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Autore: love_smile    14/01/2011    1 recensioni
Spostò lo sguardo da Vickie a David, che la notò e le sorrise. Suonò di nuovo la campanella che segnò la fine della ricreazione. “Glielo devo dire” sussurrò convinta Becky a Vickie mentre tornavano in classe.
Questa volta sarebbe stato diverso, non come in passato.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era ottobre inoltrato e Becky osservava il paesaggio autunnale dalla finestra della sua classe.                                          
“Signorina Peterson, ci vorrebbe ripetere quello che ho appena detto?” chiese il professor Lewis con la sua solita calma, ma si vedeva dai suoi occhi che gli dava fastidio che i suoi alunni non stessero attenti.
Becky sobbalzò nel sentire il suo nome, di cosa stavano parlando?
“I radicali algebrici, Becky!” suggerì sottovoce la sua compagna di banco.
“Ha parlato dei radicali algebrici…” ripeté lei ad alta voce ma poco convinta.
“Che sarebbero…?” continuò il professore.
Becky era a corto di parole, non le piaceva arrampicarsi sugli specchi, forse perché non ne era capace.
“Non lo so, professore, mi ero... distratta” ammise abbassando leggermente la voce, per l’imbarazzo.
Nel volto del professore si disegno un sorriso soddisfatto, che Becky notò, come tutti gli altri.
Lei provava una sorta di ammirazione mista ad odio per il professore Lewis.
Lui era capace di chiarirle tutti i dubbi sulla matematica, era un bravo insegnante tutto sommato. Sempre molto dolce il suo tono di voce, sempre vicino ai suoi alunni. Ma era estremamente severo, non accettava nessuna scusa, non si faceva tener testa dalle sue classi, o da chiunque altro avesse da ridire su di lui.
Becky tornò immersa nei suoi pensieri e a guardare fuori dalla finestra.
Quando tornò alla realtà vide tutti a prendere appunti. Meglio fare come loro se non voleva restare indietro, anche se in matematica andava piuttosto bene.
La campanella suonò, interrompendo il discorso del professore.
“Arrivederci e a domani, studiate mi raccomando” disse prima di uscire mentre tutti si alzavano.
Becky fece lo stesso, non aveva fame, ma era d’obbligo uscire dalla classe. Andò subito vicino alla sua migliore amica, Vickie, per sua fortuna erano capitate nella stessa classe.
“Vì, ti devo parlare” disse prendendola per il polso e trascinandola letteralmente lontano da orecchie indiscrete. “Credo che mi piaccia…” confessò Becky, ma prima che potesse continuare Vickie l’anticipò.
“David!” esclamò incredula, poi visto che l’amica era sorpresa della sua reazione continuò “l’avevo capito, sono la tua migliore amica, le capisco certe cose” spiegò in un tono leggermente superiore.
David era un loro compagno di classe; castano, riccioluto, con un naso a patata che Becky adorava. Aveva profondi occhi nocciola e un sorriso a dir poco meraviglioso. Per non parlare del fisico, be’ quello di un calciatore, con un bell’addominale definito.
Lo conoscevano da quasi due anni, ma da poco Becky si era accorta che gli interessava, eppure tanto!
Spostò lo sguardo da Vickie a David, che la notò e le sorrise. Suonò di nuovo la campanella che segnò la fine della ricreazione. “Glielo devo dire” sussurrò convinta Becky a Vickie mentre tornavano in classe.
Questa volta sarebbe stato diverso, non come in passato.
 
 
 
  
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