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Autore: Ryta Holmes    21/12/2005    1 recensioni
Sulle note di "Nient'altro che noi" di Max Pezzali un piccolo scorcio di una coppia che ho imparato ad amare. Dedicata a Nemsi: buon compleannooo!
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Nient'altro che noi

Tutti i personaggi di questa one-shot fanno parte della saga di Harry Potter e non sono di mia proprietà.

Idem per la bellissima canzone di Max Pezzali. ^^

Tutto ciò che c'è scritto fa riferimento alle vicende e ai personaggi del gioco di ruolo Flagrate! e i personaggi sono Millicent Bullstrode (il cui viso è impersonato dalla bellissima Jessica Alba) e Blaise Zabini (che... rullo di tamburi... è quel gran figo di James Franco!).

Buona lettura a tutti!^^

*Questa one-shot è dedicata a Nemsi per il suo (anche se passato, chiedo venia) compleanno! Tantissimi auguri, bella! ^__^*

Nient'altro che noi

Potrei stare ore e ore qui

ad accarezzare

la tua bocca ed i tuoi zigomi

senza mai parlare,

senz'ascoltare altro nient'altro che

il tuo respiro crescere,

senza sentire altro che noi

nient'altro che noi.

 

Sono seduto davanti allo scrittoio del mio dormitorio. Come al solito impegnato in uno dei miei difficili libri, ma sono stanco, l'ora di cena è passata da un pezzo e certamente gran parte dei nostri compagni sono andati a dormire.

La mia stanza è vuota ormai, non c'è più nessuno a parte me.

Draco e Theodore nascosti chissà dove, Crabbe e Goyle non ricordo nemmeno più da quando sono spariti da scuola. Resto solo io.

Ma non mi meraviglio, quando sento bussare alla porta. Perché so che questa stanza, nonostante tutto non è stata dimenticata.

Mi volto mostrando il mio sorriso storto al legno e mi alzo in piedi accorciando la distanza. So chi troverò e questo fa svanire in me gran parte della mia stanchezza.

Quando apro la porta ti ritrovo davanti. Bella come sempre. La mia Millicent.

Ti mordicchi il labbro, indecisa su cosa dire e come spiegare la tua presenza qui. Nonostante sia ormai diventata un'abitudine, il tuo innato imbarazzo che esce fuori solo quando sei con me, ti impedisce di essere tranquilla e spigliata.

Ma non è un problema. E' una delle cose di te che ho sempre adorato.

Sogghigno ancora e mormoro qualche parola che ti schernisce affettuosamente.

Tu non te la prendi. Mi conosci e sai che scherzo.

Come sempre ormai, da diversi mesi a questa parte, sento il bisogno di averti vicino, di sentire il profumo della tua pelle e di poterlo assaporare.

Mi avvicino, posando un braccio sull'infisso della porta e passo lentamente le mie dita sulla tua bocca. Hai delle bellissime labbra, piene e morbide. Quando la mia mano sfiora lo zigomo, mi chino a baciarle, dapprima lentamente, poi un impeto di passione ci travolge e io racchiudo il tuo corpo tra le mie braccia, stringendoti forte.

Quel bisogno aumenta e si fa soffocante. Mai, prima di conoscerti avevo provato delle emozioni così forti; sono inebrianti, peggio di una droga e sento di non poterne più fare a meno.

Non posso fare a meno di te.

Ti accompagno gentilmente nel dormitorio, chiudendo la porta, mentre sono impegnato a lambire ancora le tue labbra.

La nostra meta, il mio letto caldo e accogliente solo quando sei con me, si fa più vicina e in poco tempo siamo distesi, le mani alla ricerca frenetica dell'altro e i respiri vicini e pesanti.

Voglio fare l'amore con te.

Una volta sarebbe stato sesso, ma ora non più.

Perché mi hai insegnato ad amare, sei riuscita ad aprire il mio cuore che avevo chiuso a forza quando ero solo un bambino per colpa di mio padre.

E ora che posso amare, voglio amare solo te.

 

Potrei star fermo immobile

solo con te addosso

a guardare le tue palpebre

chiudersi ad ogni passo

della mia mano lenta che scivola

sulla tua pelle umida

senza sentire altro che noi

nient'altro che noi.

 

L'aria della stanza è pesante e ancora piena dei nostri gemiti. Poso un bacio sulla tua testa che si posa sul mio petto e poi mi rilasso sui cuscini. Mi sento bene, gli unici momenti in cui so di essere veramente felice sono quelli che passo con te e niente al mondo potrà cambiare questa considerazione.

Delle volte vorrei poter restare così, con te addosso per sempre e dimenticare tutti i problemi, tutte le nostre angosce. Vorrei poter scordare di essere diventato un servitore di Voldemort, della presenza costante di mio padre nella mia vita, dei tuoi problemi con la tua matrigna e tutto il resto.

E restare qui con te, immobile, solo accarezzando la tua schiena umida e la tua chioma scura e profumata. E osservarti mentre ti rilassi sempre più, chiudendo gli occhi e lasciandoti cullare dalle mie carezze e dal sonno.

Restare qui per sempre, io e te.

E chiudere il mondo fuori di qui.

 

Non c'è niente al mondo

che valga un secondo

vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo,

o un tuo movimento,

perché niente al mondo

mi ha mai dato tanto

da emozionarmi come quando siamo noi,

nient'altro che noi. 

 

Se anche mi sforzassi e cercassi di aprire un po' di più la mia mente, non mi verrebbe in mente nient'altro da poterlo paragonare a te.

Un tuo gesto, un tuo sorriso, anche un tuo solo movimento è per me la cosa più importante che ho.

Sei preziosa e vali molto... e io ancora mi chiedo come hai potuto sopportare me e il mio pessimo carattere; quanta pazienza hai avuto quando io ti ho chiesto di essere solo amici e ti ho mostrato i lati più pessimi di me; con quanta dedizione non ti sei mai arresa e hai permesso al mio cuore di liberarsi da quelle pesanti catene.

Ti devo un qualcosa che va oltre la mia stessa stupida vita.

E te ne sarò debitore fin quando vivrò su questa terra.

 

Potrei perdermi guardandoti

mentre stai dormendo,

col tuo corpo che muovendosi

sembra stia cercando

anche nel sonno di avvicinarsi a me,

quasi fosse impossibile

per te sentire altro che noi,

nient'altro che noi.

 

E' notte. La luna pallida e tonda illumina il cielo ed è l'unica fonte di luce in questa stanza enorme e piena di ricordi.

Osservo per un po' il soffitto, ripensando a quando questo luogo era vivo, a quando i miei compagni, i nostri amici erano ancora qui.

Ma il pensiero di ciò che è accaduto in seguito mi fa desistere. Scuoto con lentezza il capo e allora decido di cercare una visione migliore per i miei occhi.

E incontro te. Ormai ti sei completamente addormentata. Il tuo respiro regolare e la tua aria serena ne sono la prova. Sembra quasi che tu stia sorridendo; chissà in quale bel sogno la tua mente ti ha portato.

La mia coscienza pessimista mi dice che io non ci sono, ma poi scuoto la testa con vigore dandomi dello stupido.

Qualsiasi cosa tu stia vivendo in questo momento ti rende felice, perciò non ha senso rimuginarci sopra.

Ti sento farti più vicina, cercarmi, nonostante tu stia dormendo. E sorrido.

Perché so che le tue paure sono tante e so che temi che io mi possa allontanare da te.

Quello che non sai, ma che mi impegnerò con tutto me stesso per farlo entrare in quella testolina cocciuta, è che io non lo farò mai.

Perché ti amo. Ormai ho lasciato che quei muri insormontabili che cingevano il mio cuore, crollassero e lasciassero senza difese quella parte di me che credevo più debole. Ti ho lasciata entrare e non credo che potrai più uscirne via.

Rilascio il fiato, decidendo di socchiudere di nuovo gli occhi. Mi rilasso sperando che il sonno colga anche me, permettendomi finalmente un riposo tranquillo.

 

Potrei respirare solo te

ed il tuo profumo

che resta anche quando non ci sei,

sale piano piano

e basta un secondo socchiudere

un po' gli occhi per sentire che

non può esistere altro che noi,

nient'altro che noi.

 

Apro la porta della stanza e mi ci rifugio dentro, sbadigliando.

Le lezioni oggi sono state più pesanti del solito e data la mancanza di sonno ho rischiato seriamente una punizione.

Abbandono la borsa sul mio letto, lasciando che cada con un piccolo tonfo. E quel movimento mette in moto l'aria della camera, costringendo a fermarmi.

C'è ancora il tuo odore qui.

E' impregnato nelle pareti, nelle coperte, nelle tende del baldacchino. Ogni mio movimento smuove l'aria facendomi ripensare a te.

Ora probabilmente sarai in sala comune o nella tua stanza assieme a Tracey, ma già aspetto il momento in cui potrò rivederti.

Mi siedo sul letto, socchiudendo gli occhi e respirando a pieni polmoni quell'aria che sa di te.

Della notte appena trascorsa, della tua pelle vellutata contro la mia, dei tuoi sussurri contro il mio orecchio...

Delle nostre anime ormai profondamente legate.

Di quest'aria che sa di noi.

 

Non c'è niente al mondo

che valga un secondo

vissuto accanto a te, che valga un gesto tuo,

o un tuo movimento,

perché niente al mondo

mi ha mai dato tanto

da emozionarmi come quando siamo noi,

nient'altro che noi.

 

FINE

*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~*~* 

Bubussettete! No ok, non sono impazzita... forse solo un po' malata, ma questa piccola schifezza piena di miele è un piccolo regalo per il mio demone preferito ^^

Nemsi, ancora tantissimi auguri! Sperando che tutto questo dolciame (è Rytese, questo u.u) ti possa addolcire la pillola, visto che stai diventando vecchia! (E capirai... sono più vecchia io -_-)... piuttosto, c'è ancora da vedere se un demone della tua specie è sopravvissuto a tanto zucchero °_° non vorrei aver privato Blaise Zabini da questo mondo (anche perché a quel punto una certa Luna Malfoy, alias Millicent Bullstrode mi farebbe pelo e contro pelo e le sue katane è meglio se restano dove sono -_-)

Per tutti quelli che leggeranno e che arriveranno vivi senza problemi di Iperglicemia, un grazie a tutti perché siete sopravvissuti!

Sperando di ricevere anche qualche piccolo commentino ^^

Un bacio a tutti

Ryta Holmes

   
 
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