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Autore: Sailor Saturn    16/01/2011    2 recensioni
Esperanza era una ragazzina come tante: abbastanza alla moda, con molti amici, la cui giornata tipo era scuola, merenda con le amiche, serata in casa con i genitori.
Ma dietro il suo sguardo ambrato e sorridente Esperanza nascondeva un segreto che le aveva sempre impedito di essere veramente amica di qualcuno...
Buona lettura
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA ROSA BLU

 

Esperanza era una ragazzina come tante: abbastanza alla moda, con molti amici, la cui giornata tipo era scuola, merenda con le amiche, serata in casa con i genitori.

Ma dietro il suo sguardo ambrato e sorridente Esperanza nascondeva un segreto che le aveva sempre impedito di essere veramente amica di qualcuno: Esperanza era un mezzo angelo. Per quanto ricordasse la ragazza dai lunghi capelli castani aveva sempre avuto quelle cicatrici verticali ai lati delle scapole, cicatrici che nascondevano le sue meravigliose ali bianche, che le spuntavano sulla schiena quando si trovava in una situazione di grande pericolo oppure quando si faceva dominare dalla paura.

Esperanza era fiera di essere ciò che era perché aveva da tempo imparato che per essere accettate dal gruppo si doveva prima accettare sé stessi ma, in ugual modo, aveva paura di rivelare i suoi veri sentimenti perché temeva che, se qualcuno avesse scoperto il suo segreto, le avrebbero voltato tutti le spalle.

Per questo motivo la ragazza teneva ben nascosto il suo segreto, cercando di dominare i suoi sentimenti e vivendo la vita “day by day”, donando un sorriso e una ventata di allegria a tutte le persone che conosceva.

La vita di Esperanza procedette così fino a 15 anni quando entrò alla scuola superiore e scoprì che, forse, non sarebbe più riuscita a nascondersi, perché aveva trovato una persona che capiva i suoi silenzi meglio delle sue parole: Esperanza aveva trovato un'amica.

Maron era una ragazza molto dolce con lunghi capelli castani e profondi occhi azzurri e, come Esperanza, aveva una grande passione per i fiori. Fu questa passione ad unire le due ragazze in un mite pomeriggio di metà ottobre.

Esperanza era nella serra della scuola e si stava prendendo cura delle rose blu, i suoi fiori preferiti. Ad un certo punto, sentì una voce dietro di sé che diceva :<< Sai che quelli sono i fiori dell'amicizia? >>.

:<< Sì certo che lo so! >> esclamò Esperanza un po' offesa, voltandosi. Si trovò davanti una sorridente Maron, con i suoi codini che si muovevano al vento, con in mano un piccolo vaso di rose blu. Sempre sorridendo Maron si avvicinò ad Esperanza e, chinandosi, cominciò a trapiantare la piantina, dicendo :<< Se le tengo a casa rischiano di morire in questa stagione e, visto che sono i miei fiori preferiti, ho deciso di portarli qui. A proposito, io mi chiamo Maron. Tu sei Esperanza, vero? Siamo nella stessa classe! >>.

Maron si voltò sorridendo, tendendo la mano ad Esperanza. La ragazza guardò Maron: aveva già notato quella ragazzina nella sua classe e, a pelle, le stava simpatica ma non aveva mai avuto occasione di parlare con lei. Così, dopo un secondo di esitazione, Esperanza tese la mano e strinse quella di Maron, dicendole :<< Sì Esperanza sono io. Sai, i fiori mi piacciono molto e, da quello che vedo, anche a te. Se ti va, ogni tanto, potremmo trovarci qui nella serra per curarli un po'>>

:<< Certo! >> rispose Maron, raggiante.

Da quel giorno le due ragazze diventarono grandissime amiche e si confidarono ogni cosa l'una dell'altra. Maron parlò ad Esperanza del suo sogno di diventare insegnate di ginnastica artistica, essendo lei stessa una ginnasta di alto livello, sebbene non avesse mai raggiunto i livelli professionistici.

Esperanza, dal canto suo, confidò all'amica il suo sogno di diventare fisioterapista e rendendola partecipe della sua paura di fallire. La loro amicizia era diventata l'invidia di tutta la scuola e le due ragazza vivevano praticamente in simbiosi ma Esperanza non disse mai a Maron il suo segreto, per paura di perdere la sua amicizia.

E certamente Esperanza avrebbe continuato a tacere all'amica questa parte della sua vita se, un giorno di metà maggio, non fosse accaduto un fatto inaspettato.

Le due ragazze erano, come al solito, nella serra della scuola a curare i fiori e a chiacchierare quando, all'improvviso, Maron cominciò a sentirsi male. Si accasciò sulla pancia e cominciò a toccarsi le scapole.

:<< Maron, amica mia, cos'hai? >> Esperanza era terrorizzata, non sapeva come aiutare la sua migliore amica.

:<< La felpa, aiutami a levarla! >> ansimò Maron.

Con mani tremanti Esperanza fece come le aveva chiesto l'amica e, sorpresa, vide sulla schiena di Maron due cicatrici uguali alle sue. Nel giro di pochi secondi sia sulla schiena di Maron che su quella di Esperanza apparvero due magnifiche ali bianche. Quando Maron riprese le forze, guardò Esperanza, senza accorgersi delle ali dell'amica e disse triste :<< Mi dispiace. Non volevo spaventarti. Ma se sto troppo tempo senza che mi appaiono le ali mi sento male. Ma se ora non vorrai più parlarmi ti capisco >>. Maron abbassò lo sguardo, affranta.

Senza pensarci due volte, Esperanza gettò le braccia al collo dell'amica e disse piangendo :<< Non avevo paura delle tue ali, le ho anche io! Avevo paura perché non sapevo come aiutarti! Ti prego non teniamo più segreti tra di noi! >>. Esperanza si staccò dal collo dell'amica e Maron la guardò, accorgendosi per la prima volta delle sue ali. Lentamente sul volto di Maron apparve un sorriso e disse, prendendo le mani dell'amica tra le sue :<< Non ci saranno più segreti tra di noi perché siamo amiche, amiche per sempre! >>

:<< Sì, amiche per sempre! >> le fece eco Esperanza.

Le due amiche si presero per mano e spiccarono il volo verso il cielo.

Contemporaneamente due piume bianche si posarono accanto ad una rosa blu e, in tutta la terra, restarono solo rare coppie di rose blu, unico segno rimasto sulla terra della rara amicizia che legò le due ragazze dalle grandi ali bianche.

 

Alla mia migliore amica che,

nonostante la distanza che ci separa,

per me c'è sempre, in qualunque momento.

Sono sicura che, se dovessi setacciare la galassia,

non troverei un'altra amica come te.

Ti voglio bene!

  
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