“Perché lo fai?” chiede alle spalle, spaventandola. Faye si volta e, illuminate dal bagliore tenue della televisione, oltre lo schienale del divano, vede nell'oscurità del salone le linee vage e inconfondibili della sua figura.
Spike l'ha colta di sorpresa senza provocare il minimo rumore, come sempre. E Faye, dopo tutti quei mesi, non è ancora riuscita ad abituarsene.
Si gira di nuovo a guardare lo schermo, fermo sul fotogramma di una cassetta messa in pausa. Un'altra Faye la sta guardando, ragazzina, occhi verdi, capelli viola, le stesse linee delicate del viso. Per il resto, è una sconosciuta.
“Voglio capirci di più su questa storia,” risponde soltanto.
“E a che serve?” chiede Spike appoggiandosi col gomito allo schienale, traendo dalla tasca del pantalone una sigaretta. “E' solo il tuo passato. E' passato.”
“Ma il passato influisce sul presente. Forse sarei diversa se non fosse stato per l'incidente e l'amnesia. Se mi ricordassi tutto, saprei chi sono.”
“Sarai sicuramente stata un'approfittatrice e una canaglia anche da bambina,” dice Spike mentre si accende la sigaretta tirata su dall'angolo alzato delle labbra. Faye ricambia per un attimo il sorriso, poi gli dà di nuovo le spalle.
“Senza passato il futuro non ha orizzonti,” dice dopo qualche secondo di silenzio, e nella sua voce Spike coglie una venatura amara.
“A volte il futuro non ha orizzonti proprio per colpa del passato.”
“Anche se fosse, pagherei per riaverlo indietro.”
“Io pagherei per dimenticarlo.”
Faye si gira di nuovo, e stavolta l'amarezza la coglie lei, in un lampo buio che attraversa gli occhi di Spike. “Perché, che ti è successo?”
“Be'...” dice lui, dopo un po', “tempo fa ho visto Jet nudo sotto la doccia.”
Faye ride, Spike la guarda e guarda la ragazzina sullo schermo, pensando che nonostante tutto la sua risata è rimasta immutata. E' sbarazzina, sincera, un po' scanzonata. Una parte di sé che non ha mai perduto.
Spegne la sigaretta nel posacenere, si raddrizza e si mette le mani in tasca. “Sta' attenta, comunque. Se Jet ti becca, ti chiederà i soldi che gli devi.”
“Speriamo che non mi becchi nudo.”
Spike sorride, e ciò la rasserena, la convince a pensare che la sua affermazione precedente sul voler dimenticare il passato sia stata soltanto l'incentivo a una battuta.
Eppure, quando lo osserva con attenzione, dei suoi due occhi ne trova sempre uno più cupo e triste che sembra non abbia mai visto nessun orizzonte.