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Autore: Francesca Akira89    21/12/2005    6 recensioni
C’erano solo tre cose che Voldemort bramava più di ogni altra.
La prima era il potere assoluto su tutto il mondo mago e babbano, con la conseguente distruzione di maghi-no e mezzosangue.
La seconda era la morte di un irritante ragazzino di nome Harry Potter, il Prescelto del mondo magico.
E la terza.. La terza era la più misteriosa… Le prime due cose erano di dominio pubblico, ma solo pochi erano a conoscenza dell’ entità di quest’ultima… Quasi nessuno del perché gli occorresse…
E uno dei pochi che lo sapeva era ormai in condizione di non nuocere.
Quel fatidico giorno di sedici anni prima cause impreviste gli avevano impedito di creare il suo settimo Horcrux. Ma adesso che finalmente era libero, avrebbe potuto mettere in pratica il suo progetto… Il Signore Oscuro non era solito lasciare conti in sospeso…
Lord Voldemort avrebbe fatto qualsiasi cosa per mettere le mani sull’ Ultimo.
Qualsiasi…

Questa fic riprende direttamente dalla fine del sesto libro, un po' come se questo fosse il settimo. La presenza di Albus Silente tra i "personaggi" è dovuta al fatto che nella storia sarà presente il suo ritratto parlante, ma non lui in carne e d'ossa. Solo per avvisare... ^^…

Genere: Generale, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton, Tom Riddle/Voldermort
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Harry Potter e l’ultimo erede

Harry Potter e l’ultimo erede

 

Prologo

 

C’erano solo tre cose che Voldemort bramava più di ogni altra.

La prima era il potere assoluto su tutto il mondo magico e babbano, con la conseguente distruzione di maghi-no e mezzosangue.

La seconda era la morte di un irritante ragazzino di nome Harry Potter, il Prescelto del mondo magico.

E la terza.. La terza era la più misteriosa… Le prime due cose erano di dominio pubblico, ma solo pochi erano a conoscenza dell’ entità di quest’ultima… Quasi nessuno del perché gli occorresse…

E uno dei pochi che lo sapeva era ormai in condizione di non nuocere.

Quel fatidico giorno di sedici anni prima cause impreviste gli avevano impedito di creare il suo settimo Horcrux. Ma adesso che finalmente era libero, avrebbe potuto mettere in pratica il suo progetto… Il Signore Oscuro non era solito lasciare conti in sospeso…

Lord Voldemort avrebbe fatto qualsiasi cosa per mettere le mani sull’ Ultimo.

Qualsiasi…

Qualsiasi… Qualsiasi…

 

Le voci che sentiva si confusero tra loro, tramutandosi in un brusio, un vortice di suoni inarticolati, fino a sbocciare in una nuova nota, diversa da quelle udite finora, giovane e argentina come la luna che adesso vedeva risplendere nel cielo nero...

 

-          Qualsiasi cosa succeda io sarò qui con te, non temere…

 

Quella frase riecheggiò nell’aria come se stesse respirando nell’acqua ancora per qualche secondo, mentre le successive parole vibrarono lievemente insieme con le immagini che le accompagnavano, per poi stabilizzarsi del tutto e rendergli finalmente chiara la scena.

Una strada buia, una strada di città, di città babbana. Una fila di case buie, adornate da qualche cespuglio scuro. La luna piena alta nel cielo, accerchiata da nubi grigie spruzzate dalla sua luce argentata, che le stavano attorno senza intaccare il suo splendore, come sudditi attorno ad una regina.

E due ragazzi. Camminavano con passo spedito, illuminati unicamente dal suo pallido per quanto splendente riflesso.

Uno era alto, quasi quanto lui. Non riusciva a vederlo bene, ma doveva avere i capelli neri. L’altra era una bambina che arrivava a sfiorargli la vita, chiaramente tremante:

 

-          Non sono tranquilla, fratellone…- gemette, stringendosi di più al braccio del ragazzo più grande- E’ così buio…

 

-          E’ notte, Prue…

 

La bimba alzò il capo, indispettita da quell’atteggiamento così superficiale:

 

-          LO SO, che credi! Ma.. AH!- strillò, saltando addosso al fratello, il quale, se la piccola fosse stata appena più pesante, si sarebbe sicuramente sbilanciato all’indietro- C’è.. c’è qualcosa… Ho sentito dei rumori…

 

Il ragazzo, ancora arpionato dalle sottili ma stranamente forti braccia della sorellina, si voltò alla meglio verso il punto indicato.

Nulla.

Non che si fosse aspettato di vedere qualcosa, però…

 

-          Beh…- mormorò, cercando di far staccare le dita della piccola dalla sua giacca- In fondo non è così strano si odano rumori insoliti.. Stanotte c’è la luna piena…- l’ultima frase l’aveva quasi sussurrata, con un tono suadente e mistico che avrebbe fatto venire i brividi anche a persone più coraggiose di Prudence.

 

-          E..eh..? Che vuoi dire..?- balbettò infatti la piccina, staccandosi da lui.

 

Lui sorrise con aria misteriosa, e mooolto poco rassicurante:

 

-          Beh.. sai… Chi lo sa… Potrebbe esserci un lupo mannaro nei paraggi…- si abbassò su di lei- ..Magari un vampiro…- sussurrò, parlando contro il suo collo.

 

-          Smettila, non è divertente!- frignò Prudence, dandogli la borsa che aveva a tracolla in testa.

 

Il ragazzo si sollevò di scatto, e a giudicare da come si passò le dita fra i capelli, era piuttosto preoccupato dai danni che il colpo poteva aver dato alla sua acconciatura abilmente spettinata con il gel. Eccone un altro, gli venne da pensare.

 

-          Dai, Prue-prue…- ridacchiò lui, non appena si fu rassicurato sullo stato della sua capigliatura- Va’ tutto bene.. Ci sono io a proteggerti, no..?

 

Prudence sbuffò:

 

-          Non chiamarmi con quel nomignolo ridicolo…- cominciò. Un grido risuonò nella notte, facendola interrompere di botto- Mamma..?- balbettò fiocamente, di colpo impaurita. Si voltò verso il fratello:- Non.. non starà di nuovo…- pigolò, rivolta a lui.

 

Il ragazzo sembrava per la prima volta in panico:

 

-          Andiamo!- esclamò, afferrandola per un braccio e trascinandola con sé nella direzione in cui provenivano le grida.

 

Corse trainata dalla stretta ferrea del giovane moro per quelli che le parvero secondi, poi, all’improvviso, il ragazzo si fermò di botto, tanto da rischiare di lasciarla cadere a terra. Ondeggiò pericolosamente per qualche attimo, poi alzò il viso. Le pupille le si ridussero in due bottoncini d’angoscia, e spalancò le labbra…

 

 

-          …AH!!!

 

Due occhi di giada si sgranarono nel buio.

Il giovane a cui appartenevano rimase per qualche secondo immobile, con il respiro affannoso, spiaccicato sul materasso troppo duro del suo letto.

Le sue mani annasparono sul tavolino e inforcarono gli occhiali. Qualche altro secondo per realizzare che era nella sua stanza (che sarebbe stata sua ancora per poco, a giudicare dalla sveglia sul comodino), che fra poco (diciassette minuti, per l’esattezza) avrebbe compiuto diciassette anni, sarebbe stato legittimamente maggiorenne e sarebbero venuto a prenderlo per portarlo a Grimmauld Palace, dove sarebbe stato libero. Ci vollero tutti quei secondi e tutte quelle argomentazioni, per convincerlo che non si trovava in mezzo ad una strada sconosciuta, con una sorellina urlante attaccata al braccio, e che suo padre non stava uccidendo sua madre.

 

 

 

Note dell’autrice:

 

Ciao a tutti! ^.^

Ebbene sì… Nonostante sia una follia, nonostante sia un suicidio, nonostante abbia un sacco di fanfiction in corso, ho deciso di cominciare a scrivere questa fanfic! ^__^

So che troppi lavori uno sull’altro provocano guai, ritardi nell’aggiornamento e pasticci vari, ma ho paura che se non butta su “carta” le mie idee quando le ho, queste finiranno per svanire com’è successo per “Viaggio nei ricordi”, una fic finita ancora prima di iniziarla… =.=

Spero che questo prologo vi abbia incuriosito a sufficienza da spingervi a commentare, perchè se ricevo poche poche recensioni mentre trovo sull'indicatore che mi hanno già letto in 100.. beh, finirei per sentirmi un po' demotivata... =.=; Ho tante di quelle fic in corso che devo pur decidere a quali dare la priorità... Spero di ricevere almeno 10 recensioni scritte in modo adeguato (la signorina s’è ringalluzzita per il boom di recensioni della sua ultima fic e sta sparando alto… -.-“ ndRei) (Chiudi il becco tu! Ho detto così perché sennò tutti mi riempioni di commentini tipo “carina” e basta e pensano di essersela cavata! >.< No-no! Nda), vabè, mi accontento anche di quelle semplici ma 10 (scritte da persone diverse, eh!) (uhm.. se sono lunghe e belle mi accontento anche di 6, va! V.V), così sono sicura che mi sentirò MOLTO motivata… ^.^;;

Ah, dimenticavo! La fic riprende dalla fine del 6° libro, un po’ come se questo fosse il 7°, per cui ci saranno tutti gli spoiler possibili ed inimmaginabili.

Uhm.. e c’è anche una specie di cross-over con Beyblade, l’anime. Diciamo che ho preso in prestito un personaggio da lì (ma non vi dico ancora chi è… XP Anche se forse, se ci sono dei fan di beyblade l’avranno già capito)… Siccome però è anche un po’ OOC, almeno nel caso del personaggio in questione, la cosa non ha molta importanza.. In effetti, avrei potuto benissimo cambiargli il nome e nessuno se ne sarebbe accorto, ma preferisco mantenergli il suo! ^.^

Ciao ciao! Commentate, mi raccomando! ^___^

 

 

 

  
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