VICINANZA
-Tu mi sei vicino più di ogni altro in tutto l’universo.
Kirk gliel’aveva detto con uno sguardo fermo e qualcosa di disperato addosso, nella voce, nel modo in cui le spalle curvavano pesanti verso il pavimento.
E in quel momento, anche se Spock era un Vulcaniano e non avrebbe dovuto, da qualche parte nel suo cervello una corda vibrò piano ma lucida, e nella sua gola il respiro si strozzò.
Sapeva che l’affermazione di Kirk era vera.
Sapeva cosa era costato al capitano pronunciarla lì, davanti a lui, sostenendo il suo sguardo.
E in quel momento, anche se Spock era un Vulcaniano e non avrebbe dovuto, pensò che Kirk avesse gli occhi più belli di tutto l’universo.
-Capitano –disse, ma la voce non era che un sussurro.
-Capitano –ripetè.
Strinse forte le palpebre, passandosi le dita sulle tempie. Il suo nome gli rimbombava nella testa, insistente.
-Jim.
Sebbene avesse gli occhi chiusi, Spock percepì le labbra di Kirk piegarsi in un debole sorriso.
FIN