15/01/2011
1 recensioniFinalmente quel giorno era arrivato, da mesi non stavo più nella pelle!
Quella serata è stata magnifica, tranne per il finale che racconterò più tardi.
Quella mattina arrivai a scuola al solito orario e, appena entrata dal cancello, tutti i miei compagni di classe volevano che cantassi una canzone dei Tokio Hotel e così li accontentai iniziando a cantare "World Behind My Wall" fino a quando arrivò la professoressa della prima ora che venne accolta da un applauso della classe nei miei confronti, e lì capii che la giornata sarebbe andata a gonfie vele!
La campanella che segnava la fine della quinta ora del mattino era appena suonata e uscendo dalla classe di corsa urlai:"Vi saluto i Tokio Hotel!!";
Mia mamma era lì che aspettava nel parcheggio e mi portò immediatamente a casa dove mio fratello era pronto per accompagnarmi a Milano. Anche lui sarebbe venuto con me ad assistere al concerto!
Partimmo verso le 14 e in un'ora e mezza arrivammo al Mediolanum Forum, dove c'erano file e file di ragazze e ragazzi che aspettavano impazienti l'apertura dei cancelli. Finalmente alle 18 e 5 aprirono e ci fiondammo dentro, finii nella seconda fila, dopo le transenne.
L'attesa era stressante e quando i miei idoli iniziarono a salire sul palco non ho più resistito e mi sono messa ad urlare come un'indemoniata... Era troppa l'emozione!
Ero riuscita a vederli dal vivo! Ce l'avevo fatta! E la parte fantastica, e la migliore, della serata è stata quando hanno suonato Love and Death, quando Bill è sceso dal palco e si è messo a camminare cantando in mezzo alle fan... Intanto si era aperto un cerchio, proprio intorno a me ed ero rimasta lì sola, quando Bill mi arrivò proprio davanti e mi porse un microfono, quello con la scritta: "Humanoid".
Era freddo e la mia mano tremava. Mi scendevano le lacrime e Bill mi afferrò le mani cercando di tranquillizzarmi, ma il mio cuore accellerò il suo battito. Bill stava cantando il pezzo: "I've been watching you swim I'll just seeing you drown As a tragedy of comedy..." E iniziai a cantare con lui, fino a quando non avevo più voce. Finita la canzone tornò sul palco e continuò il concerto. Non smisi di cantare fino a quando le luci non furono spente e allora iniziai ad incamminarmi verso l'uscita e cercai l'auto di mio fratello.
D'un tratto mi sentii tirare un braccio, mi voltai e vidi un gruppo di ragazze che mi fecero paura, avevano uno sguardo cattivo e pieno di rabbia, così cercai di scappare, ma due di loro mi bloccarono e iniziarono a picchiarmi. Non riuscivo a capire cosa stava succedendo, vedevo le luci e tutto il resto confuso, non distinguevo le forme e i suoni e le voci, piano piano, sfumavano fino a quando non sentii più nulla, fino a quando fu tutto nero.
To be continued...