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Autore: rrrossi    13/01/2011    4 recensioni
Tutti umani: Alice e Jasper, la nascita del loro primo figlio .. =D
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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 Alice e Jasper, il primo figlio ..

Era notte fonda, e a casa Whitlock, la piccola Alice dormiva beata attorcigliata dall'intera coperta e dal fine lenzuolo, al centro del letto, considerando che l'enorme pancione occupava spazio. Per il povero Jasper invece, la nottata non era così tranquilla, visto che la moglie, incinta e ormai quasi al nono mese, aveva con se tutto il trapuntone in lana e dormiva prendendo anche metà del suo posto; Per quanto longilineo il ragazzo, che aveva tentato di prendere sonno più volte, non riusciva nemmeno a distendersi in quel poco spazio che Alice gli aveva rimasto, non contando poi, che si era nel pieno di dicembre, e che lui era solito dormire con box e canotta ! Di prendere un po’ della coperta non se ne parlava, la moglie aveva in sonno molto leggero, e sicuramente l’avrebbe castrato nel caso in cui l’avesse svegliata. Decise così, di prendere il suo cuscino e di accucciarsi ai piedi del piccolo folletto che tanto amava. “Ah !, finalmente …” Pensò assonnato; Ebbe appena il tempo di sfiorare il cuscino in piuma d’oca con la guancia e di finire di formulare il pensiero che un urlo agghiacciante interruppe il silenzio che c’era in camera, << Aaaaaaaaaaaah!!! >> urlò la sua consorte. Il poveraccio, essendo proprio vicino la sonda del letto, sobbalzò e si ritrasse di scatto, cadendo rovinosamente a terra;  Immediatamente si rimise in piedi trovando al centro del lettone matrimoniale, un Alice tutta sudata e affannata, seduta mentre si reggeva con le mani alle lenzuola, << Tesoro che c’è ?! >> Chiese subito allarmato. Alice non gli badò; Appena sentì quel “crak”, capì tutto. Le si erano rotte le acque. Solo allora Jazz si accorse della pozza che c’era attorno a lei, guardando la ragazza con gli occhi sgranati e la bocca semichiusa. Era bloccato. Alice, aveva dolori lancinanti al basso ventre, si rimise a fatica in piedi, mentre si teneva il grembo gonfissimo; indossava una camicia da notte, lunga e bianca semplice. << Jaaaaaaz ! >> Altra fitta, altro urlo spacca timpani << Eh ?! >> Esclamò il marito completamente rintronato. “Sta per nascere mio figlio” Solo questo la sua mente elaborava << Pezzo di deficiente alzati che aspetti !! >> Gli gridò contro incavolata nera. << Sisisisisisi !! >> Velocemente si alzò; Alice era da un lato del baldacchino, lui dall’altro. Jasper non sapeva che fare, guardava la finestra trepidante mentre freneticamente si arrovellava le mani, come se da un momento all’altro quest’ultima si dovesse aprire facendo comparire una cicogna con tanto di bambino. << Jaaaaaaasper !!!! >> Intanto la poverina soffriva da morire e lanciava vari tipi di imprecazioni e maledizioni contro quel deficiente del marito, che si voltò a guardarla preoccupato. Jasper era tornato alla realtà. << C – cosa devo fare ?! >> Chiese emozionatissimo. << Riempi una borsa di vestiti, chiama mio padre Edward e Bella, Prendi la tessera sanitaria, vestiti, va a prendere la macchinaaaa !!!! >> Alice sbraitava a destra e a manca, mentre il malcapitato annuiva in modo frenetico e scoordinato, guardandosi attorno alo stesso tempo cercando di individuare le varie cose ordinate dalla moglie, veloce come un razzo corse nella cabina armadio – una stanza più grande della loro camera e zeppa di vestiti – e recuperò, non senza un certa fatica, una borsa buttandoci dentro tutto quello che trovata. Facendosi spazio tra i vari manichini  e stand, oltrepassando un foulard tutto di penne rosse appeso su una gruccia, che gli colpì il viso,uscii da quell’inferno spuntando le ultime piume che gli erano rimaste appiccicate alle labbra, e porse la borsa alla ragazza che intanto si era infilata una tuta paillettata. Jazz la guardò sconcertato.  << Che c’è solo perché devo partorire non posso essere elegante !! >> Sbraitò incattivita e pieni di dolori lei. << C – certo amore ! >> Prese la tessera sanitaria e aiutò Alice a scendere le scale, che gemeva per le contrazioni; prese poi il cellulare, mettendolo tra il collo e la spalla e chiamando Edward che dopo 5 squilli si decise a rispondere << Pronto >> La sua voce era bassa e roca, seguita poi da uno sbadiglio. Jasper agitato al massimo non riusciva a parlare, << Alice, bambino !!! >> Cercava disperatamente di farsi capire dal cognato e al contempo metteva a soqquadro la casa per trovare le chiavi della macchina. << Aaaaaaaaah !!! Idiota ti vuoi muovereeee o noooo !!!! >> Aly, che già era accanto alla porta e con il cappotto addossi, arrivò a fare acuti che facevano invidia a Pavarotti. << Che ?!  >> Edward era ancora per metà nel mondo dei sogni, e cominciò a credere che l’amico fosse sonnambulo considerando le parole sconnesse. Quel poveraccio intanto rischiava l’infarto dalla felicità: Aveva trovato le chiavi. Vittorioso andò da Alice che non si era fermata un attimo, accompagnando tutte le azioni di Jasper con insulti vari e maledizioni contro quest’ultimo, che continuava a balbettare al cellulare. << A – alice … Bambino ! La borsa, le chiavi, io in mutande !!! >> Farneticava camminando su e giù per il salotto. Dal’altro lato della cornetta si sentì uno sbadiglio femminile: La chiamata era a vivavoce, e il timbro cristallino ma roco e assonnato di Isabella, fidanzata di Edward e grande amica dei coniugi Whitlock, fece la sua comparsa. << Amore … Credo che – sbadiglio – Jazz stia cercando di dire che Alice sta per partorire >> Jasper felice come una pasqua che almeno una persona intelligente ci fosse, annuì contento, mentre Aly si sgolava urlando come un’ossessa ancora all’ingresso. Intanto dal telefonino di Jazz si udirono testuali parole : “ Alice !! Edward cazzo alzati !! Tua sorella sta per partorire !!!! >> Era la voce di Bella che urlava, seguita da schiamazzi e cadute varie – probabilmente Edward era caduto dal letto anche lui -. Il signor Whitlock chiuse la comunicazione correndo dalla moglie che lo accolse calorosamente. << Gran pezzo di somaro va a prendere la borsa!!!!! >> Il sorriso che aveva curvato le labbra di Jazz sparì all’istante terrorizzato dalla sua dolcissima consorte, corse di sopra recuperando il piccolo borsone che aveva riposto sul comò, e cominciò a correre verso le scale ! << Ho preso la borsa ! Ho preso la borsa ! >> Esclamò fiero. Le ultime parole famose. Inciampò nei suoi stessi piedi, scalzi oltretutto, e riscese le scale con un gran ruzzolone che non fece altro che aumentare le grida del folletto che strepitava agitando in aria le mani contro l’inefficienza del marito. Finalmente armato di chiavi, tessera sanitaria e borsa, indossò il capottino lungo e con Alice che non era stata zitta un attimo entrarono in macchina e Jazz partì a tutta velocità, Destinazione: Ospedale di Forks ! Intanto Edward e Bella chiamarono Esme e Carlisle dicendogli di correre in ospedale. I Signori Cullen contentissimi si prepararono in quattro e quattro otto si precipitarono in sala maternità. << Aaaaaaaaaaaah !!!! Dioooo Miooooooooo !!! Ah ! >> Le contrazioni erano sempre più ravvicinate e la ragazza non ce la faceva più, Jasper dal canto suo, sudava freddo. In poco arrivarono alla meta, correndo al massimo della velocità consentita per Aly, all’ascensore dell’ospedale che li portò all’ingresso del reparto maternità. Erano ancora dentro quando videro i genitori di Lei, con in braccio un bambino mentre gli facevano strane smorfie. << Mamma ! >> Esclamò a Alice ! La donna guardò prima la figlia, poi il bambino che aveva in braccio, poi l’infermiera, poi il marito. << Carl, abbiamo sbagliato neonato !! >> Diede il piccino all’infermiera che aveva di fianco e corse dalla figlia, seguita dal marito. Qualche minuto dopo intanto che i medici preparavano Alice, fecero il loro ingresso due trafelati Ed e Bella. E dopo tante peripezie, finalmente, la signora Whitlock entrò in sala parto. Le sue urla erano l’unico rumore che si udiva all’interno del pronto soccorso. Il resto dei familiari stava in sala d’attesa a girarsi i pollici impazienti di conoscere il piccolo nuovo arrivato. Jasper faceva avanti e indietro ogni tre passi, girando a volte in tondo da solo, quando un medico uscì . Tutti erano trepidanti e gli chiesero notizie: << La signora non vuole partorire senza suo marito >> Annunciò trascinando di peso Jazz a cambiarsi. Quel poveretto aveva la fobia del sangue. Ma infondo lo faceva per suo figlio e per la sua amata no ? Beh, era quello di cui cercava di convincersi. Un infermiere lo condusse in una stanza e gli diede un camice ed una mascherina; Jazz, che sentiva stranamente freddo, non si era tolto il cappotto per tutto il tempo. Con mani tremanti tolse l’indumento. Eh, qualcosa doveva scordarsi ! Volete sapere cosa ? Non si era vestito. Er in boxer gialli e canottiera bianca, di fronte a quel ragazzo che sembrava … Un po’ strano. Lui invece era scioccato, mentre L’altro lo guardava in modo … Malizioso ? << Vuoi giocare biondino ? >> Gli chiese avvicinandosi e accarezzandogli la chioma. Jasper scappò impaurito. S’infilò in un lampo la tenuta che gli era stata consegnata, e non preoccupandosi minimamente del fatto che le paperelle sul didietro erano lasciate in bella mostra, visto che il camice verde copriva solo il davanti, si fiondò nella stanza della sua dolce metà e s’inginocchiò al suo fianco. Il piccolo folletto ansimava forte, soffriva tanto, e quel cavolo di dottore continuava a dirle di spingere; Stringendo, o meglio, stritolando la mano del sua amore, diede un’ultima forte spinta, finché un vagito squillante non si espanse nell’aria. << E’ una femminuccia ! >> Annunciò il dottore; I due si guardarono commossi, e sorrisero teneramente.  Oh Signore ! Ce l’avevano fatta !!
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Ok, questa è una sciocchezza, probabilmente anche venuta male, non sono il mio forte i racconti comici !! Xd Beh, che dire, spero mi darete la vostra opinione così saprò se cestinare o me qst One – Shot !! Bacioni <3  
 

 

 
   
 
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