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Autore: Gabriellina_Emrys    13/01/2011    4 recensioni
Durante un suo quotidiano sonno di bellezza, Lina viene attaccata da un essere... Con il tempo, la creatura chiarirà a Lina il significato del detto " le apparenze ingannano".
Una nuova e strana avventura ha inizio!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Amelia, Gourry Gabriev, Lina Inverse, Personaggio originale, Zelgadis Greywords
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Ero immersa ancora nel mondo dei sogni quando sentii qualcosa camminarmi sulla pancia, e punzecchiarla fastidiosamente con quelli che sembravano essere…artigli

 

Ero immersa ancora nel mondo dei sogni quando sentii qualcosa camminarmi sulla pancia, e punzecchiarla fastidiosamente con quelli che sembravano essere…artigli!L’unico possibile pensiero che sfiorò la mia mente fu:”Un demone!!!!”. Sgranai gli occhi ed urlai, sobbalzando nel letto e riuscendo a liberarmi della creatura colpendola con uno dei miei pugni micidiali: mi spaventai nel sentire che quel demone fosse molto …piccolo e.. peloso… Deglutii,spaventata, oltre  che sinceramente sorpresa, mentre sentii la creatura sbattere contro qualcosa e dare inizio ad una serie di tonfi, come se si fosse trascinata tanti oggetti durante quel volo: nel tentativo di sferrare un doloroso attacco al mio avversario, recitai in fretta una fire balls, pronta a giustiziare qualunque cosa avesse avuto la stragrande idea di turbare il meritato sonno di bellezza della sottoscritta, ma le parole mi morirono in gola. Un ultimo tonfo. Ed udii quello strano, terribile, fastidioso…verso o…grugnito oserei dire, proveniente dall’angolo della stanza in cui quella creatura aveva appena terminato il suo sfrenato capitombolo…Un verso..non umano… inequivocabilmente fastidioso….

Ancora con gli occhi sgranati, fissi su l’angolo buio da cui si udivano ancora quei versi che avrebbero fatto accapponare la pelle anche a Lord of Nightmare, mi divincolai dalle lenzuola sfatte e scivolai dal letto, appiattendomi contro la parete. Mille pensieri mi attraversarono la mente… Tutti finalizzati a punire l’intruso…ma come? Il fatto era insolito… era la prima volta che mi sentivo così… non saprei come dire… bloccata a reagire… Parliamoci chiaro, NON AVEVO PAURA! Ero solo…smarrita…

“Chi va là!..”domandai stupita a quell’essere. Ma egli non mi rispose, nemmeno mi riservò spiacevoli sorprese. ‘Oh al diavolo!’  mi dispiaceva per quel mostriciattolo ma ero tutta intenzionata a fargliela pagare!

Feci in tempo a fare il primo passo, quando il mio amico spadaccino irruppe nella stanza, sbattendo la porta violentemente. Evidentemente aveva udito quel fracasso :

“Lina! Cosa succede?!” mi gridò preoccupato.

“Non lo so, Gourry, stavo dormendo poco fa e…

Non potei terminare di raccontargli ulteriori dettagli, quel grugnito si fece più forte.

Sentii il mio amico affiancarsi a me, e afferrarmi per il braccio:

“Lina, resta dietro di me… ci penso io…”

“Ma non dire sciocchezze Gourry, qualunque cosa sia, sono pronta ad affrontarla..!”

Distogliendo lo sguardo dal mio amico, comincia a fissare quell’angolo buio.

Vidi una forma che si muoveva, era comunque piccola, come avevo ipotizzato… Non mi impedii un ghigno soddisfatto. ‘Beh, almeno è un moscerino!’pensai .

“Allora…fatti avanti! Hai inesorabilmente svegliato la grande maga genio Lina Inverse,abbi almeno la compiacenza di farti vedere!”.

Anche il mio amico stava fissando quel qualcosa  , ed intanto teneva la mano sull’elsa della spada, pronto all’evenienza dell’attacco.

Per un momento non ricevemmo risposta… poi quel coso si mosse verso la  luce proveniente dalla finestra.. I suoi passi facevano un ticchettio insopportabile, per via degli artigli che avevo avuto il piacere di sentire sulla mia pancia… ‘ E se non fosse così debole?’ fu l’ultimo fugace pensiero prima che il mio cuore fu messo a dura prova.

Si. A dura prova.

La creatura mostrò ciò che era, fermandosi al di sopra della chiazza del pavimento illuminata dalla luna . Alla vista di quella “cosa” sgranai gli occhi, ed avevo sinceramente paura che potessero uscirmi dalle orbite, mentre sentii il mio amico spadaccino sussultare, ed allentare la presa sulla spada…

Quell’essere…aveva degli occhi grandissimi neri, un naso della stessa misura, ma non eccessivi quanto la sua bocca: essa  era spaventosa, si prolungava fin sotto le sue orecchie, anch’esse grandissime e a punta. Sulla testa, sulla schiena e… sul sedere..ehm.. aveva un paio di piccole antenne. Le zampette erano decorate con piccoli artigli… ed..erano sei! Sembrava peloso…ed era blu!!!

.. ‘Ma che razza di animale è…?!!!’ mi domandai sconvolta, senza rendermi conto che la mia bocca si era aperta così tanto per lo stupore che nel ricompormi la mia mascella  crocchiò.  Anzi, le nostre mascelle crocchiarono , visto che anche il mio amico pareva stupefatto quanto la sottoscritta!

Mi voltai verso il mio compagno, che ricambiò lo sguardo… Restammo a fissarci, in attesa che uno dei due parlasse, e fu il mio amico a rompere il silenzio:

“ Lina…” cominciò, esitando solo un momento, alzando il dito ad indicare quella creatura, “ e tutto questo baccano solo per un coso così piccolo!!!

Già. Piccolo. Quel coso era stramaledettamente PICCOLO!  Se non fosse stato per il suo aspetto così… particolare.. avrei detto di essere stata spaventata da un cagnolino!

Strinsi i pugni, “mmmmmm”, tornando a posare il mio sguardo su quella creatura, che, del resto  non si era spostata di una virgola. Sembrava che anch’essa mi stesse fissando.. Deglutii. Perché mi fissava in quel modo accidenti!! Fu allora che decisi di rivolgermi all’ospite.. con in mente già la formula di una dolorosa palla di fuoco, se la creatura avesse “sbagliato la risposta”…

“Chi sei tu..? domandai, la voce meno determinata di quanto speravo…

L’essere blu non rispose immediatamente. Quindi, portò una delle zampe al suo petto peloso, ed aprì quella che avrei definito la bocca di un grosso squalo:

“ Io… mi chiamo… Stitch.”

 

 

****

 

 

<??>> si gente, avete capito bene: la mia pazienza ha un limite.

L’essere precipitato nella mia stanza si era presentata come una creatura proveniente da una dimensione parallela.. Il mostriciattolo, che diceva di chiamarsi Stich, aveva chiesto urgentemente di parlarmi e così, spinta dalla curiosità anche di Gourry, ci eravamo accomodati ai tavoli della locanda. Naturalmente non c’era anima viva, visto che erano le tre di notte. Non c’era nemmeno una possibilità che qualche buona anima ci venisse a servire una succulenta colazione, fatto che già mi aveva sufficientemente innervosito. Al rendere ancora più sgradevole la situazione c’era questa ridicola creatura.

Io e Gourry fissavamo esterrefatti l’essere che, dopo avermi chiesto di scusarlo per il modo in cui  si era burrascosamente infiltrato nelle mia stanza ed il consenso di spiegare la sua urgenza, aveva cominciato a raccontare la sua storia, fin troppo animatamente… In pratica sembrava di essere a teatro!

Quando la creatura terminò di raccontare la sua storia infinita, io ed il mio compagno di viaggio ci scambiammo un’occhiata. Dallo sguardo di Gourry capii immediatamente che lo spadaccino non aveva afferrato bene il filo del discorso, ma, purtroppo  per la creatura, io SI :

<< Tu hai avuto la bellissima idea di svegliarmi nel bel mezzo della notte solo per chiedermi di aiutarti a salvare una bambina di otto anni!!! >> gridai incollerita, mentre Gourry mi serrava le braccia impedendomi di dare la giusta lezione a quel mostriciattolo.

<< Lina! Calmati! >> disse sotto sforzo Gourry alle mie spalle.

<.. No! Li-lo è ..la m i a  migl ioore  ami-ca…  g-ià…>> disse l’essere, con un filo di voce.

 Il mio amico mi allontanava gradualmente del tavolo su cui il mostro di era accucciato, e a volte avrei gradito da parte sua una minimo di appoggio e lasciare che sfoderassi la mia rabbia a suon di palle di fuoco (a sue spese aveva già provato la sensazione):

<< Amica del cuore eh?? Bene! Visto che sei così attaccato a lei perché non vai a salvarla da solo!!! Dovevi proprio svegliarmi nel cuore della notte?!>> gridai isterica.

Improvvisamente, mentre io cercavo di divincolarmi scalciando dappertutto, sentii la presa del mio amico allentarsi. Senza curarmi dell’atteggiamento dello spadaccino e senza degnare di uno sguardo l’ospite non gradito, mi avviai a passo svelto alla scala che conduceva alle stanze passando accando al tavolo dove era accucciato l’essere;

<< Ma senti che storie idiote! Non sono una babysitter va bene!! Addio! Andiamo Gourry! >>

Mi immobilizzai…

<< ….Gourry?... >> ripetei.

Ancora confusa mi voltai interdetta verso di lui. Ma Gourry non stava guardando me, ma davanti a lui. Uno sguardo… oserei dire..preoccupato… Quasi automaticamente tornai al mio posto, davanti alla creatura e la trovai sempre li. Solo che ora si trovava praticamente sdraiata sul tavolo, a pancia sotto; le lunghe orecchie affusolate fuori uscivano dai bordi del tavolo mentre il suo capoccione premeva contro il suo stesso naso. La creatura mugugnava qualcosa ma non riuscii a capire perché i suoi versi erano intraducibili…Mi abbassai leggermente con l’intenzione di scorgere il muso del mostriciattolo e intravidi i suoi occhi  luccicare come se fossero due grandi perle nere… tristi però… davvero tristi…

Fui stupita del modo il cui quella creatura così strana mi infondeva…………….. tenerezza. Scrollai la testa come per distogliere quel pensiero, e tornai a guardarlo. Stavo per prendere la parola ma il mio amico mi precedette; si avvicinò al tavolo, lentamente, e si chinò un po’ verso quella specie di koala blu. Lo osservai fissare la creatura, cercando di capire che intenzioni avesse.. Gourry è sempre stato più abile di me nell’osservare i dettagli; i sui occhi da lince scorgevano particolari che nessuno, nemmeno la sottoscritta, avrebbe fatto caso.

Sul suo volto lessi una sorta di confusione. Il mio amico teneva la testa contratta tra le spalle mentre si poggiava con le mani sulle ginocchia. Lo vidi esitare per qualche istante, poi, con mano sicura allungò il braccio sinistro e raggiunse il capo della creatura, carezzandolo dolcemente, ed essa, al contatto inaspettato, alzò lo sguardo per incontrare quello del mio amico.

Per qualche istante governò un silenzio imbarazzante. Poi il mio amico sorrise, e si rivolse a me senza distogliere gli occhi dallo strano essere, continuando ad accarezzare il suo capoccione:

<< Sai Lina… >> cominciò << credo che sia il caso di aiutarlo…

Va Bene. Uno, due,  tre. Respiro. Quattro, cinque, sei.  Respiro.

In quel preciso istante avrei preso volentieri a bastonate il mio compagno di avventure:

<< Cosa?!! >> scattai all’indietro furiosa << Vorresti farmi credere che SARESTI pronto a perdere il MIO tempo prezioso per aiutare un mostriciattolo sconosciuto a cercare chissà dove la sua padroncina poppante?!!>> senza rendermene conto avevo alzato forse un pochino troppo la voce, provocando la reazione istintiva di Gourry di attirare a sé la creatura con fare difensivo e chiuderla tra le braccia :

<< Cerca di capire Lina, proprio perché si tratta di una bambina dovremmo fare qualcosa.. >> affermò lo spadaccino, girandosi per fronteggiare il mio sguardo, che doveva essere tutt’altro che benevolo.. <  la cosa giusta da fare..>>

“La cosa giusta da fare eh….” Io e Gourry siamo la coppia più affiatata del  mondo, senza dubbi, ma per quanto riguarda il decidere cosa sia più giusto o meno abbiamo idee piuttosto contrastanti …

<<Gourry spero  tu voglia scherzare! Non sono venuta fin qui per cacciarmi nei guai, soprattutto quando questi guai non riguardano me! E ti consiglio di riflettere con calma su quanto hai appena det…>> mi fermai di scatto quando mi accorsi di essere fissata dalla creatura. Mi guardava con gli occhi disperati mentre le sue zampette adornate dai piccoli artigli si aprivano e chiudevano continuamente con fare imbarazzato e direi… speranzoso.

Abbassai senza volere il mio sguardo verso il pavimento. Arrossii inconsciamente. Accidenti che situazione! Mi sentivo così imbarazzata da desiderare di avere davanti qualcuno da strangolare, Zeroos, per esempio! Ah, si, con lui potevo divertirmi, primo,  perché non era un problema sapere le sue vere intenzioni ( troppe volte aveva mandato in tilt la mia sanità mentale!), secondo… ho sempre saputo chi avere di fronte: un demone forte! Invece ora… non sapevo che pesci prendere… non conoscevo la creatura questa volta… “ e se fosse stata una trappola architettata da demoni superiori? Grandioso… Vaneggio ora…”. Decisa a tornare alla realtà, mi voltai nella direzione di Gourry, tenendomi la testa con il palmo della mano, e con fare  stanco domandai:

<< Almeno sapresti descrivermi la creatura che ha catturato la tua amica?

A quel punto il mostriciattolo saltò giù di scatto dalle braccia del mio amico, che sobbalzò stupito, mentre la creatura tornava sul tavolo: stavolta però, sorrideva (e che sorriso ragazzi! I suoi denti erano più affilati di quelli di un leone!!). Vidi che la creatura aveva cominciato a girare su se stessa, frettolosa..

<??>> chiesi sbalordita.

<!! FOFLIO! –FOGLIE—TT O!! MMA….>> esclamava la creatura, senza smettere di impressionarmi.

<<… Io… Credo stia cercando qualcosa, o meglio.. crede di aver perduto qualcosa…>> Azzardò Gourry, non ancora convinto della sua ipotesi; mi voltai verso di lui, ed osservai il suo sguardo interrogativo nel vedere i salti e le capriole che quella bizzarra bestiolina stava facendo.. e stavolta non mi impedii un sorriso divertito.. “L’hai voluto tu zuccone! Ora ne pagherai le conseguenze cervello di medusa!” , nella mia mente si accavallavano molte ipotesi di vendetta nei confronti di Gourry. In fin dei conti, era stato LUI che mi aveva pregato di non incenerire Stich e convinto ad ascoltare il motivo della sua visita. Pensate sia cattiva? No, non credo. Continuavo a rimuginare piani malefici quando fui riportata alla realtà da un suono acuto:

<< AH!>> strillò la creatura, fermandosi di scatto e attirando la mia attenzione.

Stich alzò un artiglio verso l’alto, come se avesse risolto il suo problema, poi, si affrettò a portarlo al suo orecchio: si. Quell’essere si stava pulendo le orecchie davanti a noi, e, come se non bastasse, ad un tratto tirò fuori una vera e propria balla di cerume verde!

<<Ma che schifo! Questoè troppo!>> digrignai i denti, e mi buttai di peso sulla sedia, piegandomi su me stessa e reggendomi la testa con la mano << perché capitano tutte a me! Mai che mi chiedesse aiuto un bel principe azzurro!!! >>.

A quella mia esclamazione sentii il peso dello sguardo del mio amico spadaccino. Girai il capo, ancora sorretto dalla mia mano, e mi rivolsi al mio compagno con aria scettica:

<>.

Gourry inarcò un sopracciglio:

<< Dubito che un principe possa essere così sprovveduto da venire a cercare proprio te...>>

<??!>> gli ringhiai.

<< Niente..>> concluse frettolosamente lo spadaccino, volgendo lo sguardo verso la creatura.

Mi imposi di stare calma. Avrei aggiunto anche questo alla sua lista nera.

Volsi la mia attenzione alla creatura e quasi non caddi all’indietro: il koala blu stava continuando il suo lavoretto, e tirava le pallette di cerume contro il bancone della locanda, adornandolo di uno spesso strato di melma appiccicosa.. Poi, ad un tratto, Stich si fermò, con l’artiglio totalmente infilato nell’orecchio, e guardò nella nostra direzione:

<< EHM-ERHHRM …. MOMENTO!>> Disse, agitando l’altra zampa in segno di aspettare.

Vidi i suoi artigli muoversi nell’orecchio, ed estrarne un piccolo pezzo di carta, che mi porse subito dopo:

<<Cattiiva creatura dato Stich messaggio ..per Ina !>> mi spiegò Stich.

Deglutii e presi ad aprire quel pezzo di carta sudicio( che fortuna indossare i guanti ragazzi!) per leggere chi fosse il mandante di quella sospettosa cattura;((posso solo dirvi che accettai di aiutare il mostriciattolo non perché fossi spinta da alcuna sorta di buonismo, ma unicamente perché quella persona sapeva che io avrei accettato anche non conoscendo i suoi piani!!! ))inarcai un sopracciglio, vagamente infastidita. Poi chiusi gli occhi emettendo un sospiro. Mi alzai in piedi, accartocciando il messaggio e gettandolo a terra:

<> il mio amico mi stava guardando impaziente di conoscere le mie intenzioni..

Gli rivolsi uno dei miei sguardi omicidi che avrebbero fatto accapponare la pelle anche ad un demone. Vidi il corpo di Gourry irrigidirsi. Sapeva che non era il caso di commentare qualsiasi mia scelta. Stich mi fissava, silenzioso. Io feci lo stesso. Poi ,senza proferire parola, mi diressi alle scale che portavano alla mia stanza. Quando fui agli ultimi scalini aggiunsi:

<Partiamo domani ma DOPO pranzo. Gourry vai a dormire, domani dobbiamo camminare  MOLTO.>>

Sono assolutamente seria quando vi dico che speravo di mantenere la calma, ma bastò solo immaginarmi la faccia di colui che mi aveva nuovamente incastrato in qualche sua bizzarra e preoccupante attività segreta che non potei impedirmi di dar voce al mio sfogo, dando vita ad una serie di urla isteriche che rimbombarono per tutta la locanda.

 

Ah, scusatemi, volevate conoscere il contenuto del messaggio immagino.

Solo questo:

“A Sailoon. Spiacente Inverse. Ma è un segreto.”

Capite? Per la sottoscritta quella frase era più della sua firma.

Maledetto Xellos!

 

 

Cap 1

Titolo

 

L’indomani io e Gourry consumammo una sostanziosa colazione. Devo dire che il mio appetito risultò più vorace del solito e non dovetti nemmeno litigarmi le portate con il mio amico spadaccino: temendo evidentemente drastiche conseguenze nell’opportunità che mi spettasse  qualche polpetta in meno di lui, Gourry ordinò il doppio delle portate che di solito ordinavamo( ciò preponeva quattro volte il menù).

Fummo veloci, più del solito. Capitava infatti che in mancanza di moneta ( il che equivaleva all’assenza di scontri sulle strade, o meglio banditi da derubare!) eravamo costretti ad eludere i locandieri, recitando una delle nostre singolari e pericolose finte litigate e dandoci alla fuga, oppure   

  
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