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Autore: Something Rotten    17/01/2011    5 recensioni
Colmare l'assenza con una presenza sbagliata era sempre stata l'unica cosa che gli riusciva bene.
Zack era geneticamente programmato per questo, lo faceva senza sforzi inutili, gli veniva naturale.
Come gli era venuto normale finire a letto con il suo migliore amico e ancora più normale gli era venuta l'idea di confessargli subito tutto.
"Vedi Matt, tu sei un ripiego. Non c'è amore verso di te, solo passione".
Queste erano state le parole con il quale aveva dato il "buongiorno" al suo migliore amico, dopo una lunga notte di sesso.
Matt non sembrava per niente scosso da quelle parole, anzi, aveva accettato il suo ruolo, svolgendolo ogni qualvolta uno dei due ne sentiva il bisogno.
Oltre alle serate con il resto del gruppo, i due si incontravano quasi ogni week-end a casa di Matt.
Anche quel sabato sera era successo.
Erano ormai le due del mattino, Matt era tornato a casa dopo aver passato una piacevole serata in compagnia dei suoi vecchi amici del liceo e mentre saliva le scale che portavano al suo appartamento, aveva scorto la figura di Zack seduta sul pianerottolo.
"Hey! Potevi chiamare, sarei tornato a casa prima."
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Matthew Shadows, Un po' tutti, Zacky Vengeance
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ehm, schifezza che ho scritto tempo fa, lasciata degenerare sul computer.
Contiene scene di...come posso definirlo? Pseudo sesso? o.o
Non saprei ù.ù
E premetto che il titolo non è proprio inerente ma non trovavo di meglio, ok faccio schifo xDDD
Vabbè và! Leggete.

Absence makes the heart grow fonder




Colmare l'assenza con una presenza sbagliata era sempre stata l'unica cosa che gli riusciva bene.
Zack era geneticamente programmato per questo, lo faceva senza sforzi inutili, gli veniva naturale.
Come gli era venuto normale finire a letto con il suo migliore amico e ancora più normale gli era venuta l'idea di confessargli subito tutto.
"Vedi Matt, tu sei un ripiego. Non c'è amore verso di te, solo passione".
Queste erano state le parole con il quale aveva dato il "buongiorno" al suo migliore amico, dopo una lunga notte di sesso.
Matt non sembrava per niente scosso da quelle parole, anzi, aveva accettato il suo ruolo, svolgendolo ogni qualvolta uno dei due ne sentiva il bisogno.
Oltre alle serate con il resto del gruppo, i due si incontravano quasi ogni week-end a casa di Matt.
Anche quel sabato sera era successo.
Erano ormai le due del mattino, Matt era tornato a casa dopo aver passato una piacevole serata in compagnia dei suoi vecchi amici del liceo e mentre saliva le scale che portavano al suo appartamento, aveva scorto la figura di Zack seduta sul pianerottolo.
"Hey! Potevi chiamare, sarei tornato a casa prima."
"Non mi andava di disturbarti. Così ho aspettato qui, sai che la signora che ti abita vicino è tanto buona? Mi ha dato dei biscotti al cioccolato."
Matt aveva sorriso guardando il suo migliore amico ingurgitare quei biscotti alla velocità della luce.
"Sei sporco di cioccolata ovunque."
"è un problema?"
"No, per certi versi potresti risultare molto attraente."
Matt aveva aperto la porta di casa, prima di essere sommerso da Zack.
"Hey, aspetta almeno di andare sul letto!"
Zack aveva sorriso, ma non aveva accennato alcun movimento che potesse far pensare a Matt di riuscire ad arrivarci su quel letto.
Dal collo sul quale cercava di succhiare la pelle fresca del ragazzo si era spostato sulla bocca, baciandolo frenetico e spingendolo contro al muro.
Si era staccato giusto un secondo, per permettere all'amico di togliersi quell'ingombrante t-shirt.
Non appena l'altro se l'era, finalmente, tolta era passato delicatamente a succhiare i suoi capezzoli, provocando piccoli e sporadici gemiti.
Matt si sentiva impotente, non riusciva a fare quasi niente quando era con Zack, riusciva solo a farsi dominare e comandare, non era mai riuscito a prendere l'iniziativa per primo.
Anche per quella sera si prospettava una lunga notte di sesso, infatti Zack non appena aveva finito con i suoi capezzoli, aveva aperto la patta dei Jeans, infilando la mano nei suoi boxer.
"Alt!" aveva detto Matt.
"Perché?"
"Perché dovrei essere sempre e solo io...voglio fare qualcosa anche io!"
Così le parti si erano ribaltate, ora era Zack ad essere attacato al muro con il proprio chitarrista che gli mordeva i lobi delle orecchie mentre con una mano esplorava i boxer.
Zack respirava a malapena, le mani esperte del cantante  andavano troppo veloci per permettergli di capire quello che stava succedendo, si sentiva maledettamente confuso, inoltre uno strano senso di calore all'interno del petto rischiava di mandarlo ai pazzi.
Provovava calore mentre il proprio cantante  lo baciava, mentre lo toccava semplicemente.
Era una sensazione strana, poteva essere quasi paragonata alla febbre per quanto calore emanava.
Matt era troppo impegnato a cercare di far godere l'amante per comprendere realmente quello che stava accadendo, così si era spaventato quando il ragazzo si era sottratto al suo tocco, ansimando e allontandosi.
"Ti ho fatto male? Scusa Zacky, non volevo davvero!" Matt si era avvicinato al ragazzo, che rosso in viso continuava ad ansimare.
"No, cioè si, ma poco. Tranquillo è passato!"
Matt aveva baciato la sua testa, attirandolo tra le sue braccia in un piccolo ed innocente abbraccio.
"Scusa, sono stato rude. Dovevo essere più delicato."
Zack leggeva negli occhi del ragazzo la sincerità con la quale gli porgeva le sue scuse e si sentiva una totale merda!
Matt non gli aveva fatto male, o meglio non erano stati i suoi movimenti a lasciarlo dolorante ed indifeso.
"Matt, davvero! Stai tranquillo! Non è successo nulla!"
Matt aveva annuito, guardandolo imbarazzato, visto che non sapeva come comportarsi.
"Ti dispiace se dormo con te, ehm.. stanotte?"
"No, sai dov'è il letto, no?" aveva risposto sorridente "Io, ehm credo di aver bisogno di una doccia."
Zack aveva cominciato a ridere, intuendo quello che era successo nei boxer dell'amante.
"Posso venire?"
Tutte quelle richieste di attenzione risultavano strane a Matt, che era abituato al fatto che il ragazzo non chiedesse mai niente, si prendeva tutto con la forza o nel migliore dei casi scivolando nella tua doccia in silenzio.
Così si era ritrovato a fare la doccia con il suo migliore amico, passando dal semplice bacio sotto al getto caldo dell'acqua a qualche effusione d'amore in più.

"Tieni dovrebbe starti bene" aveva detto Matt tirando all'altro una t-shirt ed un paio di calzoncini corti.
"Dovrei dormire così?"
"Puoi anche dormire nudo, lo dico per te che fa freddo!"
"Oh, posso dormire senza maglietta?"
"Zack che cazzo ti è successo?"
"Mh?"
"Non mi hai mai fatto troppe domande, hai sempre fatto come volevi, che è cambiato oggi?"
"Niente, davvero niente."
Matt si era steso sul letto, guardando l'amico cambiarsi.
Zack avvampava ogni volta che sentiva lo sguardo dell'altro sul suo petto o sul suo ventre o sul suo sedere, sentiva il suo sguardo circondarlo e avvolgerlo, si sentiva in trappola.
Si era lasciato cadere sul letto, poggiando la sua testa sul braccio dell'altro e chiudendo gli occhi.
Matt aveva sorriso, prima di cominciare a disegnare dei piccoli cerchietti con le dita sul suo ventre.
L'altro cercava di rimanere con gli occhi chiusi, ma l'impulso irrefrenabile di baciare o di annullare quella minima distanza dal cantatne era tale da farlo andare ai matti, così si era voltato, fissandolo negli occhi e nascondendo il suo viso nel petto dell'altro.
Tremava e scottava.
"Zack, che hai la febbre? Aspetta che ti prendo il termometro... ma io non ho un termometro, Cristo!" Matt si era alzato all'improvviso cercando per tutta casa un fottuto termometro o qualcosa per coprire il ragazzo.
"Matt, Cristo santo torna qua! Non ho la febbre!"
"Ah, no? Perché tremi, scotti e sei rosso in volto. Io la chiamo febbre, oppure potrebbero essere i sintomi dell'amore..." aveva cominciato a ridere, aspettandosi che anche l'altro facesse lo stesso, ma nessuna risata proveniva dal ragazzo, anzi.
"Perché non stai ridendo?"
"Io..no niente. Oddio è tardi, io devo andare Matt, davvero. Ci vediamo alla prossima, ok?"
Zack aveva raccolto tutte le sue cose, lasciando l'altro rimbambito a fissare il vuoto, forse qualcosa aveva fatto scattare l'ormai defunto cervello del cantante.


Erano passati dieci giorni, o forse di più, da quella notte.
Zack aveva declinato tutti gli inviti che Brian, Johnny e Jimmy gli facevano, inventando scuse pessime.
"Perché non lo vai a prendere?" aveva chiesto Johnny
"Perché dovrei andarci io? Siamo tutti suoi amici no? Vacci tu Brian." aveva risposto Matt.
"Si, siamo tutti amici ma voi siete più amici, c'è siete più stretti."
"Jimmy, vaffanculo, ok? Non vado a prendere proprio nessuno."
Nessuno aveva più fatto più domande, anzi si erano limitati a bere la loro birra commentando qualche ragazza che entrava nel locale.
Matt però rifletteva sul comportamento dell'amico, cosa che non aveva fatto per dieci giorni, pensando che stesse veramente male con la febbre come aveva più volte detto a Brian.
Poi aveva avuto un illuminazione.
Si era alzato dal tavolo, lasciando un paio di dollari a Jim per pagargli le birre ed era corso fino a casa del ragazzo.
"Tu, che ci fai qui?" aveva chiesto Zack, in pigiama.
"Io...ero venuto a vedere come stavi."
"Sto bene, la febbre è quasi passata, ok? Puoi andare via."
"No! Dammi la fronte."
"No!"
Matt aveva allungato la mano sulla fronte del ragazzo, scansando i capelli ossigenati.
"Tu non hai la febbre, Zack."
"Mi è passata."
"Tu non l'hai mai avuta."
"Non puoi saperlo."
Matt lo guardava furibondo, come se avesse mentito su qualcosa di importante.
"Cos'è è tornato il tuo ex e non hai più bisogno di me?" aveva chiesto dopo qualche minuto di silenzio.
"No, Shadz, non è tornato nessun ex."
"E allora perché te ne sei andato in quel modo?"
Zack lo guardava negli occhi, sperando che capisse senza dover rispondere a quella fastidiosa domanda.
Ma l'altro non aveva nessuna intenzione di capire, anzi, voleva sentirselo dire.
"Mi dispiace di averti fatto male l'altro giorno, mi dispiace di essere sempre così duro ed indelicato con te. Io lo so che come amante faccio schifo, ma non puoi cancellarmi così dalla tua vita, anche se sono solo un ripiego..."
"Matt, l'altra volta non mi hai fatto male, possibile che sei così capoccione?"
"mh?"
"Io ti amo. Contento?"
"...Si"
Matt aveva baciato il più piccolo,con più enfasi e passione delle volte precedenti e l'altro non si era, certamente, ritratto.



Non fate domande, risale all'anno scorso, non scrivo più cose che finiscono bene e campate in aria come questa.
Alla prossima xD

   
 
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