era mille volte meglio! Sentimmo delle voci provenire dal piano di sotto, erano i nostri genitori che ci chiedevano aiuto per portare tutti i bagagli in casa. Continua…